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foto dell'evento
Formazione

Istituzioni e università insieme per il lancio di "Open Farms. Connessioni rurali"

Il progetto prende vita con l'avvio del corso e-learning sulla Pac 2023-2027.

Il progetto "Open Farms - Connessioni rurali" prende corpo con l'evento di lancio, realizzato in modalità phygital (in presenza presso l'Aula Tesi del Polo didattico "Silvio Spaventa" dell'Università di Teramo, e online, sulla piattaforma zoom, per consentire il collegamento con le altre Università e sedi regionali coinvolte nel progetto) lo scorso 25 ottobre.
L'avvio del progetto coincide esattamente con la partenza del corso e-learning 2023, frutto della stretta collaborazione tra i diversi partner di progetto, provenienti dal mondo accademico, delle imprese e delle istituzioni. 

Nella prima parte dell'evento, prima di dare il via alla presentazione del progetto, è intervenuto il Prof.  Enrico Dainese, Direttore del Dipartimento di Bioscienze e Tecnologie Agro-alimentari e Ambientali dell'Università di Teramo, evidenziandone l'importanza sia sul piano formativo che come modello di governance e sottolineando la disponibilità a "fare rete" con il Crea e le altre Università e Regioni coinvolte.

In apertura, dopo i ringraziamenti all'Università di Teramo e alla Regione Abruzzo per la collaborazione e la disponibilità dimostrata sin dal primo incontro, e alle altre Università e Regioni partner preziosi sin dalla prima edizione nel 2017, la Rete Rurale ha sottolineato come proprio la formula della sinergia sia stata vincente nelle prime tre edizioni, dedicate a giovani universitari, e che nel proseguo del progetto si intende coinvolgere attivamente tutti i soggetti e in particolare i giovani, che possono diventare protagonisti dell'agricoltura del futuro.

Le testimonianze degli studenti che hanno preso parte alle precedenti edizioni, hanno messo in evidenza l'efficacia del percorso formativo, basato sullo studio di casi pratici, e l'importanza del confronto con tutti gli attori del network, in particolare gli agricoltori.

Gli ulteriori interventi di testimoni delle edizioni passate hanno permesso sia di raccontare il percorso di costruzione del nuovo logo (Giuseppe Savino founder Vazapp [1]), sia di introdurre uno dei casi studio del progetto (Prof. Angelo Belliggiano, Dipartimento Agricoltura Ambiente e Alimenti dell'Università del Molise).

Il logo Open Farms, che riassume la volontà di creare presso le aziende nuovi spazi di interazione, dialogo e apertura alle relazioni, accompagnerà tutte le iniziative legate al progetto, affiancando i loghi istituzionali e quelli delle Università. 

La buona pratica presentata ha riguardato l'esperienza di un giovane agricoltore che ha partecipato alla penultima edizione di Rural4University (Tommaso Proni, azienda agricola e zootecnica Biancometa) e che ha saputo coniugare l'innovazione con la tradizione, con un caciocavallo dal nuovo sapore, ottenuto dalla lavorazione del latte delle sue capre.

 

Nella seconda parte dell'evento, l'accento è stato posto sulle novità di Open Farms, che continua l'esperienza delle tre precedenti edizioni dedicate ai giovani studenti universitari, arricchendola con nuovi strumenti, per coniugare le finalità di apprendimento (prevalentemente in ambito universitario) con il servizio rivolto alle aziende agricole.

In questa quarta edizione la collaborazione, rafforzata anche grazie alla stesura di specifici protocolli d'intesa tra la Rete Rurale italiana e le 14 Regioni che hanno manifestato interesse e con successivi accordi di collaborazione tra queste e le 27 Università italiane aderenti, è diventata sempre più significativa, a conferma di un network in espansione, che connette mondo produttivo, sistema dell'istruzione e istituzioni. Il partenariato è stato creato pensando alla necessità di sviluppare un modello di riferimento per il trasferimento di conoscenze su quattro temi fondamentali - qualità, sostenibilità, innovazione, sviluppo locale - nella cornice della Pac 2023-2027 e del nuovo Piano Strategico nazionale della PAC (PSP).

La proposta operativa si è concretizzata con l'introduzione di nuovi strumenti e tecniche, al fine di coniugare la conoscenza specialistica, tecnico-professionale, con le meta abilità trasversali e la capacità di problem solving, necessaria per rispondere alle esigenze di un settore che ha continuato a lavorare e produrre anche durante il lockdown, con lo scopo di garantire cibo di qualità per tutti, sovranità e sicurezza alimentare; un settore che deve fare i conti con la crisi economica, climatica, il dissesto idrogeologico e gli equilibri geo-politici che implodono. In questo contesto, anche il progetto si evolve cambiando il nome da Rural Worlds a Open Farms, per offrire una cassetta degli attrezzi, con nuovi strumenti, strategie e buone pratiche, per colmare il divario tra formazione, imprenditorialità agricola e futuri tecnici e agricoltori (gli studenti universitari).

Dopo la presentazione del progetto e del corso di formazione sulla nuova Pac, la dr.ssa Elena Sico, Autorità di Gestione del PSR e CSR Abruzzo, ha rivolto un saluto e un augurio agli studenti che parteciperanno al nuovo corso, sottolineando l'opportunità per gli studenti di conoscere un tema complesso, attraverso sia lezioni di esperti che hanno partecipato al processo di costruzione del Piano Strategico nazionale della PAC, sia esempi di casi pratici, raccontati dai docenti universitari. A seguire, il collegamento con le sedi regionali e universitarie e gli interventi di esponenti del mondo accademico e dei rappresentati istituzionali ha rappresentato un ulteriore leva per favorire una copiosa adesione da parte degli studenti.

L'evento si è concluso con un cenno ai prossimi appuntamenti, riferiti sia a percorsi in modalità virtual learning (laboratori, eventi divulgativi, caffè tematici) sia alle esperienze pratiche nei territori, e l'auspicio di far evolvere ulteriormente il progetto, attraverso nuove conoscenze, interazioni e relazioni, per realizzare un ecosistema aperto, in cui istituzioni, imprese, università e centri di ricerca condividano non solo progetti ma anche una visione di futuro.

 

Note

 
 

Paola Lionetti 
CREA PB

 
 

PianetaPSR numero 128 ottobre/novembre 2023