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locandina evento programma LIFE
Ambiente

Il contributo del Programma LIFE alle priorità ambientali e climatiche della PAC 2023/2027

L'evento organizzato dalla Rete Rurale, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente, ha evidenziato le opportunità di integrazione e di sviluppo di sinergie attraverso la condivisone delle buone pratiche e l'utilizzo complementare delle risorse.

La sostenibilità ambientale e climatica rappresenta uno dei punti chiave dell'azione promossa dai Piani strategici della PAC 2023-2027. Questa azione si realizza attraverso l'attuazione di un mix diversificato di interventi che include, tra gli altri, quelli agro-climatico-ambientali (eco-schemi e interventi SRA dello sviluppo rurale) e quelli volti a favorire investimenti e innovazioni "per la sostenibilità". Accanto a questi interventi, ruolo chiave per promuovere la transizione ecologica del settore primario è assegnato anche a tutti gli interventi che contribuiscono all'Agricultural Knowledge and Innovation System [AKIS] (formazione, informazione, consulenza, cooperazione, azioni dimostrative, sostegno ai Gruppi Operativi del PEI AGRI) che, soprattutto sui temi della sostenibilità, sono chiamati a coordinarsi e a cercare sinergia con le azioni promosse da altri fondi europei quali FESR, FSE, Horizon Europe, Erasmus+ e LIFE.
Il Programma LIFE, proprio per la sua diretta attenzione a progetti in grado di sviluppare, dimostrare, promuovere e diffondere tecniche e approcci innovativi utili a raggiungere gli obiettivi dell'Unione in materia natura e biodiversità, ambiente, clima e transizione energetica, rappresenta una fonte preziosa di buone pratiche da cui l'attuazione della PAC può attingere per cogliere in modo efficace gli obiettivi ambientali e climatici dell'Unione.
Proprio per queste ragioni, nel periodo 2014-2022 il programma Rete Rurale Nazionale (Progetto CREA-RRN 5.1) ha promosso una linea di attività dedicata a favorire l'integrazione, la complementarità e lo sviluppo di sinergie tra Politica di sviluppo rurale e il Programma LIFE, nell'ambito del comune obiettivo di garantire un'efficiente gestione delle risorse naturali e contribuire alla mitigazione ed all'adattamento ai cambiamenti climatici.
Questa linea di attività, sviluppata dal Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA in sinergia con il LIFE National Contact Point del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ha avuto la finalità di mettere a disposizione degli attori dello sviluppo rurale il capitale di buone pratiche e soluzioni innovative sviluppate dai progetti LIFE in Italia sui temi di più diretto interesse del mondo agricolo.
L'ultima tappa di questo percorso, in ordine cronologico, è rappresentata da un evento organizzato a Roma l'11 Giugno 2024 e finalizzato a rafforzare le sinergie e a promuovere lo scambio di buone pratiche tra progetti LIFE e PAC 2023-2027.

Foto evento LIFE PAC
 

L'iniziativa ha previsto momenti di discussione fra rappresentanti del mondo istituzionale, produttivo e ambientale, e il racconto di 15 esperienze di progetti LIFE di particolare interesse per le priorità ambientali della politica agricola (Tabella 1).

Sono state previste 4 sessioni, seguite da panel di discussione e confronto.
Nella Sessione 1 "Favorire le sinergie fra Programma LIFE e PAC", tra l'altro, sono state illustrate in dettaglio le caratteristiche del programma LIFE 2021-2027 e le opportunità delle calls for proposals 2024. Nella Sessione 2, "Il caso dei progetti LIFE sul tema Impollinatori" ,e nella Sessione 3, "Il caso dei progetti LIFE sul tema Carbon Farming", è stato dato spazio al racconto di progetti tematici particolarmente significativi su temi attuali molto attenzionati dalla politica agricola e dal dibattito con gli stakeholders e la società civile. Un'ultima sessione, la Sessione 4, è stata dedicata invece a una "Poster session" che ha permesso ad altri progetti LIFE - in corso o conclusi negli ultimi 5 anni su tematiche di interesse per le priorità ambientali e climatiche della PAC - di raccontare i propri obiettivi e risultati, e di lanciare proposte di networking e condivisione. 

Il programma LIFE 2021-2027 e le opportunità delle Calls for proposals 2024

call for proposal

LIFE, attivo dal 1992, è l'unico Programma europeo dedicato esclusivamente all'ambiente, alla conservazione della natura e alle tematiche del cambiamento climatico, incluse l'efficienza energetica e le energie rinnovabili. In relazione al periodo di programmazione UE 2021-2027, con  una dotazione finanziaria complessiva di 5,45 mld di euro, LIFE contribuisce pienamente alle priorità del Green Deal europeo attraverso il supporto alla realizzazione di progetti che perseguono gli obiettivi specifici dei 4 sottoprogrammi in cui si articola il Programma: Natura e biodiversità - NAT", Economia circolare e qualità della vita - ENV", Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici - CLIMA" e Transizione all'energia pulita - CET".
LIFE è attuato in regime di gestione diretta dalla Commissione europea e dalla sua Agenzia esecutiva CINEA. Quest'ultima è incaricata di pubblicare annualmente le Calls for proposals, nonché di gestire le procedure valutazione e selezione delle proposte progettuali LIFE, che possono essere presentate da tutte le persone giuridiche (enti pubblici o privati, incluse le ONG e le organizzazioni della società civile) stabilite in uno dei Paesi ammissibili alla partecipazione al Programma (i 27 Stati membri  dell'UE e i 4 Paesi terzi attualmente associati a LIFE: Islanda, Ucraina, Moldavia e Macedonia del Nord).
In relazione all'annualità 2024, tutti gli inviti a presentare proposte per le diverse tipologie di progetti co-finanziabili nell'ambito dei 4 Sottoprogrammi LIFE sono stati pubblicati sul Portale "EU Funding &  tender opportunities" lo scorso 18 aprile. La dotazione finanziaria complessiva per le LIFE Calls 2024 è pari a 571 mln di euro [1]. Tali inviti riguardano:

 

In molti dei bandi LIFE 2024, peraltro, sono numerosi i priority project topics di interesse per le priorità ambientali-climatiche della PAC, con alcune novità che riguardano, in particolare, le Calls SAP CLIMA e PLP (NAT, ENV).
La procedura di candidatura di proposte SAP, TA-PP, TA-R, PLP e CSA si articola in un'unica fase (presentazione sin da subito di una full proposal), mentre per SNAP e SIP sono previste 2 fasi (presentazione di un concept note, seguita dalla sottomissione di una full proposal, in caso di valutazione positiva della descrizione di massina del progetto proposto). Le scadenze delle Calls 2024 per i richiamati progetti LIFE sono riportate nella Tabella 2.

Sul Portale "EU Funding & tender opportunities" sono comunque disponibili informazioni complete sugli inviti a presentare proposte LIFE per il 2024, così come le istruzioni, i documenti e i formulari per sottomettere le candidature online. Informazioni dettagliate sulle varie tipologie di progetti che i bandi LIFE 2024 possono co-finanziare, sulle modalità di presentazione delle proposte e sulle deadlines per la loro sottomissione sono reperibili anche alla pagina LIFE Calls 2024 del sito web di CINEA. Inoltre, dal 23 al 26 aprile 2024 la stessa CINEA ha organizzato gli EU LIFE Info Days 2024, sessioni informative virtuali sui bandi LIFE 2024, finalizzate a orientare i candidati di tutti i Paesi ammissibili a LIFE, delle quali sono disponibili qui presentazioni e registrazioni video.
Il 28  maggio 2024 si è svolto poi, sempre in modalità online, il LIFE Info Day Italia 2024, realizzato dal LIFE National Contact Point (NCP) Team del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e rivolto in maniera specifica ai proponenti del nostro Paese, per guidarli sulle opportunità di dare vita a idee verdi grazie alle sovvenzioni LIFE: qui è possibile visionare il relativo materiale, anche video. Infine, altre utili e pratiche indicazioni per la partecipazione dei candidati italiani agli Inviti a presentare proposte progettuali a valere sul Programma LIFE per il 2024 sono rintracciabili alla pagina Calls 2024 della sezione del Portale web del MASE dedicata a LIFE, predisposta dal NCP Team del MASE.

L'integrazione e la complementarità tra PAC 2023-2027 e Programma LIFE 2021-2027

La Rete Rurale Nazionale ha sviluppato delle specifiche attività per promuovere la complementarità e lo sviluppo di sinergie tra PAC e programma LIFE 2021-2027 nell'ambito dei comuni obiettivi ambientali e climatici del Green Deal Europeo.
Le attività della RRN hanno avuto la finalità di favorire la condivisione delle conoscenze e lo scambio di esperienze e di rendere disponibili agli attori della PAC e dello sviluppo rurale le buone pratiche e le soluzioni innovative sviluppate dai progetti LIFE.
Negli ultimi anni, numerosi progetti LIFE hanno sviluppato buone pratiche, soluzioni, metodi e approcci innovativi per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, forestale e alimentare e per la gestione sostenibile delle risorse naturali.
La RRN si propone di valorizzare le esperienze sviluppate dai progetti LIFE e di promuovere la loro diffusione e messa in rete, favorendone la continuazione, il trasferimento e la replicazione nell'ambito della PAC 2023/2027 e del settore agricolo.
Le attività della RRN sono volte a promuovere l'integrazione e lo sviluppo di sinergie tra il Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 e il Programma LIFE 2021-2027, favorendo la valorizzazione delle buone pratiche dei progetti LIFE e promuovendo l'utilizzo complementare delle risorse (Figura 1).

figura 1

La valorizzazione delle buone pratiche e delle soluzioni innovative sviluppate dai progetti LIFE nell'ambito della PAC 2023/2027 può contribuire a promuovere interventi e misure di gestione sostenibile delle aree agricole e forestali, investimenti a finalità ambientale nelle aree rurali e il monitoraggio ambientale e della biodiversità nelle aree agricole e forestali (es. tutela degli impollinatori) e ad implementare approcci, metodi e tecniche innovativi per sostenere la sostenibilità ambientale del settore agricolo (es: approcci basati sui risultati e sui servizi ecosistemici, carbon farming, crediti di carbonio, ecc)
Inoltre, i progetti LIFE possono rappresentare un'opportunità per rafforzare la governance ambientale multilivello, la capacity building e la partecipazione dei portatori di interesse del settore agricolo.
L'integrazione delle politiche e degli strumenti di finanziamento della PAC e del Programma LIFE può garantire un approccio coordinato e sinergico, ottimizzando l'utilizzo delle risorse della programmazione comunitaria 2021-2027.
I progetti strategici di tutela della natura, come il progetto LIFE NatConnect 2030, coordinato da Regione Lombardia, che è stato presentato in occasione dell'evento dell'11 giugno scorso, e i progetti strategici integrati LIFE garantiscono un utilizzo complementare dei fondi e la mobilitazione di risorse economiche derivanti dal programma LIFE e da altri programmi comunitari della programmazione 2021-2027, come quelle rese disponibili nell'ambito del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 e dei Complementi regionali dello Sviluppo Rurale(CSR).
Attraverso una collaborazione sinergica che preveda la mobilitazione di risorse complementari, la sperimentazione di nuove pratiche e la condivisione delle conoscenze, la PAC e il programma LIFE possono garantire una gestione più efficiente delle risorse naturali, promuovere pratiche agricole sostenibili e migliorare la resilienza delle comunità rurali ai cambiamenti climatici.
Lo sviluppo della complementarità e dell'integrazione tra la PAC e il programma LIFE può contribuire ad affrontare con maggiore efficacia le sfide ambientali e climatiche dell'Unione Europea.

Le buone pratiche dei progetti LIFE per la tutela e conservazione degli impollinatori

In linea con la filosofia dell'evento, la sessione 2 "Il caso dei progetti LIFE sul tema Impollinatori" ha  raccontato quattro buone pratiche (LIFE 4 Pollinators, LIFE NatConnect2030, LIFE BEEadapt e LIFE PollinAction) quali esempi utili di possibili opportunità da cogliere attraverso attente e più mirate sinergie tra i fondi PAC e LIFE.
Le esperienze presentate e il successivo dibattito, animato dai rappresentanti del mondo istituzionale, produttivo e ambientale, hanno evidenziato come molti degli strumenti messi a disposizione dalla PAC, oltre ad agire nell'ambito specifico, creano la necessaria "connettività" tra l'azione antropica (prioritariamente individuata nelle attività agricole) e l'ambiente in generale, ivi compresa la tutela degli impollinatori, selvatici e non.
Uno degli elementi comuni, evidenziati dalle quattro esperienze, ha riguardato l'importanza della diffusione delle conoscenze e, più squisitamente gli aspetti legati alla formazione, ma anche l'informazione e divulgazione rivolta a tutta la società civile, finalizzata a diffondere e ampliare il sapere sul mondo degli impollinatori, comprese le attuali tendenze e le principali cause responsabili del loro declino.
Prioritaria è stata ritenuta la formazione, rivolta sia verso i tecnici (che operano in ambito agricolo) sia, verso gli agricoltori, in qualità di principali attori in grado di realizzare il giusto connubio tra le esigenze produttive e quelle relative alla preservazione della biodiversità in generale, e più specificamente degli impollinatori.
Gli operatori del mondo agricolo e rurale possono infatti incidere in maniera significativa e positiva su quegli aspetti ritenuti fondamentali per la tutela degli impollinatori, mitigandone le pressioni esercitate sugli agro-ecosistemi e mettendo in atto pratiche e interventi (supportate dalla PAC), favorevoli allo sviluppo e tutela degli stessi (assicurando la disponibilità di alimentazione, realizzando e preservando aree e "habitat" con specifiche funzionalità ecologiche, adottando tecniche produttive meno impattanti).
In questo senso, quindi, l'elemento su cui concentrare maggiormente l'attenzione, sia a livello centrale sia territoriale, è costituito dagli strumenti di governance, programmazione e implementazione di iniziative e politiche (come la PAC), nonché dalla azione di massimizzazione delle interazioni e sinergie scaturite.

Le buone pratiche e soluzioni innovative dei progetti LIFE per il Carbon Farming

Con la proposta di Regolamento che istituisce un quadro di certificazione per gli assorbimenti del carbonio l'Unione Europea riconosce il ruolo centrale della Carbon Farming come strumento efficace nella lotta al cambiamento climatico, sia grazie all'incremento degli assorbimenti del carbonio nel settore LULUCF che grazie alla capacità di stimolare la riduzione delle emissioni in tutti gli altri settori.
Tale riduzione delle emissioni è due volte superiore nelle aziende che acquistano crediti di carbonio perché la maggior parte degli standard internazionali ed europei prevedono che le aziende prima di acquistare crediti facciano un percorso di calcolo e riduzione delle emissioni aziendali.
Gli interventi di gestione forestale e agricola sostenibili previsti dalla Carbon Farming oltre ad essere finanziati dai mercati del carbonio sono possibili anche grazie agli incentivi provenienti dalla PAC. Infatti, il periodo di programmazione 2023-2027 prevede un monitoraggio delle performance maggiormente basato sui risultati supportato da una serie di indicatori strettamente collegati agli obbiettivi generali ambientali e climatici dei singoli piani strategici nazionali.
Le Calls relative al programma LIFE degli ultimi anni finanziavano progetti che avrebbero potuto sviluppare buone pratiche e strumenti utili all'implementazione della Carbon Farming comprendendo l'intero processo dalla realizzazione degli interventi al monitoraggio e fino alla verifica dei risultati ottenuti. Durante la Sessione 3 "Il caso dei progetti LIFE sul tema Carbon Farming" sono stati illustrati i risultati ottenuti da 4 progetti considerati particolarmente innovativi su questo tema.
Il progetto Carbon Farming Certification System (LIFE C- FARMs) aveva il compito di sviluppare di un quadro normativo per la certificazione degli assorbimenti di carbonio e un sistema informativo geospaziale (GIS FARMs) che identificherà il potenziale di mitigazione del settore agricolo applicato alla Regione Lombardia.
Il progetto LIFE Carbon Farming si prefigge di sviluppare un sistema di finanziamento in grado di sostenere l'azione di 700 allevamenti che dovranno ridurre l'impronta di carbonio di almeno il 15% nell'arco di sei anni.
L'obbiettivo principale del progetto LIFE ClimatePositive è quello di contribuire ad aumentare le aree forestali gestite secondo principi di sostenibilità e multifunzionalità, per ridurre la vulnerabilità delle foreste ai cambiamenti climatici e promuovere la valorizzazione dei servizi ecosistemici, con particolare riferimento al sequestro del carbonio.
Infine il progetto LIFE CO2PES&PEF ha permesso di realizzare nelle aree pilota del progetto attività di gestione forestale sostenibile mirata a ridurre i danni provocati da incendi e tempeste di vento e ad incrementare la capacità di stoccaggio dell'anidride carbonica.
 
Gli approfondimenti e aggiornamenti sulle attività della RRN dedicate a LIFE sono disponibili a questo link.

Le registrazioni e le presentazioni dell'evento sono disponibili qui.

 

Note

[1] Questa dotazione ricomprende un budget di 14,37 mln di euro destinato alle Sovvenzioni di funzionamento (OG), che forniscono un sostegno finanziario generale alle ONG coinvolte nello sviluppo, nell'attuazione e nel controllo del rispetto della legislazione e delle politiche dell'UE, e che sono attive principalmente nel settore dell'ambiente o dell'azione per il clima, ivi compresa la transizione energetica.

 
 

Luigi Servadei, Danilo Marandola, Antonio Papaleo, Saverio Maluccio (CREA - Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia)
Federico Benvenuti (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) (MASE) - LIFE NCP (DG AEI)

 
 

PianetaPSR numero 136 luglio/agosto 2024