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Horizon 2020

Una spinta alla costruzione di ponti tra consumatori e produttori - i risultati del progetto agroBRIDGES

Finanziato nell'ambito della strategia Horizon 2020, il progetto che ha coinvolto il CREA è in fase di conclusione e i risultati sono stati presentati in due incontri, uno online e uno in presenza a Torino.

Costruire ponti tra produttori e consumatori, contribuendo a fornire conoscenze per aumentare la competitività delle produzioni in modelli commerciali sostenibili di filiera corta (FC). È questo l'obiettivo principale del progetto agroBRIDGES - finanziato dal Programma di Ricerca e Innovazione H2020 dell'Unione Europea. In questo contesto, i 15 partner di 11 paesi hanno condiviso la definizione di FC, intesa come "filiera con il minor numero possibile di intermediari tra produttore agroalimentare e consumatore o cittadino che consuma quei prodotti" (Hyland et al. 2021), così come una categorizzazione di cinque modelli commerciali identificativi di FC basati sulle relazioni produttore-consumatore (Ariño et al. 2021).  

Il CREA, unico partner italiano con i centri di ricerca Politiche e Bioeconomia e Alimenti e Nutrizione, ha organizzato nel mese di settembre 2023 due eventi - in presenza e online - dedicati alla presentazione dei principali risultati raggiunti in questi tre anni di lavoro. 

A partecipare agli eventi sono stati diversi attori del settore agroalimentare, tra cui produttori, rappresentanti di associazioni di consumatori, organizzazioni professionali agricole, ricercatori e policy maker. 

Gli eventi hanno avuto l'intento di presentare il catalogo interattivo dei casi di successo e l'agroBRIDGES Toolbox, una cassetta degli attrezzi gratuita e fruibile online direttamente dal sito del progetto [1] previa registrazione, dedicata a produttori, consumatori, enti pubblici, e altri rappresentanti del settore agroalimentare. La definizione di filiera corta, l'individuazione delle buone pratiche e la messa a punto del toolbox ha coinvolto 12 piattaforme multiattoriali per l'innovazione (MAP).

Buone pratiche di Filiera Corta

mappa della filiera corta
 

Il progetto AgroBRIDGES ha individuato oltre cinquanta buone pratiche di filiera corta: si tratta di esperienze caratterizzate da fattori di successo, per l'avere risultati positivi, verificabili e trasferibili. Le buone pratiche fanno riferimento a tre temi: il 46% si riferisce a casi caratterizzati da vantaggi reciproci tra produttori primari e consumatori, il 26% a pratiche di educazione e sensibilizzazione e solo il 3% ad approcci di filiera corta in materia di appalti e politiche pubblici (uffici, scuole, ospedali, ecc.).

Nel caso dell'Italia i casi di successo individuati sono stati 3, uno per ogni tema. Al primo tema afferisce il Gruppo di Acquisto Solidale Cassetta Rossa, con sede nel popolare quartiere romano della Garbatella, che con più di 20 anni di esperienza riunisce oggi più di 120 consumatori e circa 60 piccoli produttori. Il GAS fornisce prodotti locali e di eccellenza (DOC, DOP, IGP), tracciabili, sostenibili con un particolare attenzione a produzioni etiche. La possibilità di beneficiare di uno spazio esclusivo in una sede fisica in cui gli ordini possono essere conservati, l'ampia gamma di produttori diversi per tipo di prodotto alimentare e un'alta frequenza di consegna, offrono agli utenti un carrello della spesa completo e immediatamente ritirabile. M** BUM (in dialetto piemontese "Solo Buona") che è una agri-hamburgeria a filiera corta nata nel 2009, è stata inserita come pratica di educazione e sensibilizzazione. La materia prima proviene dall'Azienda Agricola Scaglia sita a Rivoli (To), che dal 1931 alleva bovini di razza Piemontese e la carne è riconosciuta e certificata in quanto l'azienda agricola è socia del Consorzio di Tutela della Razza Piemontese (Coalvi). Il biodistretto VIA AMERINA and FORRE è la terza pratica individuata: è un'area geografica, naturalmente vocata all'agricoltura biologica, dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e amministrazioni pubbliche stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, a partire dal modello di produzione agricola. Il modello sostenibile comprende la filiera corta, le mense scolastiche biologiche e molte altre azioni.

Il toolbox di agroBRIDGES

infografica toolbox
 

Il toolbox di agroBRIDGES è una cassetta di 12 strumenti suddivisi in strumenti digitali, materiali di comunicazione e di formazione, piattaforme per scambi di idee e creazione di collaborazioni.

Con l'obiettivo di migliorare la collocazione sul mercato dei produttori sono stati messi a punto due strumenti: YES YOU CAN! che ha lo scopo di inspirare e motivare gli agricoltori, imparando l'uno dall'altro e trovando idee replicabili mentre DST, uno strumento specifico di supporto alle decisioni, intende supportare i produttori nell'autovalutazione della propria attività produttiva e nell'esplorazione di nuovi modelli commerciali di filiera corta e canali di vendita in base alle caratteristiche e ai bisogni indicati in piattaforma dal produttore. In aggiunta WHY AM I SPECIAL? e WE NEED LOCAL FOOD hanno lo scopo di migliorare il marketing e la comunicazione dell'azienda agricola. Per sensibilizzare e coinvolgere i consumatori nella filiera corta sono stati messi appunto lo strumento KNOW YOUR LOCAL FOOD! che fornisce una guida e una serie di materiali utili per insegnanti, HEAR MY VOICE che permette di raccogliere le esigenze dei consumatori, WE NEED LOCAL FOOD che fornisce suggerimento per le campagne social e la guida di LET'S MEET per la realizzazione di eventi per la comunità.  LABEL ME è una guida per l'etichettatura di prodotti d FC secondo i regolamenti europei. Al fine di incrementare la logistica e i processi innovativi c'è l'opportunità di usare gli strumenti AGROBRIDGES NET e HEAR MY VOICE; infine le guide per la realizzazione di eventi sono dettagliate negli strumenti LET'S BUILD OUR SFSC e LET'S MEET!

La realizzazione di questi strumenti si è basata su una metodologia partecipata: nella fase di mock-ups sono stati coinvolti oltre 600 consumatori (questionario), 44 rappresentanti del settore agroalimentare (intervista), 54 partecipanti a workshop di presentazione; nella fase di validazione sono stati 96 i soggetti coinvolti per i materiali di comunicazione, 96 per gli strumenti digitali e 24 per i materiali formativi, inoltre 210 nell'evento on line di brokerage e 650 quelli che hanno partecipato agli eventi Let's meet!.

In Italia, la MAP composta da circa quaranta soggetti ha giocato un ruolo fondamentale nell'individuazione delle barriere per la diffusione della filiera corta nel nostro paese, fornendo suggerimenti e possibili soluzioni su come superarle, così come nell'individuazione di buone pratiche. Questo è avvenuto attraverso attività di coprogettazione che hanno altresì permesso la definizione dei modelli di FC in Italia e la costruzione e validazione degli strumenti presenti nel Toolbox. Soprattutto in questo ambito, il coinvolgimento diretto dei futuri possibili utenti del Toolbox ha significato non soltanto presentarne le potenzialità e raccoglierne opinioni, ma stabilire un vero ponte tra le parti creando o consolidando rapporti di fiducia.

 
 

Note

 
 

Ilenia Manetti, Francesca Moino, Patrizia Borsotto
CREA

 
 

PianetaPSR numero 127 settembre 2023