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Le precipitazioni sulle regioni italiane nel 2023

Un quadro dell'andamento pluviometrico dell'anno appena concluso.

Introduzione

In questo articolo viene presentato l'andamento pluviometrico che si è avuto nel corso del 2023 nelle venti regioni italiane, considerando complessivamente le due province autonome di Trento e Bolzano. L'analisi mette a confronto i valori delle precipitazioni totali di ciascuna delle trentasei decadi (periodo di 10 giorni) dei dodici mesi considerati con gli analoghi riferimenti climatici attesi nelle medesime decadi, calcolati facendo riferimento al trentennio climatico 1991-2020 (WMO-OMM 1996, 2015, 2017). Per una valutazione finale del deficit o del surplus di pioggia sono mostrati anche i quantitativi decadali cumulati a fine anno e i relativi valori normali calcolati sempre sul trentennio di riferimento 1991-2020. A livello di singola regione, un secondo grafico riporta i totali annui di precipitazione dal 1989 al 2023 in ordine crescente messi a confronto con la normale climatica trentennale; infine, in un terzo grafico vengono presentati gli scarti mensili e annuali espressi in termini percentuali.

I dati di base utilizzati per le elaborazioni rappresentano i valori decadali stimati, spazializzati e aggregati a livello amministrativo regionale e sono stati prodotti dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts - ECMWF), ottenuti tramite il Sistema Globale di Informazione e Allerta Precoce (Global Information and Early Warning System - GIEWIS) della FAO (Food and Agriculture Organization). 

I risultati delle analisi sono illustrati facendo riferimento alle regioni ricadenti nelle seguenti cinque aree geografiche in cui è stato suddiviso il territorio nazionale: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole. Questo lavoro è stato realizzato nell'ambito delle attività svolte dall'Osservatorio di Agro-Meteo-Climatologia del Centro Agricoltura e Ambiente del CREA.

Nord-Ovest: Valle d'Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia

Delle quattro regioni del settore nord-occidentale, a fine anno si è avuto un bilancio della precipitazione negativo solo in Piemonte, con uno scarto del 9%, mentre le piogge annuali sono rientrate pressoché nella norma in Liguria (+3%). In Valle d'Aosta e in Lombardia le precipitazioni cumulate sono risultate superiori ai riferimenti climatici con poco più del 20%. Al di là del dato finale quello che emerge con una certa evidenza analizzando le singole decadi sono i non pochi episodi di piogge particolarmente abbondanti che si sono verificati in pochi giorni, a conferma di un aumento di questo tipo di fenomeni estremi. 


Valle d'Aosta

Figura 1 - Valle d'Aosta sx
Figura 1 - Valle d'Aosta dx
Figura 1 - Valle d'Aosta c


In Valle d'Aosta la precipitazione totale dell'anno appena passato è stata di 1409 mm, superiore di oltre 255 mm al valore climatico, 1991-2020 e corrispondente a un surplus del 22%. Per questa regione il 2023 è risultato anche il 4° anno più umido nella distribuzione storica relativa alle piogge annuali a partire dal 1989. L'anno più piovoso in assoluto è stato il 2018 con oltre 1680 mm, mentre quello più asciutto si registrato nel 2003 con poco meno di 790 mm. Il mese più umido del 2023, con quasi 300 mm, è stato novembre che ha fatto registrare anche l'incremento più elevato pari a oltre 180 mm (+152%). Il mese con minori piogge è stato febbraio con appena 15 mm e uno scarto negativo di quasi 56 mm (-79%), seguito da luglio con 50 mm pari a -49%. L'andamento dei valori cumulati decadali è risultato abbastanza in linea con quello climatico fino a ottobre, poi da novembre gli apporti sono risultati particolarmente abbondanti. L'analisi dell'andamento nelle singole decadi mostra che i primi dieci giorni di novembre, con oltre 134 mm, son stati i più piovosi; considerevole è stato anche l'apporto avuto nella terza decade di agosto (circa 103 mm) e nella seconda di novembre (93 mm). Per contro non si sono registrate precipitazioni nella prima decade di ottobre, ma scarsi apporti (non superiori a 5 mm/decade) si sono avuti anche nella terza di gennaio e nella prima di febbraio, agosto e settembre. 


Piemonte

Figura 2 - Piemonte sx
Figura 2 - Piemonte  dx
Figura 3 - Piemonte c


Considerando i valori totali annui della serie storica dal 1989 a oggi, quest'ultimo anno si colloca al di sotto della norma: nel 2023 la media pluviometrica regionale del Piemonte è stata di circa 865 mm, contro i 950 mm del riferimento climatico. L'anno più asciutto è stato il 2003, mentre quello più piovoso si è avuto nel 2014. Alla situazione deficitaria dei primi mesi ha fatto seguito un andamento pluviometrico pressoché in linea con la norma per effetto delle precipitazioni primaverili, infine l'anno si è concluso con un passivo di quasi 86 mm, corrispondente a -9%. Tuttavia, a livello mensile si è registrato un deficit in nove mesi su dodici con una carenza di pioggia oscillante dai circa 22 mm di luglio a poco più di 42 mm di marzo e scarti percentuali negativi oltre il 50% a gennaio, febbraio e marzo e di circa il 40% nei mesi autunnali. Febbraio, in particolare, è stato il mese con le precipitazioni più basse, solo 21 mm rispetto ai 52 mm del valore climaticamente atteso. Apporti oltre la norma si sono avuti solo a maggio, in cui sono caduti quasi 220 mm, (surplus di 117 mm pari a +115%) e a giugno e agosto, rispettivamente con più 35 mm e 38 mm oltre la norma. Nella seconda decade di febbraio ma anche nella prima di settembre e ottobre le precipitazioni sono risultate praticamente assenti. Apporti scarsi (<>


Liguria

Figura 3 - Liguria sx
Figura 3 - Liguria dx
Figura 3 - Liguria c


Nel 2023 in Liguria il bilancio annuale delle precipitazioni è rientrato nella norma: sul territorio regionale sono caduti 930 mm (+3%) a fronte di un dato climatico trentennale di circa 906 mm. Analogamente alla regione precedente, anche in questo caso l'anno più secco in assoluto è risultato il 2003 con appena 470 mm rispetto a quello più piovoso del 2014 con oltre 1700 mm. L'andamento dei valori cumulati è risultato inferiore a quello climatico nei primi mesi dell'anno, mentre si è allineato alla curva climatica grazie agli apporti di maggio e giugno. Con quasi 168 mm novembre è risultato il mese in cui è piovuto di più (incremento di quasi 38 mm pari a un +29%), mentre luglio è stato quello con i minori apporti di pioggia circa 28 mm (deficit di 11 mm). Nel complesso a livello mensile si sono avuti piogge inferiori ai valori di riferimento in otto mesi, con una carenza di apporti, oltre il 40%, a febbraio (-35 mm) e aprile (-37 mm). A maggio è stato registrato un incremento rispetto al clima dell'86% (circa +65 mm) e del 94% a giugno (+56 mm). Le decadi con scarse precipitazioni sono state otto, in prevalenza nella seconda metà dell'anno, mentre la prima decade di novembre è stata la più piovosa con 148 mm, seguita dalla terza di agosto e dalla seconda di maggio, con oltre 60 mm.


Lombardia

Figura 4 - Lombardia sx
Figura 4 - Lombardia dx
Figura 4 - Lombardia c


Alla fine dell'anno passato la quantità media regionale di pioggia cumulata in Lombardia è risultata di circa 1113 mm, superiore di 190 mm alla norma, con uno scarto positivo annuale del 21% e posizionando il 2023 al 7° posto tra gli anni più piovosi della serie storica dal 1989 a oggi. Anche per questa regione il 2003 è risultato l'anno più asciutto in assoluto (appena 612 mm) e il 2014 quello più piovoso (circa 1564 mm). Come per le regioni precedenti, i valori cumulati del 2023 evidenziano un andamento iniziale abbastanza in linea con le medie trentennali fino ai mesi estivi, per poi mostrare un evidente incremento nella seconda parte dell'anno a seguito delle piogge autunnali. Febbraio, con un quantitativo di soli 10 mm, è risultato il mese più secco e quello che ha fatto registrare anche il maggiore deficit pluviometro, quasi 39 mm (-79%), seguito da marzo con un deficit di 27 mm pari a -47%. A novembre con quasi 208 mm si sono avuti i maggiori apporti di pioggia equivalenti a +100%. Anche a maggio (totale mensili di circa 170 mm) e ad agosto (totale mensile di 126mm) le precipitazioni hanno fatto registrare un surplus nei confronti del dato climatico, rispettivamente dell'82% (+77 mm) e del 59% (+47 mm). A livello decadale si evidenziano nove decadi su 36 con precipitazioni inferiori a 5 mm, tra cui la seconda decade di febbraio con totale assenza di pioggia, mentre la prima di novembre con 195 mm e la terza decade di agosto con quasi 103 mm, sono state le decadi che hanno fatto registrare il dato più abbondante.

Nord-Est: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto

Nelle quattro regioni del quadrante nord-orientale le piogge cumulate del 2023 hanno segnato un bilancio finale positivo più o meno evidente. Il surplus pluviometrico più marcato si è avuto in Friuli Venezia Giulia con quasi il 50% in più di pioggia, seguito dal Trentino Alto Adige (24%) e Veneto (13%), mentre con un +2% le precipitazioni finali 'Emilia Romagna sono rientrate pressoché nella norma. Anche nelle diverse regioni di questo settore del Paese risultano evidenti i numerosi eventi con abbondanti precipitazioni decadali che si sono registrati nello scorso anno, anch'essi caratterizzati da fenomeni estremi che hanno superato di diverse volte superiori i riferimenti climatici. 


Emilia Romagna

Figura 5 - Emilia Romagna sx
Figura 5 - Emilia Romagna dx
Figura 5 - Emilia Romagna c


Considerando la pioggia totale annua di quasi 856 mm a livello regionale, il 2023 per l'Emilia Romagna si colloca esattamente nella norma con uno scarto positivo di soli 19 mm pari a +2%. Prendendo in esame la serie storica dei totali annui dal 1989 a oggi, all'estremi inferiore troviamo il 2003 con un valore di quasi 590 mm, mentre all'opposto c'è il 2010 con totale annuo di oltre 1252 mm. Tuttavia, la distribuzione delle precipitazioni nel corso del 2023 non è stata omogenea in quanto si sono avuti sette mesi con deficit pluviometrici ed eventi estremi con apporti significativamente abbondanti in primavera e in autunno. In particolare, a maggio sono caduti quasi 225 mm con +173% rispetto al dato climatico, risultando anche il mese più piovoso, mentre a gennaio si è registrato un +62% (81 mm caduti contro i 50 mm della norma) e a novembre si è avuto un +44% (135 mm contro i 94 mm del clima). Il mese più siccitoso è stato febbraio con appena 30 mm rispetto agli oltre 58 mm del dato climatico (-49%) seguito da settembre con apporti circa 35 mm e un deficit di 46 mm (-57%). Scarse piogge si sono avute anche a dicembre con soli 30 mm corrispondenti a -57%. Deficit pluviometrici, dell'ordine del 30%, si evidenziano anche nei mesi di marzo, aprile, luglio e ottobre. A livello decadale si segnalano otto decadi con precipitazioni inferiori a 5 mm, specie nella seconda parte dell'anno. Per contro le decadi più piovose sono state le prime due di maggio, rispettivamente con 116 e 94 mm, e la prima di novembre con 118 mm.


Friuli Venezia Giulia

Figura 6 - FVG sx
Figura 6 - FVG dx
Figura 6 - FVG c


Con un totale di quasi 1850 mm, il 2023 è risultato un anno particolarmente umido per il Friuli Venezia Giulia; infatti, negli ultimi trentacinque anni si colloca al terzo posto tra gli anni con maggiore piovosità dopo il 2014 e il 2019, mentre all'opposto inferiore troviamo il 1994 con appena 835 mm. Già dal mese di gennaio e per il resto dell'anno l'andamento della curva cumulata è risultato superiore a quello della normalità climatica, nonostante in alcune decadi le piogge sono state scarse. Il mese più piovoso è stato novembre con quantitativi di oltre 450 mm e un +230% sul clima, mentre febbraio, con quasi 12 mm, è risultato quello con minori precipitazioni e un deficit dell'81%. Inoltre, tranne giugno (-14%) e settembre (-15%), gli altri mesi hanno fatto registrare scarti positivi di rilievo, come gennaio con +91% (103 mm), agosto +74% (214 mm) e ottobre +75% (229 mm). Considerando le singole decadi si nota che i maggiori apporti si sono avuti nella prima di novembre con 425 mm, seguita dalla terza di ottobre con quasi 142 mm e prima di agosto con circa 137 mm. Per contro, le prime due decadi di febbraio, la prima di settembre e quelle intermedie di agosto e novembre hanno segnato accumuli medi a livello regionale inferiori a 5 mm. 


Trentino Alto Adige

Figura 7 Trentino sx
Figura 7 Trentino dx
Figura 7 Trentino c


In Trentino Alto Adige il 2023, con un valore medio regionale di 1529 mm, è risultato il secondo anno più piovoso dal 1989 dopo il massimo del 2014. L'andamento delle precipitazioni cumulate ha subito un balzo in alto nei mesi autunnali fino a evidenziare a fine anno un surplus di 295 mm, pari a un incremento annuale del 24%. Il mese più piovoso è stato novembre con 397 mm, e un surplus di 278 mm rispetto ai 109 mm del clima (+256%), al quale ha fatto seguito il mese di maggio con totali di 187 mm (+49% corrispondenti a un incremento di 62 mm). Il mese con minore pioggia è risultato febbraio con un apporto di soli 12 mm e con un deficit pari a -77% (-39 mm rispetto al valore normale). Anche i mesi di giugno, luglio e settembre hanno fatto registrare deficit intorno al 20%. Con 361 mm i primi dieci giorni di novembre sono risultati i più piovosi, a cui seguono la prima decade di maggio e la terza di agosto e ottobre con poco più di 94 mm. Non si sono avute precipitazioni nella seconda decade di febbraio, mentre apporti medi inferiori a 5 mm si sono registrati nella prima di settembre e ottobre e nella terza di febbraio. 


Veneto

Figura 8 - Veneto sx
Figura 8 - Veneto dx
Figura 8 - Veneto c


Sull'intero territorio regionale del Veneto le piogge del 2023 hanno raggiunto in media 1129 mm, corrispondenti a un surplus di circa 134 mm e pari a uno scarto positivo del 13% rispetto al dato climatico 1991-2020, posizionandosi all'ottava posizione nella classifica degli anni piovosi riferita agli ultimi 35 anni. Il mese con maggiori piogge si è avuto a novembre con quasi 260 mm e uno scarto positivo del 144% (+153 mm rispetto al clima). Anche maggio e gennaio hanno fatto registrare scarti positivi rispettivamente dell'80% (+79 mm) e del 60% (27 mm). Per contro, febbraio ha fatto segnare la precipitazione più bassa con poco meno di 6 mm corrispondente a un deficit di quasi il 90%. Deficit dell'ordine del 30% si sono verificati anche in marzo, giugno, settembre e dicembre. Per quanto riguarda i totali decadali si evidenziano sette decadi con valori medi inferiori a 5 mm: in particolare le tre decadi di febbraio, la seconda di agosto e novembre e la prima di settembre e ottobre. La decade con maggiore apporto di pioggia è stata la prima di novembre con 244 mm seguita dalla prima di maggio (94 mm).

Centro: Lazio, Toscana, Marche e Umbria

In tutte le regioni centrali si sono avuti andamenti decadali cumulati più elevati delle medie climatiche e l'anno si è concluso con totali superiori al clima e un bilancio pluviometrico ovunque positivo. Il Lazio con un incremento +33% e la Toscana con un +27%, hanno fatto registrare un consistente surplus di precipitazioni rispetto alla norma, mentre in Umbria e nelle Marche gli scarti positivi sono stati meno consistenti, rispettivamente del16% e dell'8%.


Lazio

Figura 9 - Lazio sx
Figura 9 - Lazio dx
Figura 9 - Lazio c


Nel Lazio l'andamento delle piogge cumulate è risultato sempre superiore alla curva climatica chiudendo il bilancio pluviometrico con un quantitativo medio regionale di quasi 1102 mm, corrispondente a un'anomalia positiva del 33% e un surplus di oltre 273 mm. Il 2023 si è collocato al quinto posto tra gli anni più piovosi; agli estremi di questa classifica dal 1989 a oggi troviamo il 2018 come l'anno più piovoso in assoluto con quasi 1357 mm e il 2006 come l'anno più asciutto con appena 503 mm. Anche in questa regione si conferma novembre, con un apporto di 238 mm, come il mese con maggiori precipitazioni e un surplus di 115 mm (quasi due volte il clima), seguito da dicembre con un totale di poco più di 144 mm (incremento di 78 mm pari +118%). Ma il mese che ha subito l'incremento maggiore in termini percentuali è stato maggio con un +148% (incremento rispetto al clima di +96 mm). La maggiore scarsità di pioggia si è avuta a luglio con poco più di 3 mm (scarto negativo del 65%) e in parte a dicembre in cui si sono avuti 37 mm rispetto ai quasi 89 mm del valore climaticamente atteso (deficit del 58%). A livello decadale, nei primi dieci giorni di novembre, si sono avuti apporti medi su base regionale di 195 mm, a cui ha fatto seguito la seconda decade di dicembre con circa 144 mm. Le decadi con piogge inferiori a 5 mm sono state otto, di cui tre praticamente senza di pioggia, in particolare i primi dieci giorni di febbraio, di settembre e di ottobre e anche la seconda decade di luglio. 


Toscana

Figura 10 - Toscana sx
Figura 10 - Toscana dx
Figura 10 - Toscana c


Nel 2023 in Toscana si è avuto un andamento delle precipitazioni cumulate superiore ai valori climatici durante tutto il periodo; l'anno si è concluso con un totale di quasi 1018 mm, corrispondenti a un surplus di oltre 213 mm rispetto alla norma e pari a un incremento di +27%. Negli ultimi trentacinque anni, il 2023 si è posizionato al sesto posto tra gli anni più piovosi dopo il massimo assoluto del 2014 che ha fatto segnare oltre 1230 mm, mentre l'anno più asciutto è stato il 2006 con appena 545 mm. In questa regione gli apporti più consistenti si sono avuti nel mese di gennaio con 113 mm (+96%), seguito da maggio e giugno, rispettivamente con quantitativi di circa 134 mm (+91%) e 103 mm (+98%) e infine a novembre con quasi 225 mm (+108%). Luglio con appena 10 mm è stato il mese più secco e un deficit del 70%. I maggiori apporti a livello decadale, anche superiori di cinque volte il riferimento climatico, si sono avuti nella prima decade di novembre con 197 mm. Precipitazioni con valori inferiori a 5 mm/decade si sono registrate in 8 decadi, concentrate soprattutto nella seconda metà dell'anno; in particolare si evidenzia assenza di pioggia nella prima decade di settembre e ottobre. 


Marche 

Figura 11 Marche sx
Figura 11 Marche dx
Figura 11 Marche c


Anche nelle Marche il 2023 ha visto un andamento dei cumulati di pioggia abbastanza simile a quello delle altre regioni centrali in cui i valori sono risultati sempre superiore ai riferimenti climatici, nonostante nel secondo semestre gli apporti sono stati inferiori alla norma. Il bilancio annuale si è concluso leggermente sopra la norma, con un totale di quasi 903 mm e un surplus di 65 mm (+8%) rispetto al dato climatico. Dal 1989 al 2023 l'anno in assoluto più piovoso è stato il 2010 (1091 mm), mentre quello con poca pioggia si è avuto nel 2000 (602 mm). Luglio, con precipitazioni di quasi 26 mm e un deficit del 47%, è risultato il mese più asciutto; sempre in termini percentuali, i mesi con una maggiore deficit di pioggia sono risultati ottobre e dicembre, rispettivamente con -61% (-47 mm) e -66% (-50 mm). Invece, il mese più piovoso è stato maggio con totali di 187 mm e uno sarto positivo rispetto al clima di 102 mm (+120%), seguito da gennaio con oltre 138 mm (+77 mm). Considerando i totali decadali, si contano sette decadi con quantitativi inferiori a 5 mm, specialmente presenti nel secondo semestre. Con oltre 113 mm nella seconda decade di maggio si è avuto l'apporto pluviometrico più elevato.


Umbria

Figura 12 - umbria sx
Figura 12 - Umbria dx
Figura 12 - Umbria c


L'andamento dei valori cumulati del 2023 in Umbria si è concluso con un totale di quasi 978 mm, superiore al riferimento climatico di 138 mm, corrispondenti a uno scarto positivo del 16%. Nella classifica degli ultimi trentacinque anni, l'anno più asciutto è stato il 2006, mentre quello più piovoso si è avuto nel 2010. Il totale mensile più elevato, con oltre 146 mm, è stato registrato a novembre al quale fanno seguito maggio e gennaio. In termini percentuali, invece, l'anomalia maggiore si è avuta a gennaio con il +138% (mediamente sulla regione sono caduti 137 mm contro i 58 mm del clima) e maggio con +84% (145 mm caduti contro i 79 mm del clima). Le decadi più piovose sono state la prima di novembre con 117 mm e la seconda di gennaio con quasi 79 mm, mentre in altre otto decadi, distribuite specialmente nella seconda metà dell'anno, la pioggia è risultata scarsa (minore di 5 mm), di cui almeno sei con apporti minori al millimetro. 

Sud: Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria

Anche per il meridione si sono avuti bilanci pluviometrici positivi in tutte le regioni. Nei primi mesi del 2023 l'andamento della curva cumulata non si è discostata molto da quella climatica, successivamente a seguito delle precipitazioni primaverili l'incremento è diventato consistente fino alla fine dell'anno. La regione che ha fatto registrare lo scarto maggiore è stata la Campania con +54% seguita dal Molise e dalla Calabria con un surplus attestato intorno al 30%, mentre Abruzzo e Basilicata hanno fatto segnare un incremento del 22% a differenza della Puglia che segna un +9%. 


Abruzzo

Figura 13 Abruzzo sx
Figura 13 Abruzzo dx
Figura 13 Abruzzo c


Nella classifica delle piogge annuali dal 1989, il 2023 in Abruzzo si posiziona al 4° posto tra gli anni più piovosi con un totale di quasi 1033 mm. Dei trentacinque anni presi in esame l'anno più secco è stato il 2000, mentre la massima piovosità si è avuta nel 2018. L'andamento dei valori cumulati decadali è risultato inizialmente in linea con quello climatico per poi subire un incremento con le piogge primaverili e concludere l'anno con un surplus di 185 mm, corrispondente a +22%. Con un apporto di 193 mm, maggio è risultato il mese più piovoso, con un'eccedenza del 151% rispetto al clima (scarto di +116 mm). Anche novembre con poco meno di 170 mm, insieme a gennaio e aprile hanno fornito un contributo rilevante, con apporti di oltre 125 mm. Per contro, luglio con quasi di 26 mm è stato il mese più siccitoso, pari a poco meno della metà del dato climatico; tuttavia, i deficit più rilevanti sia in termini di mancanza di pioggia che in percentuale si sono registrati a ottobre (-41 mm pari a -53%) e dicembre (-45 mm pari a -55%). La seconda decade di maggio, con un quantitativo di 96 mm, è stata la più piovosa fornendo un sostanziale contributo al totale mensile, mentre nella terza decade di dicembre, così come la seconda di febbraio e la prima di ottobre hanno segnato deboli quantitativi di pioggia, minori di un millimetro.


Molise

Figura 14 -Molise sx
Figura 14 -Molise dx
Figura 14 -Molise c


In questa regione si è avuto un sostanziale allineamento delle precipitazioni cumulate con i riferimenti climatici nei primi tre mesi dell'anno, per concludere il bilancio dei dodici mesi con un totale di 926 mm e facendo registrare un'eccedenza rispetto al clima di quasi 214 mm, corrispondente a un'anomalia positiva del 30%, specie per le piogge primaverili. Nella graduatoria degli anni più piovosi il 2023 si colloca al 3° posto, dietro il 2018 e il 2019, mentre l'anno più avaro di precipitazioni è stato il 2001. Le piogge più abbondanti si sono avute in maggio con quasi 163 mm (rispetto ai circa 58 del clima) al quale fanno seguito novembre (154 mm) e gennaio (147 mm). Al contrario il mese con meno precipitazioni è stato luglio con circa 13 mm, pari a un deficit del 68%. A livello decadale i maggiori quantitativi di pioggia si sono avuti nella decade intermedia di gennaio con un contributo di quasi 91 mm (circa quattro volte il dato climatico), a cui ha fatto seguito la prima decade di novembre (quasi 89 mm). Nonostante il surplus annuale, il numero delle decadi con scarsi apporti (meno di 5 mm) sono state otto, quasi tutte del secondo semestre, di cui tre sotto il millimetro.


Puglia

Figura 15 - Puglia sx
Figura 15 - Puglia dx
Figura 15 - Puglia c


L'andamento dei valori decadali cumulati del 2023 in Puglia è risultato abbastanza allineato a quello climatico solo nel primo trimestre, successivamente grazie alle piogge primaverili-estive l'anno si è chiuso con un totale 681 mm e un surplus di 58 mm rispetto al dato climatico, corrispondente a +9%. Analizzando i totali annui della serie storica si evidenzia che il 2001 è stato l'anno più secco, mentre il 2018 è risultato l'anno più piovoso. A livello mensile, maggio con quasi 137 mm è stato il mese con le precipitazioni più elevate, facendo registrare anche lo scarto massimo rispetto al clima di quasi 94 mm (+218%); anche nei mesi di aprile e giugno si sono avuti contributi rilevanti, rispettivamente di 102 mm (incrementi di +88%) e 80 mm (incrementi di +174%). La maggiore scarsità di pioggia si è avuta in luglio con totale di appena 7,5 mm (un terzo del clima), anche se deficit negativi si sono registrati in tutti i mesi della seconda metà dell'anno, con il picco negativo di 45 mm (-66%) a dicembre. Nonostante il surplus di fine anno si evidenziano undici decadi con apporti inferiori a 5 mm, di cui cinque con quantitativi non superiori al millimetro. Con quasi 62 mm la seconda decade di maggio è stata la più piovosa, seguita dagli apporti di oltre 56 mm cumulati nei primi dieci giorni dello stesso mese. Apporti pluviometrici inferiori a 5 mm si avuti in undici decadi, mentre nella seconda di luglio non si sono registrate piogge.


Campania 

Figura 16 Campania sx
Figura 16 Campania dx
Figura 16 Campania c


In Campania le precipitazioni totali sono risultate superiori al riferimento climatico con una eccedenza di circa 424 mm, cumulando a fine anno oltre 1200 mm, corrispondenti a un surplus del 54% e classificando il 2023 al 2° posto tra gli anni più piovosi dal 1989, mentre il primato spetta al 2018, a differenza del 2001 che risulta l'anno con le piogge più scarse in assoluto. Per tutto l'anno l'andamento delle precipitazioni cumulate si è mantenuto, sempre superiore alla climatologia. Il mese in cui si sono avuti gli apporti massimi è stato novembre con poco meno di 230 mm (+127 mm rispetto al clima), ma contributi consistenti si sono avuti anche a gennaio 208 mm (+191%), maggio 190 mm (+202%), ottobre 136 mm. (+66%), aprile 106 mm (+48%) e giugno 97 mm (+147%). Per contro il mese con minori piogge è stato luglio con quasi 6 mm (-82%). A livello decadale il valore massimo registrato, quasi 154 mm, si è avuto nella prima decade di novembre; tuttavia, valori abbondanti si sono rilevati anche nella seconda di gennaio e terza di ottobre, rispettivamente con 133 mm e 102 mm. Nonostante l'elevata quantità di pioggia annua ci sono state sette decadi con apporti inferiori a 5 mm, distribuite maggiormente nella seconda parte dell'anno e assenza di fenomeni nella seconda decade di luglio. 


Basilicata

figura 17 - Basilicata sx
figura 17 - Basilicata dx
Figura 17- Basilicata c


L'andamento delle precipitazioni in Basilicata non è stato dissimile a quello manifestato nelle altre regioni meridionali. Il totale cumulato del 2023 è di oltre 790 mm, superiore al riferimento climatico di circa 143 mm, equivalente a +22%. Considerando la serie storica di trentacinque anni il 2023 si colloca al 5° posto tra gli anni più piovosi, con l'estremo superiore del 2018 e quello inferiore del 2001. Il mese con maggiore pioggia è stato maggio con un apporto di quasi 189 mm e un surplus di oltre 260%, mentre quello più asciutto è risultato luglio con poco più di 4 mm, che ha fatto segnare anche l'anomalia negativa maggiore in termini percentuali (-85%). Precipitazioni di rilievo si sono avute anche nei mesi di gennaio (110 mm corrispondenti a +93%) e aprile (103 mm corrispondenti a +154%). Le decadi che hanno fornito il contributo maggiore di pioggia sono state la prima di maggio (71 mm), la seconda di gennaio (68 mm) e di maggio (66 mm). Le decadi nelle quali si sono avuti fenomeni piovosi scarsi o nulli (apporti


Calabria

Figura 18 - Calabria sx
Figura 18 - Calabria dx
Figura 18 - Calabria c


In Calabria l'andamento delle precipitazioni cumulate del 2023 è risultato in linea con i valori medi trentennali solo nel primo trimestre, successivamente le piogge primaverili e quelle autunnali hanno fatto chiudere l'anno con un totale di circa 960 mm, con 234 mm oltre il dato climatico, equivalente a un incremento del 32%. In ogni caso il 2023 si colloca al settimo posto tra gli anni più piovosi; invece, al primo posto troviamo il 2018, mentre l'anno con le piogge più scarse è stato il 2001. Maggio con poco più di 222 mm è stato il mese con le piogge più abbondanti, facendo registrare un surplus rispetto al clima di oltre 180 mm, corrispondenti a +450%; all'opposto troviamo luglio che con solo 6 mm di pioggia è il mese con le precipitazioni minime. A livello decadale l'apporto più elevato si è avuto nella prima decade di maggio con quasi 102 mm, seguita dalla decade successiva con oltre 81 mm e dalla prima decade di aprile con 78 mm. Nella seconda e terza decade di luglio non è praticamente piovuto (<>

Isole: Sardegna e Sicilia

Nelle due isole il bilancio pluviometrico di fine anno si è chiuso con un'anomalia positiva del 21% in entrambe le regioni e con incrementi rispetto al clima di quantitativi di poco superiori a 100 mm. Nei due casi anche l'andamento delle curve cumulate 2023 è risultato sempre superiore a quelle normali. 


Sicilia

Figura 19 - Sicilia sx
Figura 19 - Sicilia dx
Figura 19 - Sicilia c


In Sicilia l'anno 2023 si è concluso con precipitazioni di poco superiori a 850 mm, segnando un surplus di 110 mm, corrispondente a +21%, che si posiziona al settimo posto nella classifica delle piogge annuali. A parte gennaio, l'andamento delle precipitazioni cumulate decadali è risultato sempre superiore a quello climatico. Analogamente a quanto si verificato nelle altre regioni meridionali, anche in questa regione, il 2018 si conferma come l'anno più piovoso in assoluto rispetto al 1998, considerato come il più secco. Maggio con 140 mm è stato il mese con maggiore piovosità, con un'anomalia positiva di quasi il 500%, mentre il mese più secco è risultato luglio con una media regionale di appena 0,7 mm; ciononostante ottobre, con uno scarto negativo del 79% e con una carenza di 52 mm, è risultato il mese con maggiore deficit. Apporti abbondanti, quasi 120 mm si sono avuti anche a febbraio, grazie alle piogge di oltre 100 mm verificatesi nella prima decade. Piogge di rilievo si segnalano anche nella seconda decade di maggio e nella prima decade di novembre. Tuttavia, nel corso dell'anno si evidenziano dodici decadi con valori inferiori a 5 mm, di cui le ultime due di luglio e quella intermedia di novembre con totale assenza di precipitazioni.  


Sardegna

Figura 20 - Sardegna sx
Figura 20 - Sardegna dx
Figura 20 - Sardegna c


In Sardegna le precipitazioni cumulate hanno avuto un andamento sempre superiore alla curva climatica per tutto il periodo e il bilancio pluviometrico di fine anno si è concluso con un cumulato di quasi 624 mm, superiore di oltre 107 mm al dato climatico di riferimento e corrispondenti a un +21%. Con uno sguardo ai totali annuali degli ultimi 35 anni si osserva che anche in questa regione il 2018 è stato l'anno più piovoso; invece, quello più asciutto è risultato il 1994. Considerando i totali mensili si segnalano i due estremi: quasi 126 mm a maggio per il mese più piovoso e appena 1,4 mm a luglio per il mese più asciutto. Inoltre, sia a gennaio che a novembre si sono avute precipitazioni di rilievo, rispettivamente di 118 mm e 103 mm. Le decadi con le piogge più abbondanti sono state la prima di novembre con 78 mm e la seconda di gennaio con oltre 65 mm. Nonostante il surplus di fine anno si contano quindici decadi che hanno segnato valori inferiori a 5 mm, distribuite specialmente nel secondo semestre dell'anno e di cui sei con totale assenza di precipitazioni.

 
 

Riferimenti bibligrafici

World Meteorological Organization, 1996: Climatological Normals (CLINO) for the Period 1961-1990 (WMO-No.847). Geneva.
World Meteorological Organization, 2015: Seventeenth World Meteorological Congress (WMO-No.1157). Geneva.
World Meteorological Organization, 2017: WMO Guidelines on the Calculation of Climate Normals (WMO-No.1203). Geneva.

 
 

Stanislao Esposito
CREA

 
 

PianetaPSR numero 130 gennaio 2024