Il rapporto "Benessere animale, biosicurezza e innovazione tecnologica nei diversi sistemi d'allevamento per i bovini da latte e da carne", finanziato dalla rete Rurale Nazionale e realizzato dal CRPA SPA - Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia nel giugno 2022, fornisce, in particolare, indicazioni tecnico-economiche su alcuni dei principali aspetti attinenti ai seguenti temi:
Gli argomenti trattati riguardano la fase d'allevamento per i comparti bovini da latte e da carne.
Per ogni comparto vengono approfonditi i seguenti aspetti:
Rimandando al documento completo per un'analisi di tutti gli aspetti affrontati, in questo articolo ci focalizzeremo sui diversi sistemi d'allevamento, la loro diffusione sul territorio nazionale e l'individuazione dei parametri più importanti per valutarli.
I sistemi d'allevamento per i bovini variano, prima di tutto, in base all'orientamento produttivo.
Per il latte si differenziano in base al tipo di stabulazione delle vacche da latte (lattazione e asciutta) durante l'arco dell'anno e all'utilizzo del pascolo, ricordando che il termine stabulazione sottintende l'utilizzo di specifici ricoveri (stalle). Si distinguono i seguenti sistemi d'allevamento:
La stabulazione fissa è diffusa su tutto il territorio nazionale, ma quella sempre in ricovero è presente soprattutto in pianura e in Appennino, mentre quella mista in ricovero e all'aperto è diffusa soprattutto lungo l'arco alpino (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia), con bovine che durante la stagione più favorevole vanno in alpeggio.
La stabulazione libera con o senza accesso a paddock è particolarmente diffusa in pianura e collina, mentre quella sempre all'aperto in paddock/pascoli è presente in alcune aree di pianura e collina dell'Italia centro-meridionale (per esempio in Puglia).
Per la carne si differenziano in base al tipo di stabulazione delle vacche allattanti e/o dei bovini da ingrasso. Per le vacche allattanti si distinguono i seguenti sistemi d'allevamento:
Per i bovini da ingrasso (vitelloni) si distinguono i seguenti sistemi d'allevamento:
Nel caso di allevamento con fasi di riproduzione e ingrasso (ciclo chiuso), il sistema d'allevamento può variare notevolmente. Si tratta in pratica di un mix delle singole possibilità previste per le due diverse fasi.
Per l'ingrasso gli allevamenti con stabulazione libera sono particolarmente diffusi in pianura, mentre quelli con stabulazione fissa (sempre fissa o solo nella fase di finissaggio) sono presenti soprattutto in zone di collina e montagna in allevamenti di piccole dimensioni.
Poco diffuse le soluzioni con animali da ingrasso in ricovero con accesso a paddock e ancora meno quelle con animali sempre all'aperto.
Per il ciclo chiuso sono molto diffuse in collina e montagna le soluzioni con bovini da ingrasso in ricovero (stabulazione fissa o libera senza paddock) e con vacche allattanti a stabulazione fissa o libera in inverno e al pascolo dalla primavera all'autunno. In pianura sono presenti soprattutto allevamenti con stabulazione libera, sia per vacche allattanti, sia per bovini da ingrasso, mentre in montagna si possono trovare anche allevamenti di piccole dimensioni con stabulazione fissa per entrambe le categorie.
Per analizzare in maniera dettagliata la diffusione territoriale degli allevamenti bovini in base al sistema d'allevamento all'interno del rapporto sono stati utilizzati anche i dati registrati nella Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica (BDN). Per questa analisi sono stati utilizzati i dati relativi ai 3 diversi orientamenti produttivi (solo latte, solo carne e misto latte e carne) per singola regione e per classe di capi totali (Complessivamente, le aziende medio-piccole con un numero di capi totali inferiore a 100 sono pari all'83%. Questo numero si abbassa al 66% nel caso di allevamenti solo da latte e si alza in quelli da carne o misti pari rispettivamente a 89 e 90%. Le aziende di grandi dimensioni (> di 500 capi) sono di più negli allevamenti bovini da latte rispetto a quelli da carne o misti: 4% contro 1%.
Alessandro Gastaldo
C.R.P.A. di Reggio Emilia
PianetaPSR numero 115 luglio/agosto 2022