"Tutti noi percepiamo una crescente divisione e polarizzazione quando si tratta di temi legati all'agricoltura. Sono profondamente convinta che possiamo superarle solo attraverso il dialogo". Così la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha aperto la prima sessione del Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura, annunciato nel 2023 nel corso del suo discorso sullo stato dell'Unione.
Il suo è un richiamo al confronto e alla ricerca di una visione comune che arriva in un momento in cui in Europa si diffondono le proteste degli agricoltori che contestano anche alcune delle misure chiave del Green Deal.
Von der Leyen ha sottolineato la presenza attorno al tavolo delle principali "voci" del settore: "Sono felice di vedere i rappresentanti dei nostri agricoltori, dei lavoratori agricoli e delle comunità rurali, che sono i custodi delle nostre migliori tradizioni e che danno vita alle nostre campagne. Abbiamo anche le industrie intorno al tavolo, voi che mettete il cibo in tavola. Ci sono membri dei consumatori e dei gruppi ambientalisti, perché tutta la società ha a cuore la campagna e il nostro cibo, ma anche il settore finanziario e il mondo accademico sono presenti in questa sala".
Rivolgendosi all'eterogenea platea la presidente della Commissione ha celebrato l'importanza "cruciale" dei protagonisti dell'agroalimentare: "È grazie all'agricoltura europea, alle donne e agli uomini che lavorano la terra, che l'Europa ha gli alimenti più sani e di qualità del mondo. I nostri agricoltori operano quotidianamente in un mercato globale molto competitivo. Spesso siete la parte più vulnerabile della catena del valore. E naturalmente meritate una giusta remunerazione. Il nostro obiettivo è sostenere i vostri mezzi di sussistenza e garantire la sicurezza alimentare in Europa"
Von der Leyen ha quindi ricordato il ruolo non secondario svolto dai consumatori: "I consumatori avranno un ruolo da svolgere, poiché le loro scelte guidano l'innovazione e la domanda. I genitori, ad esempio, cercano alimenti sani per i loro figli. Scelgono con molta attenzione. I giovani chiedono sempre più spesso alimenti più sostenibili".
È venuto poi il momento di affrontare una delle questioni più delicate, quella relativa alle scelte strategiche in ambito ambientale: "Stiamo tutti facendo sforzi enormi per contribuire ai nostri obiettivi collettivi del Green Deal europeo. È una questione esistenziale. Perché tutti noi viviamo con la natura e dalla natura. E anche se non siamo sempre d'accordo su tutte le questioni, siamo tutti d'accordo sul fatto che le sfide sono senza dubbio sempre più grandi: che si tratti della concorrenza estera, dell'eccessiva regolamentazione interna, del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità o del declino demografico". "Ciò di cui ha bisogno l'agroalimentare europeo - ha aggiunto - è una prospettiva a lungo termine per affrontare queste sfide, una strada prevedibile per il futuro".
"Questo dialogo mira a trovare un nuovo consenso su questioni che tutti noi dobbiamo affrontare: Ad esempio, come possiamo migliorare il tenore di vita degli agricoltori e l'attrattiva delle comunità rurali? Come rendere l'agricoltura sostenibile entro i confini del pianeta? Come sfruttare meglio la conoscenza e la tecnologia? Come migliorare il sistema alimentare europeo per un futuro competitivo e prospero? Queste sono solo alcune delle domande che dobbiamo affrontare. Trovare un consenso e una visione comune sulla strada da seguire non è certo un compito facile. Ne sono pienamente consapevole. Ma credo anche che sia un'opportunità immensa quella che abbiamo qui. Un'opportunità per plasmare il futuro e una parte essenziale dell'economia di domani. È un'opportunità per preservare una parte essenziale della nostra anima europea, il nostro stile di vita. Perché tutti noi dipendiamo dalla nostra campagna. Viviamo tutti con la natura e nella natura".
Il dialogo strategico riunisce i principali portatori di interessi di tutta la filiera agroalimentare, compresi gli agricoltori, le cooperative, le imprese agroalimentari e le comunità rurali; nonché organizzazioni non governative e rappresentanti della società civile, istituzioni finanziarie e università. Dopo la riunione di lancio, saranno organizzate una serie di riunioni tematiche.
A presiedere l'iniziativa sarà il professor Peter Strohschneider, già presidente della "Commissione per il futuro dell'agricoltura" tedesca, che coinvolgerà il Consiglio e il Parlamento europeo nel processo, garantendo regolari aggiornamenti e scambi di opinioni con entrambe le istituzioni sul dialogo.
Combinando prospettive diverse, il dialogo mira a promuovere la creazione di nuove soluzioni e a definire una visione comune per il futuro del settore agricolo e alimentare dell'UE entro l'estate 2024. Il presidente, in collaborazione con i partecipanti al dialogo, definirà il formato preciso delle conclusioni.
Matteo Tagliapietra
PianetaPSR numero 130 gennaio 2024