La Commissione europea ha lanciato, lo scorso 7 giugno, una consultazione pubblica aperta a tutte le parti interessate, cittadini, imprenditori e organizzazioni di settore, con l'obiettivo di raccogliere osservazioni e suggerimenti su un progetto di modifica mirata delle norme relative agli aiuti di modesta entità a favore del settore agricolo (il regolamento agricolo cosiddetto "de minimis").
Il regolamento agricolo "de minimis", la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2027, esenta gli aiuti di modesta entità dal controllo degli aiuti di Stato, in quanto si ritiene che non incidano sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico.
L'ultima revisione del 2019 consente agli Stati membri di concedere un sostegno fino a 20 000 € per beneficiario su un periodo di tre esercizi finanziari senza necessità di notifica alla Commissione per approvazione. Se uno Stato membro dispone di un registro centrale nazionale per registrare gli aiuti "de minimis" il massimale è elevato a 25 000 €. Oltre a questi massimali per beneficiario, ogni Stato membro dell'UE deve attenersi a un importo nazionale massimo per stanziare il supporto (un "massimale nazionale") al fine di evitare potenziali distorsioni della concorrenza.
La Commissione ha avviato, lo scorso 2 maggio, il processo di revisione del regolamento, ponendo particolare attenzione alla necessità di reagire all'aumento delle pressioni inflazionistiche nel settore. La proposta maturata finora è quella di adeguare la soglia "de minimis" all'inflazione e di aumentare anche i massimali nazionali. Inoltre si prevede di migliorare la trasparenza introducendo il registro obbligatorio che ridurrà gli oneri amministrativi per gli agricoltori che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione. Da questo punto di vista, il nostro Paese ha già istituito il Registro SIAN, introdotto a seguito del regolamento 115/2017.
Nel dettaglio, spiega una nota della Commissione, l'ipotesi di modifica prevede:
Redazione PianetaPSR
PianetaPSR numero 135 giugno 2024