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Oleario: presentata in Calabria la Carta degli Oli extravergini di Oliva

Il nuovo strumento mira a evidenziare ed esaltare il legame tra qualità, varietà locali e territorio, mettendolo a disposizione, con un linguaggio semplice e immediato, dei consumatori.

Il progetto Oleario. Dove l'Italia lascia il segno, continua il suo percorso di divulgazione della qualità dell'olio extravergine d'oliva, della conoscenza della biodiversità olivicola e del suo legame con il territorio. Oleario è un progetto che racconta l'olio nelle sue molteplici peculiarità e, per farlo, si rivolge a tutti gli attori della filiera sia del mondo produttivo che del mondo dei consumatori/fruitori. La proposta della Carta degli Oli rientra in questo solco già tracciato che ha visto il progetto protagonista di tanti eventi anche oltreoceano, con le comunità degli Italiani residenti all'estero, per sensibilizzare al consumo e di questo alimento nutraceutico, pilastro della nostra economia agroalimentare.

La struttura della Carta

Per la realizzazione della Carta degli Oli extravergini, il CREA ha messo a disposizione le proprie competenze e le conoscenze dei suoi ricercatori e dei suoi tecnici impegnati in tre Centri di Ricerca - Politiche e Bioeconomia, Olivocoltura-Frutticoltura e Agrumicoltura, Alimenti e Nutrizione. Attraverso la metodologia tipica del mondo scientifico, i ricercatori hanno proposto questo strumento con l'obiettivo di evidenziare ed esaltare il legame tra qualità, varietà locali e territorio, mettendolo a disposizione, con un linguaggio semplice e immediato, dei consumatori. 

Attraverso la Carta degli Oli extravergini d'oliva, si valorizza l'economia locale, si sostiene l'agrobiodiversità, si sensibilizza al consumo di oli locali, si valorizzano caratteristiche e differenze tra oli, si crea un rapporto più stretto di fiducia tra ristoratore e consumatore. Quest'ultimo, sempre più attento alla qualità di ciò che mangia e al suo benessere, vuole conoscere meglio le caratteristiche dei prodotti che acquista o la storia delle pietanze, cosa ne esalta i sapori, riannodando contemporaneamente il legame con il territorio e le sue tradizioni.

Partendo dalla descrizione delle caratteristiche organolettiche/sensoriali delle varietà utilizzate per produrre gli oli DOP e IGP (dove sono utilizzate le varietà più diffuse sui territori di ciascuna delle regioni italiane) la carta degli oli racconta il territorio che è espressione di quelle cultivar. Sul sito di Oleario (https://oleario.crea.gov.it/) sono riportate, per ciascuna regione, le varietà che la caratterizzano, e l'Italia può contare su una varietà olivicola eccezionale, con un numero elevatissimo, oltre 500, di cultivar censite.La Carta degli Oli extravergini della Calabria sarà resa disponibile a tutti gli attori del settore, compresi gli istituti alberghieri, in quanto strumento informativo e divulgativo capace di diffondere le peculiarità dei territori e per questo potrà essere personalizzata al fine di evidenziare quelle varietà che, con le loro caratteristiche, raccontano uno specifico luogo.

Ad oggi sono rari i casi di ristoratori capaci di valorizzare le differenze ma qualcosa sta cambiando e il mondo della ristorazione sembra progressivamente più attento. L'utilizzo di oli extravergini diversi per valorizzare varie pietanze, l'utilizzo di oli del territorio rispetto a quelli più commerciali si sta facendo strada nel mondo della ristorazione ma anche nella cucina casalinga. L'accrescimento della conoscenza e del valore racchiuso in una bottiglia di olio extravergine di qualità si sta facendo strada. E la Carta degli Oli contribuisce a questo cammino di crescita. 
Lo strumento ideato dal CREA potrà essere accessibile ai non vedenti e agli ipovedenti continuando, anche in questo caso, il percorso di inclusione che il CREA ha già da tempo avviato attraverso la proposta dell'etichetta accessibile. 

La filiera olivicola nazionale rappresenta un importante settore da rilanciare, valorizzandone ulteriormente la qualità ma soprattutto dando valore alla distintività, un valore che deve essere riconosciuto dal mercato. Anche perché fare olivicoltura di qualità contribuisce alla sostenibilità dei sistemi agroambientali, a tutelare e custodire paesaggi storici e retaggi culturali, significa dare opportunità alle economie, anche quelle delle aree più marginali, significa educare i consumatori al consumo consapevole, informato e di qualità.

La Carta degli Oli Extravergini d'oliva della Calabria è stata presentata il 16 ottobre in un convegno presso la Cittadella Regionale di Germaneto alla presenza dell'Assessore regionale all'agricoltura, Gianluca Gallo, dell'Assessore all'Istruzione Giuseppina Princi, del Direttore Generale CREA, Stefano Vaccari e dei Direttori del CREA Politiche e Bioeconomia, Alessandra Pesce e del CREA Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura, Enzo Perri. Hanno preso parte all'evento ricercatori coinvolti nel progetto. All'incontro hanno partecipato le classi di due Istituti Agrari del territorio, l'ITA Vittorio Emanuele II di Catanzaro e l'ITA Majorana di Rossano-Corigliano con cui vi è stata una dinamica interazione soprattutto sugli elementi di valorizzazione del prodotto e sulla necessità di attivare a scuola corsi di analisi sensoriale sull'olio.

Hanno partecipato al dibattito anche i rappresentanti dei produttori, tutti corali nel sottolineare come l'olivicoltura calabrese stia investendo in innovazioni e miglioramenti produttivi e come sia necessario lavorare insieme per sensibilizzare e informare sul Valore dell'olio di qualità.

Ascolta il podcast sulla carta degli oli

Gabriella Lofeudo (CREA OFA) e Milena Verrascina (CREA PB)

 
 

PianetaPSR numero 128 ottobre/novembre 2023