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Innovazione

Rafforzare la pianificazione e la valutazione delle innovazioni aziendali: uno studio pilota

I risultati dell'attività condotta dal CREA sull'uso della RICA per la valutazione degli effetti delle innovazioni nelle aziende aderenti a GO dimostrano l'opportunità di utilizzare degli indicatori RICA per costruire una maggiore consapevolezza degli imprenditori agricoli e per definire piani progettuali più chiari sui risultati attesi.

Definire con chiarezza i risultati che concretamente l'imprenditore potrebbe attendersi dall'investimento innovativo è un elemento fondamentale al fine di garantirne l'adesione al progetto e per una maggiore consapevolezza del contributo dell'innovazione alle performance aziendali.

Proprio sulla scorta di tale evidenza, è stato realizzato uno studio pilota, con cui è stata sviluppata una metodologia basata sull'utilizzo della Rete d'Informazione Contabile Agricola (RICA) e applicabile nell'ambito dei CSR PAC 2023-2027, che può risolvere le difficoltà relative alla determinazione del contributo netto degli investimenti innovativi a livello aziendale. La RICA può, infatti, consentire la raccolta di dati micro, significativi e necessari alla determinazione delle performance dovute agli investimenti intrapresi dalle aziende agricole, grazie al livello di rilevazione delle informazioni, alla loro numerosità e alla loro sistematicità.

Si tratta di un modo innovativo di impiegare la RICA poiché coniuga la raccolta di informazioni quantitative relative alle aziende (dati strutturali, contabili, tecnici) a quelle qualitative sugli imprenditori (informazioni su sistemi relazionali, percezioni e conoscenza tacita sulla relazione investimenti-effetti), fondamentali per l'analisi dei processi aziendali complessi, come l'innovazione. Al centro della strategia di valutazione ci sono, dunque, gli imprenditori agricoli, in quanto detentori di conoscenze necessarie alla definizione delle variabili più significative per rappresentare i cambiamenti che essi stessi si aspettano e che osservano nelle proprie aziende in relazione agli investimenti intrapresi.

Performance delle innovazioni e indicatori

Le performance aziendali sono influenzate da diverse determinanti che innescano una serie di relazioni causa-effetto, intervenendo in maniera non lineare nella definizione del risultato che l'azienda intende raggiungere attraverso l'implementazione di una specifica innovazione.

Tali effetti sono amplificati nei processi di collaborazione multi-attore propri dei GO che, caratterizzati da percorsi di medio-lungo periodo, dalla complessità dei numerosi cicli di feedback sull'efficacia delle soluzioni proposte e dalla diversità degli attori, hanno percorsi d'impatto incerti e non sempre pienamente pre-determinabili. Questi processi, infatti, offrono agli imprenditori agricoli uno spettro più ampio di opportunità in cui agire, facilitando la predisposizione al cambiamento e dando avvio a nuove traiettorie evolutive aziendali.

Come riuscire, quindi, a cogliere questi effetti?

Attraverso un percorso di osservazione e valutazione delle performance aziendali basato sui seguenti presupposti: (I) l'efficacia delle innovazioni non è valutabile di per sé, ma deve essere valutata rispetto alle aspettative degli  imprenditori agricoli che sono i destinatari finali dell'intervento di innovazione (Figura 1); (II) ciò implica la necessità di definire, congiuntamente all'imprenditore, un set di indicatori in grado di quantificare tali aspettative (cosiddetti "Indicatori più significativi") rispetto ai quali valutare l'efficacia dell'innovazione applicata a livello aziendale; (II) calcolare la variazione tra gli indicatori significativi prima dell'introduzione dell'innovazione e dopo l'entrata a regime (circa 2 anni); (iv) (Cristiano e Proietti, 2019) (Figura 1).


Figura 1 - Percorso di osservazione e valutazione delle performance aziendali

Fonte: Cristiano et al, 2020
 

Risultati sugli effetti delle innovazioni a livello di azienda agricola

Il percorso valutativo ha finora coinvolto, per il periodo 2017-2022, 27 aziende agricole aderenti a 17 Gruppi Operativi del PEI-AGRI, di due regioni italiane. I GO coinvolti realizzano prevalentemente innovazioni relative ai sistemi di gestione delle risorse vegetali (37%), seguite da quelle riguardanti la qualità e l'utilità delle produzioni vegetali (22%), principalmente riconducibili all'introduzione di nuove pratiche colturali e nuovi strumenti per il miglioramento delle produzioni. 

I risultati mostrano che la RICA, con i dovuti aggiustamenti, consente di identificare un legame tra le performance dell'azienda agricola e il processo innovativo realizzato. In particolare, poiché la maggior parte delle innovazioni introdotte ha riguardato la riduzione di input o l'uso razionale delle risorse agricole, gli indicatori più significativi individuati sono: l'incidenza dei costi variabili sulla produzione lorda vendibile (CV/PLV), la redditività netta dei terreni (RN/SAU) e la produttività lorda dei terreni (PSL/SAU). Inoltre, la complementarità dei metodi ha permesso di cogliere la complessità dei fattori che influenzano gli effetti delle co-innovazioni, rivelando un basso livello di consapevolezza degli imprenditori agricoli coinvolti negli investimenti e una significativa eterogeneità nell'interazione percepita (Tabella 2).

Scendendo nel dettaglio degli indicatori più significativi per gli imprenditori, si è osservato anche un processo di aggiustamento, nel corso degli anni di rilevazione, attribuibile ad un maggiore stato di avanzamento del progetto e ad una più significativa consapevolezza da parte di alcuni di essi delle variabili interessate dal processo di innovazione, che hanno inserito o eliminato gli indicatori ritenuti chiave.  Questi variano a seconda della tipologia di innovazione e possono essere ricondotti, per l'ultima annualità di indagine, principalmente agli Indici economici; di redditività e tecnici. Meno rilevanti, invece, quelli di efficienza e di natura patrimoniale, identificati solo nel caso delle innovazioni sui sistemi ingegneristici e attrezzature e sui sistemi di gestione delle risorse vegetali (Tabella 1).

Il confronto tra i valori degli indicatori rilevati nelle annualità 2019[1]  e 2022 consente, inoltre, di valutare i principali effetti degli investimenti sulle performance aziendali. In generale, si evidenziano risultati economici negativi, soprattutto in relazione agli investimenti strutturali più rilevanti. In particolare, per le tipologie di innovazione "Sistemi di gestione delle risorse vegetali", "Sistemi di gestione integrata dei parassiti" e "Strumentazioni e sistemi di controllo" si rilevano gli incrementi più elevati con riferimento al capitale fondiario[2] e ai relativi indici (KF/SAU, capitale fondiario per ettaro di SAU e KF/UL, capitale fondiario per unità di lavoro) (Tabella 2). La crescita dei valori misurati per questi indicatori denota l'entità delle risorse investite sugli elementi immobili dell'azienda.

L'aumento del capitale fondiario ha una ricaduta sull'incremento dei costi, in particolare sulla componente fissa (CF) e spesso, seppur in maniera indiretta, anche su quella variabile (CV) (Tabella 3).

Al contrario, per le suddette tipologie di innovazione si rilevano i maggiori decrementi degli indicatori di redditività e di efficienza (Tabelle 4 e 5) evidenziando il fatto che investimenti strutturali di una certa rilevanza richiedono tempi più lunghi per manifestare i benefici economici attesi.

Fa eccezione, in tal senso, la tipologia di innovazione "Miglioramento genetico degli animali", in corrispondenza della quale si osservano notevoli decrementi degli indicatori di redditività e di efficienza a fronte di incrementi dei costi fissi più contenuti rispetto a quanto rilevato per le innovazioni trattate in precedenza. In tal caso, evidentemente devono essere entrate in gioco altre variabili, connesse alla particolare tipologia di investimento, che meritano un maggiore approfondimento in una fase successiva.

Laddove non si rilevano incrementi nel capitale fondiario, o si misurano perfino decrementi (per esempio per disinvestimenti o per passaggio a forme di conduzione in affitto), com'è più evidente nel caso dell'innovazione "Strutture, impianti e forniture di carattere generale", si registrano i risultati migliori in termini di redditività e di efficienza. Tutto ciò, comunque, deve essere valutato nella considerazione che la ridotta dimensione dei campioni aziendali potrebbe influenzare in maniera determinante i risultati. Va osservato, inoltre, che l'arco temporale oggetto di studio è stato notevolmente condizionato da una situazione congiunturale fortemente negativa (pandemia da COVID-19, guerra in Ucraina) che ha certamente avuto un impatto sull'incremento dei costi e, conseguentemente, sui risultati economici complessivi. In tal senso, è di ausilio il confronto con i risultati medi del campione RICA che funge da benchmark per depurare le valutazioni dagli effetti congiunturali.

Per quanto riguarda, invece, il livello di interazione, aspetto fondamentale dell'approccio PEI-AGRI, si può osservare come la metodologia valutativa dia modo di osservare il rapporto dell'azienda agricola con gli altri partner e il suo evolversi nel tempo. In particolare, si osserva che l'interazione è forte con le associazioni di categoria e le organizzazioni di produttori, laddove presenti, e il mondo della ricerca. Meno intensi, invece, i rapporti con le altre aziende agricole o forestali e con la trasformazione.

Conclusioni

Le analisi presentate rappresentano una parte dei risultati raggiunti attraverso lo studio pilota e, seppure basate su un numero certamente non rappresentativo di osservazioni rispetto alla numerosità dei GO finanziati in Italia nel periodo di riferimento, e in alcuni casi relativo a innovazioni non ancora completamente a regime nelle relative aziende, confermano le potenzialità della RICA per supportare i partner dei GO e le amministrazioni nei seguenti processi: 

  • pianificazione delle performance attese attraverso indicatori rilevanti per tipologia di innovazione e per gli imprenditori stessi e quantificabili; 
  • monitoraggio interno al GO, dimostrazione e condivisione dei risultati raggiunti; 
  • monitoraggio sull'andamento dell'azienda innovativa nel corso del tempo e sulla sua interazione all'interno del GO.

L'adozione di una tale metodologia implica: 

  • - prevedere nei template delle proposte progettuali la chiara identificazione, da parte dell'imprenditore, di uno o più indicatori RICA significativi rispetto ai risultati attesi dall'innovazione su cui investe (come accade già accaduto in alcuni bandi regionali es. Sardegna nel periodo di programmazione 2014-2020);
  • - prevedere, nei bandi l'adesione alla RICA da parte delle aziende agricole e forestali aderenti al progetto per finalità di monitoraggio e valutazione, in modo da garantire una periodica rilevazione dei dati aziendali e la creazione di serie storiche; 
  • - associare alle rilevazioni RICA un questionario aggiuntivo per gli imprenditori (già fornito dal rapporto sullo studio pilota), teso a raccogliere le informazioni aggiuntive necessarie alla valutazione delle diverse variabili che influiscono sulla perfomance dell'investimento innovativo in azienda.

Ciò consentirebbe la raccolta di una moltitudine di micro-dati utili e di serie storiche utili ad analizzare i percorsi di innovazione, gli effetti e le tipologie di aziende che innovano nei territori, con la possibilità di comparazione dei risultati degli interventi con il campione regionale della RICA e di analisi della eventuale correlazione tra tipologie di innovazione e le performance aziendali.

Riferimenti bibliografici

  • Cristiano S., Carta V., Macaluso D., Proietti P., Scardera A., Giampaolo A., Varia F. (2020). L'utilizzo della RICA per l'analisi delle performance aziendali delle imprese innovative: uno studio pilota. Rete Rurale Nazionale. CREA. Roma. ISBN 9788833850993
  • Cristiano, S., Proietti, P., 2019. Valutare gli effetti delle innovazioni interattive a livello aziendale: il potenziale della RICA. The Journal of Agricultural Education and Extension.
 

Note

  • [1] La scelta del 2019 come annualità precedente all'avvio degli investimenti è motivata dal fatto che è stato necessario sostituire alcune aziende rilevate per le prime due annualità in quanto non materialmente coinvolte nelle attività del GO. In ogni caso, la maggior parte delle aziende dei due sub-campioni ha avviato gli investimenti dopo il 2019.
  • [2] Il capitale fondiario è rappresentato dalla somma dei valori di mercato dei beni di proprietà: terreni aziendali (agricoli, forestali, tare) comprensivi del valore dei miglioramenti fondiari effettuati nel tempo, fabbricati rurali, piantagioni agricole e da legno, diritti di produzione.
 

Barbara Bimbati, Valentina Carta, Simona Cristiano, Dario Macaluso, Patrizia Proietti, Tommaso Potenza, Anna Lucia Romaniello, Francesca Varia
CREA PB

 
 

PianetaPSR numero 134 maggio 2024