La biodiversità rappresenta uno dei pilastri fondamentali della vita sulla Terra, tuttavia, spesso ne sottostimiamo il potenziale innovativo. In un'epoca in cui la sostenibilità e l'innovazione hanno assunto un ruolo di primaria importanza, è essenziale approfondire il connubio tra biodiversità e innovazione.
Lo scorso 8 aprile, si è tenuto un webinar organizzato da ISMEA in collaborazione con l'Accademia dei Georgofili, interamente dedicato a questo tema tanto affascinante quanto cruciale. Il webinar, intitolato "Biodiversità come Fattore di Innovazione", si è rivelato un'opportunità unica di confronto e riflessione sul ruolo della biodiversità come fonte di ispirazione e innovazione in svariati settori.
Guidato da Ivano Valmori, direttore di Agronotizie, il webinar ha esplorato il potenziale della biodiversità come fonte di ispirazione per la tecnologia sostenibile. La natura, infatti, offre soluzioni straordinarie per affrontare sfide complesse come il cambiamento climatico e la conservazione delle risorse naturali.
Le innovazioni presentate durante il webinar fanno parte del catalogo delle Innovazioni in campo del portale Innovarurale, un'importante piattaforma che racconta le esperienze di imprenditori agricoli che hanno implementato innovazioni per risolvere problemi o cogliere opportunità all'interno delle proprie realtà.
Dopo i saluti iniziali di Nicola Lasorsa, responsabile Ismea, la relazione introduttiva ai lavori è stata tenuta dalla professoressa Stefania De Pascale del Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Federico II di Napoli che ha sottolineato l'importanza cruciale della biodiversità nell'innovazione e nella resilienza dei sistemi agroalimentari, rappresentando una preziosa fonte di risorse genetiche per affrontare le sfide mutevoli del settore agricolo.
Questa caratteristica è stata resa evidente dalle testimonianze che si sono susseguite attraverso la narrazione dei protagonisti di alcune esperienze innovative, dirette da Valmori:
Emanuela Milone, vicepresidente dell'Associazione Florovivaisti Italiani, ha portato alla luce il ruolo fondamentale dei vivai come punto di partenza per le filiere agroalimentari. Ha sottolineato come la produzione di piante certificate e di qualità contribuisca non solo alla sostenibilità ambientale ed economica, ma anche alla resilienza dei sistemi agricoli.
Vincenzo Pisa, presidente della Cooperativa rinascita di Valledolmo in provincia di Palermo, ha illustrato con esempi concreti come gli agricoltori siciliani, affrontando la scarsità di acqua, abbiano superato la problematica recuperando una varietà antica di pomodoro, "il pizzutello" resistente alle alte temperature e alla siccità.
Walter Guerra, responsabile dell'Istituto di Frutti e Viticoltura del Centro di sperimentazione Laimburg, ha evidenziato l'importanza della conservazione delle risorse genetiche del melo selvatico in Kazakistan per il miglioramento genetico delle varietà coltivate. Queste offrono caratteristiche di resistenza a malattie, qualità organolettiche particolari e adattabilità a specifici ambienti.
Silvia Folloni, direttrice di Open Fields, ha presentato due progetti realizzati attraverso la Misura 16 del PSR Emilia Romagna, mostrando come un'innovazione basata sulla biodiversità cerealicola possa contribuire a trasformare sfide in opportunità, promuovendo una dieta sana e sostenibile.
Tommaso Frioni, ricercatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ha esplorato il ruolo della biodiversità in viticoltura come strumento per l'adattamento al cambiamento climatico, evidenziando il potenziale delle varietà resistenti e degli ibridi innovativi.
Infine, rappresentanti degli ordini e collegi professionali hanno arricchito il dibattito con il loro punto di vista, evidenziando l'importanza della biodiversità nell'ambito delle professioni agricole.
In conclusione, il webinar "Biodiversità come Fattore di Innovazione" ha offerto uno sguardo approfondito su come la biodiversità possa essere un motore di innovazione e sviluppo sostenibile. Sfruttando appieno il potenziale della biodiversità, possiamo costruire un futuro più resiliente, equo ed eco-compatibile per tutti, garantendo la sostenibilità del nostro pianeta e delle generazioni future.
Vincenzo Matteliano
ISMEA
PianetaPSR numero 133 aprile 2024