L'inizio del 2024 per il settore agricolo è stato caratterizzato da una crescente attenzione alle problematiche del settore primario, che hanno portato gli agricoltori nelle principali piazze e strade europee. Una situazione che ha raccolto l'interesse dell'opinione pubblica - a pochi mesi dalle elezioni 2024 - e che ha portato i governi europei a intervenire sulla PAC 2023-2027, la quale, ormai, ha chiuso il suo primo anno di rodaggio apprestandosi ad avanzare verso gli obiettivi prefissati.
Anche nel cuore del secondo anno di programmazione, in attesa dell'approvazione del secondo emendamento del Piano Strategico italiano (PSP), la PAC 2023-2027 si presenta tutt'altro che statica e già scritta, ma in continua evoluzione e con non poche novità per gli agricoltori e per gli operatori del settore agricolo.
Ci troviamo, infatti, in un momento in cui, in piena campagna di misure a superficie, gli operatori dei Centri di assistenza agricola affrontano la novità della "domanda unificata" che si pone come uno strumento di semplificazione dell'iter procedurale a carico degli agricoltori e di riduzione degli oneri a carico degli Organismi pagatori in materia di controlli e pagamenti, oltre che novità sugli eco-schemi in fase di definizione; allo stesso tempo sul fronte istituzionale, Regioni e Provincie Autonome si preparano a presentare nuove modifiche al PSP che saranno inserite nel terzo emendamento che si avrà tra fine 2024 ed inizio 2025.
L'evoluzione che avrà la PAC 2023-2027 nel 2024 e negli anni successivi vedrà un pressante lavoro delle amministrazioni verso la semplificazione, per cercare di accogliere le esigenze degli agricoltori e ridurre le difficoltà che caratterizzano l'attuazione.
In questi giorni Agea ha attivato gli ordini di pagamento relativi al saldo della domanda unica 2023, per rispettare la scadenza prevista del 15 maggio 2024.
Per quanto riguarda invece la domanda di sostegno/pagamento della campagna 2024 il termine è fissato al 1° luglio prossimo per presentare domanda. Il Decreto Masaf del 9 maggio 2024, infatti, ha prorogato sia il termine di presentazione della domanda unica 2024, sia quello per la presentazione delle domande di sostegno/pagamento per gli interventi dello Sviluppo Rurale a superficie e a capo, nonché il termine per le domande di pagamento per le misure della programmazione 2014-2022.
La presentazione tardiva della domanda di aiuto è posticipata di 25 giorni civili e deve comunque avvenire entro il 26 luglio 2024, pena irricevibilità della stessa.
Entro tale data devono essere presentate anche le modifiche alle domande pervenute entro il 1° luglio 2024, nonché le domande di trasferimento titoli per la campagna 2024.
L'avanzamento della spesa del primo Pilastro
Poniamo a questo punto un iniziale sguardo di insieme a quello che è stato il primo anno di avanzamento della spesa del primo pilastro della PAC 2023-2027 (i dati di spesa sono aggiornati al 31 marzo 2024).
A carico del FEAGA si ha un avanzamento per i Pagamenti diretti di 2.227.007.634,86 euro, per gli interventi settoriali di 27.230.782,34 euro e per vari altri regimi di aiuto l'avanzamento della spesa è di 138.480.154,90 euro.
I pagamenti diretti che predominano come avanzamento di spesa del FEAGA sono riconducibili a 5 macro-interventi di cui si riporta il dettaglio di spesa nella tabella sottostante:
Va evidenziato, in questo contesto, l'andamento più o meno pronosticato degli eco-schemi, che rappresentano una novità assoluta per la PAC, cioè nuovi impegni annuali a cui gli agricoltori sono sottoposti su base volontaria per rendere l'agricoltura più sostenibile.
Di seguito il dettaglio di avanzamento della spesa sul primo anno di impegno, 1° gennaio 2023-31 dicembre 2023, dei 5 eco-schemi (i dati di spesa sono aggiornati al 31 marzo 2024)
Con l'avvio del secondo anno di programmazione è stata resa disponibile l'ulteriore tranche di prefinanziamento per lo sviluppo rurale 2023-2027. Infatti, in base all'articolo 31 del Regolamento (UE) n. 2021/2116 il prefinanziamento viene corrisposto in rate dell'1% per i primi tre anni di programmazione dell'importo di sostegno del FEASR per l'intera durata del piano strategico della PAC.
L'importo versato a titolo di prefinanziamento è considerato dalla Commissione europea un importo speso (anche se da rendicontare a fine programmazione): viene così facilitato il raggiungimento della soglia di spesa del primo disimpegno automatico delle risorse al 31 dicembre 2025 (regola "N+2").
Terminato il primo anno di impegno ed avvio della PAC 2023-2027 è possibile scattare una fotografia su come si sono mosse le regioni in questa fase iniziale, analizzando i dati di attuazione degli interventi di sviluppo rurale a carico del FEASR. Nella lettura dei dati è da tener ben presente che questi sono anni impegnativi per le Regioni che si vedono in contemporanea a dover affrontare sia il rischio disimpegno del" N+3" sui vecchi PSR 2014-2022 sia il rischio disimpegno del" N+2" sul nuovo PSP 2023-2027; scadenze che hanno un orizzonte comune nel 31 dicembre 2025.
Occorre a questo punto ricordare che ai sensi dell'articolo 22, paragrafo 1, lettera e), del regolamento di esecuzione (UE) 2022/128 della Commissione, gli importi recuperati durante il periodo 2023-2027, per i programmi di sviluppo rurale del FEASR relativi alla programmazione 2007-2013 (cioè relativi ai programmi per i quali gli Stati membri non sono più tenuti a presentare una dichiarazione intermedia di spesa), devono essere dichiarati solo nelle dichiarazioni di spesa del Piano strategico della PAC 2023-2027.
Abbiamo, quindi, per le prime tre dichiarazioni trimestrali della nuova programmazione soltanto importi recuperati riguardanti la vecchia programmazione 2007-2013, chiusa a dicembre 2015 per un totale di recuperi di 11,2 milioni di euro che hanno gravato soprattutto sugli interventi SD01 (- 3 mnl di euro), SRD07 (-2,7 mnl di euro) e SRE01 (1,2 mnl di euro) ed SRD13 (-1,1 mnl di euro).
Non è superfluo mettere in evidenza che sono recuperi che influiscono negativamente sull'avanzamento della spesa in quanto si tratta di importi che - andando di fatto ad aggiungersi alle allocazioni PSP 2023-2027 - "graveranno" sugli sforzi per evitare il disimpegno "N+2" al 31 dicembre 2025.
Si potrebbe affermare che è iniziata quella che si può definire una "corsa alla spesa".
Nel nuovo anno finanziario (16 ottobre 2023 - 15 ottobre 2024) sono iniziati i primi pagamenti sugli interventi dello sviluppo rurale: l'ultima trimestrale del 2023 e la prima del 2024 hanno registrato non solo recuperi ma anche il pagamento di anticipi sulle misure a superficie ed indennità compensativa.
È importante considerare questi primi dati di spesa per capire come affrontare la suddetta soglia del "N+2" che, per il programmato 2023, si ha al 31 dicembre 2025. Allo stato attuale, registrato al 31 marzo 2024, c'è un totale pagato sulla Spesa pubblica al netto dei recuperi di 527.007.456,35 euro, a fronte di 2.990.035.295,19 euro programmati per tale periodo, quindi con una percentuale di avanzamento della spesa che si attesta intorno al 18%.
Dalle prime dichiarazioni di spesa effettivamente sostenuta (ultimo trimestre 2023- primo trimestre 2024) si evince chiaramente una predominanza della spesa per gli interventi annuali a superficie (SRA) ed in particolare, come era prevedibile, la più alta spesa si è avuta per la SRA29 -produzione biologica- con 113.015.746,35 euro di spesa pubblica pagati al netto dei recuperi, per la SRA01 - produzione integrata- con 53.893.124,25 euro di spesa pubblica pagati al netto dei recuperi e per la SRA08 - gestione prati e pascoli permanenti- con 18.094.624,78 euro di spesa pubblica pagati al netto dei recuperi.
La voce di spesa maggiore, in assoluto, riguarda la SRB01- sostegno zone con svantaggi naturali montagna- con 129.848.734,92 euro di spesa pubblica pagati al netto dei recuperi.
Per gli interventi che riguardano gli svantaggi territoriali specifici derivanti da determinati requisiti obbligatori (SRC) l'unica voce di spesa si è avuta sulla SRC01- pagamento compensativo zone agricole natura 2000 a carico del solo Friuli-Venezia Giulia per 159.688,91 euro di spesa pubblica
Per quanto riguarda le misure di cooperazione l'unica che riesce a presentare una voce di spesa nei trimestri interessati è la SRG05- supporto preparatorio LEADER- sostegno alla preparazione delle strategie di sviluppo rurale - con 281.700,00 euro di spesa pubblica pagati al netto dei recuperi.
Situazione diversa, in questo prematuro avvio della PAC 2023-2027, si ha per gli interventi strutturali ad investimento (SRD), per gli investimenti destinati ai giovani (SRE) e per gli interventi AKIS (SRH), che non presentano ancora alcuna voce di spesa nei trimestri interessati.
Si riporta tabella contenente dati di spesa per intervento nel 2023 (4 trimestri) e primo trimestre 2024.
In questo programma a valenza nazionale possiamo in ogni caso fare un piccolo focus su quello che è stato il lavoro delle Regioni all'avvio di questa nuova programmazione.
In valore assoluto la Regione che ha avuto maggiore spesa è la Sicilia con 67.687.084,86 euro di spesa pubblica pagati al netto dei recuperi, con un'incidenza di circa il 25% sul programmato regionale annuale 2023 (271.223.421,78 euro). Invece, in termini di incidenza percentuale di speso sul programmato la Regione più virtuosa è la Valle d'Aosta con il 40% di programmato regionale già pagato, ovvero sono stati spesi 6.748.247,09 euro su 16.860.611,79 euro programmati per l'annualità 2023, e quindi a rischio disimpegno al 31 dicembre 2025.
Da evidenziare anche l'altro lato della medaglia. A ridosso del secondo anno di programmazione vi sono la Regione Liguria, Puglia e la Provincia Autonoma di Trento che non registrano ancora nessuna voce di avanzamento della spesa.
Per quanto prematuro sia fare un bilancio dell'andamento della PAC 23-27 dalla prima analisi di spesa, è comunque auspicabile che le Regioni e Provincie Autonome riescano a fare gli sforzi necessari per evitare il disimpegno di risorse del "N+3" sul PSR 14-22 e del "N+2" sul PSP 23-27 al 31 dicembre 2025.
Tutto ciò però non sarà solo frutto di decisioni politiche all'interno di un territorio ma anche frutto della propensione all' apertura della Commissione Europea alla semplificazione del Piano Strategico 2023-2027, nonché ad una sburocratizzazione nazionale che possa valorizzare l'agricoltore facilitarne gli investimenti e permettere un più agevole ricambio generazionale per garantire il vero futuro del settore.
Luigi Ottaviani - Mariagrazia Cuozzo
PianetaPSR numero 134 maggio 2024