Le persistenti conseguenze della crisi ucraina hanno portato la Commissione europea a proporre nuove deroghe agli impegni previsti nell'ambito della Politica agricola comune. A seguito di una richiesta degli Stati membri dell'UE, la Commissione ha infatti avanzato la proposta di deroga temporanea alle norme in materia di rotazione delle colture e mantenimento di elementi e superfici non produttive sui seminativi. In una nota si precisa che "l'impatto di tali misure, che dipenderà dalle scelte operate dagli Stati membri e dagli agricoltori, permetterà di massimizzare la capacità produttiva dell'UE nel settore dei cereali destinati ai prodotti alimentari". Secondo le stime ciò permetterà, a livello UE, di destinare alla produzione 1,5 milioni di ettari in più rispetto alla situazione odierna.
La deroga è circoscritta all'anno di domanda 2023 ed è limitata a quanto strettamente necessario per affrontare i problemi mondiali di sicurezza alimentare derivanti dall'aggressione militare russa all'Ucraina, escludendo pertanto l'impianto di colture comunemente utilizzate per l'alimentazione degli animali.
La proposta, aggiunge la nota della Commissione, è "il risultato di un attento bilanciamento tra disponibilità e accessibilità dei prodotti alimentari a livello mondiale, da un lato, e protezione della biodiversità e della qualità del suolo, dall'altro".
Il nostro Paese ha aderito alla proposta prevista dal Regolamento di esecuzione (UE) 2022/1317 della Commissione, il quale prevede, nel dettaglio, due deroghe, per l'anno di domanda 2023, al Regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'applicazione, rispettivamente, delle norme relative alle Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali (BCAA) dei terreni, nell'ambito della Condizionalità rafforzata:
Le deroghe consentono di esentare dall'obbligo della rotazione (BCAA7) i seminativi soggetti a tale impegno e permettono l'utilizzazione dei terreni lasciati a riposo per il rispetto della BCAA 8, a fini produttivi, per l'alimentazione umana.
L'unica limitazione, per la BCAA 8, è che le superfici a seminativo, non destinate a superfici non produttive in virtù della deroga di cui alla lettera b) del primo comma, non potranno essere utilizzate per la coltivazione di granturco, semi di soia o bosco ceduo a rotazione rapida.
Per l'anno di domanda 2023, gli impegni relativi ai regimi ecologici (eco-schemi), gli impegni in materia di clima e ambiente e altri impegni in materia di gestione, dovranno comunque essere ad un livello superiore alle condizioni di base (o baseline) riguardanti la BCAA 7 e il primo requisito della BCAA 8 che, in tal caso, non sono modificate dalle decisioni assunte tramite deroga/decreto.
Redazione PianetaPSR
PianetaPSR numero 116 settembre 2022