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L'area ricerche irrigue di Acqua Campus
Acqua

Focus ACQUA: la community dei principali stakeholder della filiera dell'acqua in agricoltura

Il nuovo progetto di Acqua Campus sull'uso sostenibile della risorsa idrica in agricoltura, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, coinvolge la gran parte degli stakeholder della filiera dell'acqua nel settore agricolo in un Comitato tecnico scientifico per la raccolta delle istanze e dei fabbisogni di ricerca.

Si è tenuta a Bologna lo scorso mercoledì 8 novembre 2023 la giornata di presentazione di Focus ACQUA, progetto di divulgazione del Canale Emiliano Romagnolo finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso la misura 1.2.01 del PSR 2014-2020. Obbiettivo di questa neonata community è di identificare e disseminare le principali innovazioni per la produttività e sostenibilità in agricoltura. Il lancio di Focus ACQUA rappresenta un passo significativo per il settore irriguo nel percorso per affrontare le crescenti sfide poste dai cambiamenti climatici, in un contesto in continua evoluzione caratterizzato da eventi estremi e variazioni imprevedibili.

Durante la mattinata di presentazione del progetto, il Presidente del CER Nicola Dalmonte e la Direttrice Generale Raffaella Zucaro hanno prima illustrato la struttura e finalità del progetto stesso. A seguire, moderati dal giornalista Andrea Gavazzoli, sono intervenuti: Marianna Ferrigno e Maria Valentina Lasorella, Ricercatrici del CREA Politiche e Bioeconomia, e Patrizia Alberti, Dirigente Area Innovazione, Formazione e Consulenza Regione Emilia-Romagna.

L'intervento del CREA Politiche e Bioeconomia ha evidenziato il contributo del Piano strategico nazionale della PAC 2023-27 alle misure per l'uso efficiente dell'acqua e la ricerca in agricoltura. Più nel dettaglio sono state evidenziate analogie e innovazioni rispetto alla precedente programmazione [1], mettendo in risalto, in particolare, l'approccio utilizzato per il finanziamento delle infrastrutture irrigue collettive anche mediante il contributo delle banche dati SIGRIAN e DANIA nella programmazione, attuazione e monitoraggio di questi interventi [2]. Un focus è stato anche dedicato alle potenzialità della strategia AKIS attivata a livello nazionale, che ha previsto l'attivazione di 9 interventi [3], anche a supporto della ricerca. Il supporto alla ricerca e all'innovazione in agricoltura da parte della PAC è, infatti, parte fondamentale di quel processo reiterativo che porta ad introdurre nuovi e più efficaci interventi nel succedersi delle programmazioni. La sperimentazione delle azioni più efficaci ad affrontare le sfide di produttività e sostenibilità dei sistemi agricoli contribuisce, infatti, a creare e rinnovare la «cassetta degli attrezzi» da mettere a disposizione degli agricoltori, adeguandosi di continuo alle nuove esigenze, introducendo nuove pratiche e soluzioni. Allo stesso tempo, l'azione di consulenza e di formazione aiuta e fortifica gli operatori del settore a cogliere al meglio le opportunità di finanziamento offerte. 

Il tema dell'innovazione e della ricerca nell'ambito dell'AKIS è stato poi approfondito dall'intervento della dott.ssa Patrizia Alberti che ne ha dettagliato l'attuazione a livello regionale. Da tale approfondimento è emerso il grande sforzo della Regione nel supportare il settore primario attraverso lo sviluppo e la diffusione di nuove soluzioni per favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici.

Le conclusioni dell'evento sono state affidate ad Alessio Mammi, Assessore all'Agricoltura e Agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna, che ha sottolineato l'importanza della ricerca laddove sia finalizzata a trovare soluzioni concrete alle problematiche degli agricoltori, applicabili al campo.  L'Assessore Mammi ha sottolineato come la Regione sia leader in Europa per il numero di gruppi operativi e progetti Pilota dedicati all'innovazione. Ben 87 progetti (su 314 complessivi) riguardano proprio l'utilizzo dell'acqua in agricoltura per un totale di oltre 17 milioni di euro di contributi concessi. Mammi ha sottolineato che il progetto selezionato e finanziato dalla Regione permetterà di mettere a disposizione degli agricoltori questo notevole patrimonio di conoscenza. L'obiettivo è implementare le tecniche sperimentate, ottimizzare le risorse e aumentare la resilienza delle produzioni ai cambiamenti climatici, trasformando tutto ciò in pratiche condivise all'interno di una filiera della conoscenza che si auspica diventi un patrimonio diffuso su tutto il territorio regionale, con gli agricoltori come veri protagonisti del cambiamento in corso.

 

Il Comitato Tecnico Scientifico

La seconda parte della giornata è stata occasione del primo incontro del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di Focus ACQUA per un confronto sulle esigenze del mondo produttivo e le nuove sfide del cambiamento climatico. Il CTS è costituito dai rappresentanti delle organizzazioni agricole, per le quali sono intervenuti: Coldiretti Emilia-Romagna (in rappresentanza della quale era presente Sarah Magrini), Confagricoltura Emilia-Romagna (Carlo Carli), CIA Emilia-Romagna (Riccardo Evangelisti); dalle Organizzazioni di Produttori, Cooperative ed industrie nella filiera agroalimentare: Apofruit (Claudio Lucchi), Apo Conerpo (Massimo Basaglia), Co.Pro. B. (Giovanni Campagna), Orogel (Luciano Camporesi) Jingold, Consorzio Tutela del Riso del Delta Po IGP; ed infine dai Consorzi di bonifica dell'Emilia-Romagna (Federico Bonatti - Consorzio di bonifica di Piacenza; Jacopo Lauri - Consorzio della bonifica Parmense; Domenico Turazza - Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale; Fabio Paglione - Consorzio della bonifica Burana; Lorenzo Cavallina - Consorzio della bonifica Renana; Andrea Fabbri - Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale; Lucia Capodagli - Consorzio di bonifica della Romagna; Aldo Bignami - Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara).

Durante questo primo incontro sono state raccolte le prime segnalazione del CTS in merito ai fabbisogni di ricerca del mondo produttivo nel quadro del cambiamento climatico, che andranno a costituire un policy brief per supportare le Autorità regionali e nazionali nella definizione delle linee di finanziamento per la ricerca e l'innovazione nel campo della gestione della risorsa idrica in agricoltura.

Le prossime attività di Focus ACQUA

La community di Focus Acqua è ora nel vivo delle attività di divulgazione e promozione, previste dal progetto. Il CTS di Focus ACQUA realizzerà attività dimostrative in collaborazione con tutti gli stakeholder della filiera dell'acqua, consentendo al tempo stesso di raccogliere riscontri immediati sull'applicabilità delle innovazioni e sui fabbisogni della ricerca. Questo approccio si allinea con la promozione delle conoscenze e dell'innovazione, contribuendo a modernizzare l'agricoltura e le zone rurali. Nello specifico le attività previste dal progetto sono organizzate in 4 azioni orizzontali ed una trasversale di comunicazione. Le quattro azioni verranno sviluppate in diverse fasi, partendo da alcune giornate presso il Living Lab di Acqua Campus e passando attraverso l'organizzazione di eventi e di momenti in cui gli stessi agricoltori avranno l'opportunità di condividere assieme le metodologie più performanti dell'innovazione nel campo della gestione della risorsa idrica, ponendo a sistema la conoscenza per il miglioramento delle performance agricole. A questo fine saranno individuate aziende agricole pilota che parteciperanno attivamente nelle attività dimostrative. Queste aziende "pioniere dell'innovazione" per determinate filiere si sono rivelate capaci di contribuire alla ricerca, testarla sul campo e replicarla in ulteriori occasioni. 

 
Figura 1: I componenti del CTS di Focus Acqua all'avvio del progetto
Figura 1: I componenti del CTS di Focus Acqua all'avvio del progetto
 
 
 

Note

 
 

Marianna Ferrigno, Valentina Lasorella (CREA PB), Francesco Cavazza e Raffaella Zucaro (CER)

 
 

PianetaPSR numero 128 ottobre/novembre 2023