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Rural Worlds

Interazioni, dai temi alle storie i webinar Talks-at-Sunset

Gli incontri sono parte del progetto "Rural Worlds - Parole come semi" della Rete Rurale Nazionale. Per gli studenti universitari un'opportunità di confronto e crescita con istituzioni e imprese.

Nel contesto dell'iniziativa "Rural Worlds - parole come semi", che intende contribuire alla crescita culturale e professionale dei giovani e allo sviluppo dell'ecosistema rurale, puntando sulla creazione di relazioni proficue tra istituzioni, università e aziende agricole, la Rete Rurale Nazionale ha promosso i Talks-at-Sunset, gli aperitivi tematici che incentivano lo scambio di buone pratiche, in riferimento a temi trasversali quali "innovazione, cooperazione e sostenibilità".

I Talk-at-Sunset, dedicati agli studenti di 24 Università d'Italia, rappresentano un'occasione di incontro oltre i confini fisici, per approfondire la conoscenza di alcuni interventi e progetti imprenditoriali significativi, finanziati dai Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), e confrontarsi sulle scelte per costruire il futuro.

Questo percorso, che fa seguito alla formazione online, si sostanzia in un ciclo di webinar, intrecciati dal filo rosso della interazione nei luoghi di apprendimento, dove gli studenti si confrontano tra loro e con i docenti per preparare e condurre interviste efficaci e per analizzare i casi aziendali nell'ambito di gruppi di lavoro multidisciplinari; scambio, confronto e dialogo tra persone, che segue una doppia narrazione, da un lato nove giovani imprenditori provenienti da contesti territoriali diversi condividono le proprie esperienze per un'agricoltura dall'anima verde, innovativa e in evoluzione, dall'altro, tre ospiti speciali condividono le proprie idee e punti di vista,  offrendo alle aziende spunti e riflessioni.

Everyone a Changemaker

Il primo appuntamento, "Everyone a Changemaker", ha ruotato intorno a un concetto alla base di tutta la formazione dell'iniziativa Rural Worlds: il ruolo fondamentale che la conoscenza e l'innovazione rivestono per accelerare il cambiamento e abilitare la transizione ecologica, digitale e sociale. L'innovazione esce dai laboratori di ricerca e diventa: (i) pratica quotidiana, attraverso l'introduzione di nuove tecniche a basso impatto ambientale (azienda Panieri Cesare, Mordano, Bologna); (ii) fattore di tutela e presidio del territorio, verso la creazione di attività extra agricole, come l'artigianato (azienda Malter Ego, Ferentillo, Terni); (iii) cultura collettiva, per dare dignità al lavoro e generare valore sociale (Cooperativa Agricola Cinque Talenti, Reggio Calabria). "Esistono imprese capaci di generare cambiamenti di sistema mirati, attraverso interventi piccoli e sinergici", ha spiegato Federico Mento, Direttore di Ashoka Italia, la rete che identifica gli imprenditori sociali più innovativi che diventano suoi "fellow". Oggi ci troviamo di fronte a sfide che difficilmente le istituzioni o le imprese possono risolvere da sole, ha commentato Luca Soresin (Ashoka), mettendo l'accento sull'importanza di agire per passi successivi, per trasformare le buone idee in azioni e abilitare il cambiamento sociale e ambientale.

Intersezioni

Il secondo appuntamento "Intersezioni" ha messo al centro l'idea di allargare lo sguardo, in modo da raccogliere più elementi possibile dai comparti vicini ai nostri, anche da settori all'apparenza molto distanti, per poi adattarli e riversarli in ciò che facciamo, per farlo meglio. Andrea Prencipe, rettore dell'Università Luiss, ha messo l'accento sull'importanza di disporre di conoscenze interdisciplinari e competenze robuste, per affrontare la complessità delle sfide del futuro, ma anche sulla necessità di "prendere spunto da mondi distanti, per non replicare la routine e trovare soluzioni nuove". Intersezione tra discipline, culture e contesti differenti, il lievito del futuro risiede nella diversità e nella molteplicità: questa la riflessione di apertura, che è alla base anche delle esperienze di tre giovani imprenditrici e imprenditori agricoli, che hanno scelto di tornare alla terra,  investendo su nuove idee, come la costruzione di una rete tra piccoli produttori, per creare valore aggiunto per i territori e le persone (Progetto Montagnam, Valle Stura, Piemonte); la possibilità di operare attraverso prodotti che rappresentano l'eccellenza di un territorio destinandoli a un mercato critico, sostenibile e consapevole (azienda Rete InCampagna, Scordia, Catania); la difesa e valorizzazione della razza Sopravissana in via di estinzione, per la produzione di cibo sostenibile e lana di elevata qualità a impatto zero (azienda Delfini Paolo, Roma).

Fa' la cosa giusta

Il terzo appuntamento "Fa' la cosa giusta!" si è focalizzato sul tema della sostenibilità, che invita a guardare avanti, oltre l'oggi, alle generazioni future e all'impatto delle nostre azioni, considerando parallelamente la dimensione ambientale, sociale, etica, politica ed economica dello sviluppo. Attraverso le storie di giovani che condividono gli stessi valori di cura, salvaguardia e rispetto dei territori, sono emersi l'impegno nel coniugare i valori della tradizione contadina con l'amore per il territorio e il desiderio di far vivere a clienti ed ospiti un rapporto diretto con l'ambiente rurale (Fattoria didattica e sociale Alen Carli, Duino Aurisina,  Udine); la volontà di garantire al consumatore la tracciabilità del prodotto e l'uso di energia da fonti rinnovabili (Cooperativa Agricola Gino Girolomoni, Fosso Ombrone, Pesaro Urbino); la scelta di  razionalizzare l'impiego delle risorse naturali, in particolare l'acqua e il suolo (Azienda Perrone Michele, Formicola, Caserta).

"Ci aspetta l'età della mancanza", ha sottolineato Miriam Giovanzana, direttore editoriale di Terre di mezzo e organizzatore di "Fa' la cosa giusta!", ma la scarsità di materie prime e risorse preziose come l'aria, ci offre l'opportunità di "crescere insieme", puntando sulla capacità di connettere persone a luoghi anche marginali e di far convergere e ibridare tutti i settori, come nella più grande Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibile. 

Alla fine del percorso "Talks-at-Sunset" studenti e studentesse hanno condiviso appunti e impressioni, che mostrano come per diventare "agricoltori di domani" sia importante il ragionamento trasversale, la visione d'insieme che si basa sul lavoro in team, e il confronto costante con i casi studio e con chi quotidianamente si impegna per rendere sostenibile l'agricoltura e assicurare cibo sano e di qualità ai consumatori.

 
 

Paola Lionetti
CREA - RRN

 
 

PianetaPSR numero 114 giugno 2022