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Pac 2023-2027, il PSP in "evoluzione" al vaglio del Comitato di monitoraggio

Al centro dell'incontro dello scorso 20 giugno le modifiche al Piano proposte dall'Italia nel corso del 2023.

Il 20 giugno 2023 si è tenuta la prima riunione del Comitato di Monitoraggio Nazionale del Piano Strategico della PAC 2023-2027, presieduto dall'Autorità di Gestione Nazionale (AdGN) e che ha visto la partecipazione delle Autorità di gestione delle 21 Regioni e PP/AA italiane, della Commissione Europea, delle Istituzioni nazionali e di una nutrita rappresentanza del partenariato socioeconomico.

Tale Comitato, previsto dall'art. 124 del Reg. Ue n. 2021/2115, è stato istituito con Decreto Ministeriale n. 0137910 del 3 marzo 2023 tenendo conto del principio di equilibrata rappresentatività dei portatori di interesse pubblici e privati coinvolti dall'attuazione del Piano. 

Il Comitato è l'organismo responsabile del monitoraggio dell'attuazione complessiva del Piano e degli interventi a carattere nazionale dello stesso e ne valuta i progressi compiuti ai fini del conseguimento dei relativi obiettivi. In particolare, il Comitato fornisce il proprio parere su:

  • la metodologia e i criteri usati per la selezione delle operazioni;
  • le relazioni annuali sull'efficacia dell'attuazione;
  • il piano di valutazione e le modifiche dello stesso;
  • eventuali proposte dell'Autorità di gestione nazionale (AdGN) per la modifica del PSP

Il primo incontro

Nel corso della prima riunione, in seguito all'adozione del regolamento interno di funzionamento, l'AdGN ha avuto l'opportunità di presentare formalmente al Comitato le numerose proposte di modifica previste per il Piano (illustrate con maggiore dettaglio alla fine di questo articolo) tra cui:

  •  proposte di modifica emerse sin dalla fase di avvio dell'attuazione e che, pur non alterando l'impianto strategico approvato a dicembre scorso, sono necessarie per allineare i bandi relativi allo sviluppo rurale e per semplificare l'adozione di alcuni interventi (proposte di modifica già notificate ai servizi della Commissione europea il 15 marzo ed il 14 aprile 2023;
  • proposte di modifica emerse successivamente e che tengono conto della necessità di apportare modifiche puntuali ad elementi del primo pilastro e del secondo pilastro (proposte di modifica da inviare nel prossimo mese di luglio ai servizi della Commissione europea).

In seguito alla presentazione ed alla successiva discussione il Comitato ha fornito, a maggioranza qualificata, il proprio parere positivo sugli emendamenti. Gli stessi, quindi, sono stati adottati e verranno sottoposte alla valutazione ed approvazione della Commissione Europea.

I lavori del CdMN si sono infine conclusi con informative riguardo la Valutazione Ambientale Strategica, in particolare al Piano di Monitoraggio Ambientale che accompagnerà il PSP, e sullo di attività di comunicazione connesse al Piano già effettuata verso i potenziali beneficiari.

Molto più ampie sono invece le modifiche richieste sullo Sviluppo Rurale di cui si propone di seguito una rapida sintesi sugli elementi principali:

Considerazioni conclusive

La modifica comprende nel suo complesso oltre 3.000 emendamenti puntuali al PSP, che vanno dalle variazioni testuali su criteri di selezione, di ammissibilità, alle modifiche finanziarie e agli importi unitari, nonché a interventi su demarcazione e semplificazione.

Si tratta di un numero importante di variazioni, in merito alle quali, tuttavia, vanno evidenziati alcuni aspetti:

  • L'esperienza con i precedenti PSR 14-22 ha mostrato come anche in passato la prima modifica rappresentasse quella con più variazioni rispetto a quelle successive, tenendo conto che molte problematiche emergono nelle prime fasi di implementazione
  • Nonostante il numero consistente di modifiche, esse non determinano una variazione nella strategia adottata dall'Italia che mantiene le caratteristiche e gli obiettivi approvati a dicembre 2022

L'esperienza mette in luce la necessità di fare una attenta riflessione su quanto appena sperimentato per poter gestire al meglio le modifiche che si renderanno necessarie in futuro. Tale riflessione dovrebbe riguardare sia aspetti organizzativi e di governance, prevedendo appositi periodi per la proposta e predisposizione delle modifiche, sia aspetti di gestione, strutturando sistemi informatici che consentono di semplificare la sistematizzazione delle modifiche, ma non dovrebbe tralasciare aspetti legati alla struttura stessa del PSP. L'Italia infatti presenta il Piano più corposo, legato in particolare ai numerosi dettagli regionali specificati, la cui razionalizzazione nell'ambito di una futura modifica potrebbe ridurre in modo considerevole le necessità di modifiche successive.

Di seguito la sintesi delle principali modifiche richieste.

Emendamenti nella prima notifica del 15 marzo 2023

Con riferimento alla prima notifica, gli elementi principali sono:

  • Per la SRA29.1 "Conversione all'agricoltura biologica" e all'Azione SRA29.2 "Mantenimento dell'agricoltura biologica", per il 2023, le superfici eleggibili devono essere notificate precedentemente alla scadenza del 15 marzo 2023 compreso. Le Regioni/PPAA possono comunque prevedere termini più restrittivi rispetto alla data del 15 marzo 2023;
  • Riguardo a SRA30 - benessere animale: per il primo anno di applicazione della nuova PAC (anno di domanda 2023), la richiesta di adesione a ClassyFarm deve avvenire entro la data di presentazione della domanda PAC;
  •  "Aspetti Trasversali": la tabella delle conversioni in UBA non terrà più conto dei suini con età superiore a 70 giorni, in quanto non risultava possibile censirli nei sistemi informativi.

Emendamenti nella seconda notifica del 14 aprile 2023

Con riferimento alla seconda notifica, gli elementi principali sono:

  • Per la SRA01 - produzione integrata viene indicato che per l'anno 2023, l'adesione avviene entro il 15 maggio 2023, fermo restando la partenza degli impegni al 1° gennaio 2023.
  • Riguardo la SRA29 - biologico si chiarisce che le superfici eleggibili all'Azione SRA29.2 "Mantenimento dell'agricoltura biologica" devono essere presenti in una notifica precedentemente all'avvio del periodo di impegno. Inoltre, in deroga al criterio di ammissibilità C03, per il 2023 le superfici e gli allevamenti eleggibili all'Azione SRA29.1 "Conversione all'agricoltura biologica" e all'Azione SRA29.2 "Mantenimento dell'agricoltura biologica" devono essere notificate precedentemente alla scadenza del 15 marzo 2023 compreso. Anche in questo caso le Regioni/PPAA possono comunque prevedere termini più restrittivi rispetto alla data del 15 marzo 2023.
  • Per SRF04 - fondo mutualizzazione nazionale eventi catastrofali è stata cancellata la seguente frase: "essere imprenditori agricoli ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile iscritti nel registro delle imprese o nell'anagrafe delle imprese agricole istituita dalla Provincia autonoma di Bolzano". Ciò perché tale disposizione riduceva i potenziali beneficiari nonostante il prelievo sia effettuato su tutte le aziende che percepiscono pagamenti diretti.

Emendamenti nella modifica di luglio 2023

Il blocco delle modifiche presentate al CdMN lo scorso 20 giugno hanno riguardato sia le due notifiche di cui sopra sia una serie di altri emendamenti sia del primo che del secondo pilastro.

Nell'ambito del I Pilastro e aspetti trasversali:

  • Condizionalità Rafforzata: oltre alla correzione di alcuni errori materiali, è stato specificato che la produzione integrata, al pari dell'agricoltura biologica, è conforme alla BCCA 7, in quanto nei disciplinari è già previsto che si faccia una rotazione di per sé più virtuosa del solo cambio di genere botanico previsto dalla BCAA. Entrambe le tipologie di produzione sono quindi conformi alla norma perché non solo la rispettano ma vanno addirittura oltre gli obblighi (entrata in vigore dal 2023).
  • Eco-Schema 1: la modifica proposta, necessaria per rendere coerente l'impegno alla riduzione degli antibiotici tra allevatori, prevede una percentuale di riduzione unica pari al 10% per tutti gli allevamenti con un consumo di antibiotico superiore alla mediana (entrata in vigore dal 2023).
  • Eco-Schema 3: la modifica proposta è finalizzata ad abbassare la densità minima di 60 piante ad ettaro, riducendo tale valore a 30 piante per ettaro, a fronte di una istruttoria a cura della Regione o Provincia autonoma territorialmente competente. Questo allo scopo di rendere ammissibile all'intervento superfici caratterizzate da oliveti monumentali di particolare valore paesaggistico e storico (entrata in vigore dal 2024).
  • Settore apistico: la modifica proposta sull'intervento settoriale INVAPI mira a rendere più puntuale la demarcazione con l'intervento SRA18 dello sviluppo rurale, anche esso destinato all'apicoltura, prevedendo una eventuale esclusione dal premio relativo all'impegno in sovrapposizione nel solo caso dei servizi di trasporto per apicoltura nomade (entrata in vigore dal 2024).
  • Giovani e Nuovi agricoltori: stando alla versione attuale del PSP, giovani e nuovi agricoltori sono ammissibili se entro la presentazione della domanda unica (15 maggio 2023, prorogata al 30 giugno 2023) sono in grado di dimostrare di avere un titolo di studio compatibile. La proposta è di estendere la data per conseguire i titoli al 30 settembre 2023 (entrata in vigore dal 2023).

Lo sviluppo rurale

  • Le modifiche riguardano aspetti comuni ed elementi di dettaglio regionale delle schede di intervento
  • Attivazioni o disattivazioni di interventi in contesti regionali
  • Aspetti finanziari, con modifiche ai PLUA e alle allocazioni per intervento, facendo registrare un lievissimo incremento dei ring fencing ambientali (si rimanda al prossimo numero di Pianeta PSR per un approfondimento su questo aspetto)
  • Adeguamento degli indicatori
  • Aggiornamenti e modifiche relative alla certificazione dei premi.
 

BIBLIOGRAFIA

Commissione europea (2022), DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 2.12.2022 che approva il piano strategico della PAC 2023-2027 dell'Italia ai fini del sostegno dell'Unione finanziato dal Fondo europeo agricolo di garanzia e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (C(2022) 8645 final).

CREA (2022), Annuario dell'agricoltura italiana 2021, Volume LXXV, ISBN: 978-88-3385-233-1

 
 

Pietro Manzoni, Fabio Pierangeli, Stefano Angeli

 
 

PianetaPSR numero 125 giugno 2023