Dopo oltre dieci anni dall'ultima indagine, sono disponibili i risultati del quarto studio sui consumi alimentari in Italia (IV SCAI) realizzato dal CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione.
È stato esaminato un campione totale di 1.969 individui rappresentativo della popolazione generale residente in Italia e ripartito nelle principali aree geografiche.
Tra gli alimenti maggiormente consumati abbiamo i cereali e derivati (99% di consumatori) con un consumo medio giornaliero di 197 g/die. Caratterizzano in particolare la dieta degli adulti (239 g/die) e degli adolescenti (267 g/die) che ne consumano di più rispetto alle altre classi di età. La pasta (79% di consumatori), il pane (76%) e i biscotti (57%) sono i prodotti più consumati, seguiti dai prodotti da forno salati (diversi da pane e pizza) (48%) e dalla pizza (34%). L'8% dei cereali sono integrali e vengono consumati per lo più dalla popolazione adulta.
Si consumano in media 166 g/die di frutta, 147 g/die di verdure e ortaggi, e 9 g/die di legumi, valori che non raggiungono le quantità raccomandate per la popolazione sana. Negli anziani il consumo di frutta (310 g/die) risulta decisamente maggiore rispetto alle altre classi di età (116 g/die più degli adulti e 164 g/die più degli adolescenti).
Il consumo di carni, fresche o conservate, è di circa 100 g/die. Gli adolescenti (143 g/die) ne consumano di più degli adulti (124 g/die) e di tutte le altre fasce di età. La carne processata è la più presente sulla tavola (59% di consumatori), più della carne bovina (48%), delle carni avicole (42%), e della carne di maiale (12%).
Adulti e anziani consumano la medesima quantità di pesce fresco o conservato (46 g/die), circa il doppio dei bambini di 3-9 anni e degli adolescenti (23 g/die e 29 g/die rispettivamente). Il consumo medio della popolazione è pari a 33 g/die.
Dai consumi rilevati nella popolazione dai 3 ai 74 anni si stima un apporto energetico medio di 1933 kcal/die. Tale apporto deriva per il 15% da proteine (5% di origine vegetale e 10% di origine animale), per il 42% da carboidrati e per il 34% dai grassi.
Per altri risultati si rimanda al documento Studio sui consumi alimentari in Italia IV SCAI - Estratto dei risultati.
Il CREA Alimenti e Nutrizione conduce indagini nazionali per la rilevazione dei consumi alimentari in ottica nutrizionale da oltre 40 anni (Saba et al., 1990, Turrini et al., 2001, Leclercq et al., 2009). Lo Studio IV SCAI è rientrato nel programma pan-europeo di raccolta dati EU Menu seguendo la metodologia raccomandata dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA, 2014). Gli alimenti sono classificati, descritti e codificati in modo standardizzato attraverso il sistema di classificazione e descrizione FoodEx2 (EFSA, 2015) così da essere facilmente comparabili con i dati analoghi a livello europeo e con altri dati alimentari da ambiti di studio correlati (composizione nutrizionale, contaminanti, pesticidi, additivi, ecc.). Le banche dati dei consumi IV SCAI sono consultabili presso il Comprehensive European Food consumption database che contiene informazioni dettagliate sui consumi alimentari nell'Unione Europea (UE) ed ha un ruolo fondamentale nella valutazione, da parte dell'EFSA, sui rischi legati a possibili pericoli presenti negli alimenti, oltre alla sua rilevanza per la valutazione dell'assunzione di nutrienti nella popolazione dell'UE.
Lo studio IV SCAI ha avuto l'obiettivo di raccogliere informazioni rappresentative a livello nazionale, e per macroarea geografica, sul consumo di alimenti e bevande della popolazione italiana, e sui potenziali fattori correlati, in particolare le caratteristiche sociodemografiche, le abitudini legate all'alimentazione, l'attività fisica. È stato realizzato tra il 2017 e il 2020 attraverso due rilevazioni: una sui bambini di età compresa tra 0 e 9 anni (CREA, 2021) e l'altra su adolescenti, adulti e anziani tra 10 e 74 anni (CREA, 2022).
I dati di consumo sono stati raccolti per singolo individuo con la compilazione di un diario alimentare giornaliero (età dei partecipanti 0-9 anni) o attraverso un'intervista basata sul ricordo eseguita da un operatore seguendo il metodo 24h Recall (età dei partecipanti 10-74 anni), con registrazione di tutti gli alimenti e bevande consumati nell'arco di una giornata, descrivendoli con dettaglio necessario per potervi associare i valori di composizione nutrizionale, indicando le porzioni consumate, registrando il pasto, l'orario e il luogo del consumo. Ciascun partecipante ha completato due interviste faccia a faccia o telefoniche, per la registrazione dei consumi alimentari di due giornate, o per il controllo dei diari auto compilati, distanziate di almeno 15 giorni per una migliore stima della variabilità intra e inter-individuale dei consumi. Ogni rilevazione si è svolta nell'arco di un anno in modo che il totale delle giornate di consumo rilevate fosse equamente distribuito tra le quattro stagioni e rispettasse la proporzione tra giorni festivi e feriali. Oltre al rilevamento delle misure di peso e statura, sono stati somministrati un Questionario di Propensione al Consumo (FPQ) degli alimenti consumati meno frequentemente, un questionario sulle informazioni sociodemografiche e uno sull'attività fisica.
Le indagini sui consumi alimentari in ottica nutrizionale, essendo basate su dati individuali, permettono di stimare con precisione l'assunzione media giornaliera degli alimenti nonché la distribuzione del consumo in gruppi ben definiti della popolazione. I dati sono utilizzati per valutare la qualità e l'adeguatezza della dieta in termini di energia e nutrienti, l'assunzione di sostanze bioattive e funzionali, l'esposizione al rischio di assunzione di sostanze indesiderabili come contaminanti, residui di pesticidi e additivi. Sono inoltre utili alla formulazione delle Linee Guida per una sana alimentazione, alla elaborazione dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia (LARN) per la popolazione italiana che forniscono la base scientifica su cui si fondano le raccomandazioni nutrizionali, per progettare campagne di educazione ed informazione alimentare e, in generale, per orientare eventuali interventi di politica agro-alimentare e nutrizionale. Attraverso la registrazione dei consumi alimentari si ottengono utili informazioni sul tipo di preparazione, trasformazione, conservazione e cottura degli alimenti, sulla qualità, praticità e sicurezza d'uso degli stessi, sulla presenza di sostanze di interesse nutrizionale, sul materiale di imballaggio, sui luoghi di acquisto e di consumo.
L'urgenza di cambiare gli attuali modelli di consumo in modelli più salutari e sostenibili pone la necessità di capire come favorire e indirizzare questa transizione, poiché le scelte alimentari sono complesse e modulate da numerosi fattori determinanti. In questo contesto, i dati delle indagini sui consumi alimentari in ottica nutrizionale costituiscono una valida base informativa da associare a indicatori ambientali ed economici, allo stato di salute della popolazione, alle opinioni e atteggiamenti dei consumatori. Pertanto, come prospettiva futura è auspicabile svolgere con maggiore frequenza questo tipo di indagini, implementando metodologie di rilevazione più snelle e innovative, che rendano possibile registrare le evoluzioni nelle abitudini di consumo nel breve o medio termine indotte da cambiamenti sociali ed economici (per esempio la crisi dovuta alla recente pandemia) e andare a integrare le altre fonti ufficiali di dati sul consumo alimentare a disposizione della comunità scientifica e politica.
Laura D'Addezio, Stefania Sette, Deborah Martone
a nome del Gruppo di ricerca "Studi sui consumi alimentari in ottica nutrizionale"
CREA Alimenti e Nutrizione
PianetaPSR numero 130 gennaio 2024