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Aiuti di Stato

Aiuti di Stato, Commissione lancia consultazione su modifica "de minimis"

La possibilità di partecipare, dal 7 giugno al 21 luglio, è aperta a tutti i cittadini europei, oltre che alle istituzioni pubbliche, agli imprenditori e alle organizzazioni di settore. 

La Commissione europea ha lanciato, lo scorso 7 giugno, una consultazione pubblica aperta a tutte le parti interessate, cittadini, imprenditori e organizzazioni di settore, con l'obiettivo di raccogliere osservazioni e suggerimenti su un progetto di modifica mirata delle norme relative agli aiuti di modesta entità a favore del settore agricolo (il regolamento agricolo cosiddetto "de minimis"). 

Come funziona il "de minimis"

Il regolamento agricolo "de minimis", la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2027, esenta gli aiuti di modesta entità dal controllo degli aiuti di Stato, in quanto si ritiene che non incidano sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico.

L'ultima revisione del 2019 consente agli Stati membri di concedere un sostegno fino a 20 000 € per beneficiario su un periodo di tre esercizi finanziari senza necessità di notifica alla Commissione per approvazione. Se uno Stato membro dispone di un registro centrale nazionale per registrare gli aiuti "de minimis" il massimale è elevato a 25 000 €. Oltre a questi massimali per beneficiario, ogni Stato membro dell'UE deve attenersi a un importo nazionale massimo per stanziare il supporto (un "massimale nazionale") al fine di evitare potenziali distorsioni della concorrenza.

La revisione

La Commissione ha avviato, lo scorso 2 maggio, il processo di revisione del regolamento, ponendo particolare attenzione alla necessità di reagire all'aumento delle pressioni inflazionistiche nel settore. La proposta maturata finora è quella di adeguare la soglia "de minimis" all'inflazione e di aumentare anche i massimali nazionali. Inoltre si prevede di migliorare la trasparenza introducendo il registro obbligatorio che ridurrà gli oneri amministrativi per gli agricoltori che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione. Da questo punto di vista, il nostro Paese ha già istituito il Registro SIAN, introdotto a seguito del regolamento 115/2017.

Nel dettaglio, spiega una nota della Commissione, l'ipotesi di modifica prevede:

  • l'aumento del massimale "de minimis" per impresa su un periodo di tre anni, che passa da 25 000 € a 37 000 € per tener conto dell'inflazione;
  • l'adeguamento dei "massimali nazionali" che sono calcolati sulla base del valore della produzione agricola. Per questo calcolo le norme attuali si basano sul periodo di riferimento 2012-2017; questo periodo è esteso fino a coprire gli anni 2012-2023, il che permette di tenere conto dell'incremento di valore registrato dalla produzione agricola negli ultimi anni e di aumentare di conseguenza il massimale nazionale per tutti gli Stati membri;
  • l'importo massimo dell'aiuto sarà calcolato su un periodo di tre anni di calendario anziché tre esercizi finanziari per allinearlo alle norme "de minimis" generali non settoriali;
  • l'introduzione di un registro centrale obbligatorio degli aiuti "de minimis" a livello nazionale o europeo, che consentirà di aumentare la trasparenza e ridurre gli oneri amministrativi a carico degli agricoltori che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione, in quanto il compito di controllare la conformità alle norme non incomberà più su di loro (i registri centrali sono al momento volontari per gli Stati membri).
 
 

Redazione PianetaPSR

 
 

PianetaPSR numero 135 giugno 2024