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Commissione Europea

Ue, le grandi manovre per il Von der Leyen "bis", le scelte nella Commissione Agricoltura e i saluti di Wojciechowski

In attesa che il nuovo esecutivo europeo entri in campo, prende forma la nuova Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Il Commissario all'Agricoltura è ai saluti finali e presenta un quadro della sua attività.

Il cambiamento di equilibri e di scenari del voto europeo non ha portato alla scelta di un nuovo presidente della Commissione, con la conferma di Ursula von der Leyen, ma ora la partita per la composizione della sua squadra è entrata nel vivo ed è destinata a condizionare, anche, alcune scelte politiche a livello nazionale.

La conferma di von der Leyen è arrivata in tempi record, meno di 40 giorni per ottenere il via libera del Consiglio e dell'Europarlamento, ma la strada che porta all'insediamento della nuova squadra di 26 commissari prevista per l'inizio di novembre è ancora lunga e piena di imprevisti. 

Subito dopo il voto di Strasburgo l'esponente dei Popolari europei ha chiesto agli Stati membri di proporre due candidati commissari, un uomo e una donna, e ha poi dato vita ad una serie di incontri con l'obiettivo, ha detto, di "scegliere i migliori" ma anche di garantire "parità tra uomini e donne". Un tema, quello della parità di genere, che però non sembra essere stato particolarmente rispettato dalla maggior parte dei governi UE.

La procedura

I Commissari, uno per ogni Stato membro con l'esclusione della Germania che in questo caso esprime il presidente, sono stati individuati sulla base di un accordo tra la presidenza della Commissione Ue e i governi dei Paesi membri, basandosi sulla loro competenza generale, il loro impegno europeo e la garanzia di indipendenza.  La Commissione così composta deve quindi ottenere il via libera sia del Consiglio che del Parlamento; questo passaggio avviene attraverso una serie di audizioni di fronte alle rispettive Commissioni parlamentari, alle quali segue una bozza di risoluzione che dovrà essere votata dall'Assemblea.

La squadra

La nuova squadra è formata da 20 commissari, sei vicepresidenti e un presidente (11 donne e 17 uomini). A rappresentare il nostro Paese sarà Raffaele Fitto, vicepresidente con delega ai Fondi di coesione e alle Riforme previste dal NextGenerationEU. Commissario all'Agricoltura sarà invece Christophe Hansen (Lussemburgo) che avrà il compito, si legge nella nota di presentazione della Commissione, di dare vita al rapporto e alle raccomandazioni del Dialogo strategico. Nei primi 100 giorni del mandato, sulla base del Dialogo strategico, svilupperà una Visione per l'agricoltura e l'alimentazione.

fonte: Commissione Europea

Commissione Agricoltura

Nel corso dell'estate si è giocata, però, anche un'altra partita, quella relativa alla composizione delle singole Commissioni e il mondo agricolo è, ovviamente, particolarmente interessato ai 49 parlamentari che siederanno nella Commissione agricoltura.

Questa la composizione sulla base del gruppo di appartenenza: 13 membri dei Popolari, 9 per Socialisti & Democratici, 6 per i Patrioti per l'Europa, 5 ai Conservatori e Riformisti, 5 esponenti di Renew, 4 Verdi, 3 per The Left, 2 membri di Europa per le nazioni sovrani e 2 dei non iscritti.

Al vertice della Commissione è stata eletta Veronika Vrecionová (appartenente al Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei), che sarà presidente per la prima metà del mandato. Nella stessa seduta sono stati nominati tre dei suoi quattro vicepresidenti: Daniel Buda (PPE, RO) come primo vicepresidente; Norbert Lins (PPE, DE) come secondo vicepresidente e Eric Sargiacomo (S&D, FR) come terzo vicepresidente.

I saluti di Wojciechowski

Il rinnovo delle cariche Ue riguarda, ovviamente, anche il Commissario all'Agricoltura Janusz Wojciechowski. Nel suo saluto il politico polacco ha voluto sottolineare come il suo mandato sia stato contraddistinto da "un momento molto difficile: per l'Unione europea nel suo complesso e per gli agricoltori europei in particolare", facendo riferimento alla pandemia, alla crisi Ucraina e a quella climatica, che hanno travolto i mercati. In particolare, il Commissario uscente fa riferimento alla Russia che "ha usato il cibo come arma, destabilizzando i mercati globali, soprattutto quello del grano".

Wojciechowski ha quindi elencato quelli che ritiene i principali risultati raggiunti:

  • l'aumento dei fondi agricoli dell'UE per il periodo 2021-2027 (+ 22 miliardi di euro da 365 a 387);
  • le misure messe in campo per contrastare le conseguenze della pandemia sul settore e sulla disponibilità di alimenti nella UE;
  • una risposta decisa e tempestiva per sostenere gli agricoltori dell'UE colpiti dalla guerra della Russia in Ucraina;
  • l'introduzione di misure efficaci contro la crisi delle importazioni agricole eccessive dall'Ucraina;
  • il successo del compromesso politico sulla riforma della PAC;
  • la semplificazione della PAC in seguito alle preoccupazioni e alle richieste degli agricoltori;
  • la promozione intensiva ed efficace dei prodotti agricoli e alimentari dell'UE.

Il Commissario uscente ha quindi ricordato ulteriori importanti iniziative che hanno visto la luce nel corso del suo mandato come l'adozione della Visione a lungo termine per le aree rurali entro il 2040,   l'elaborazione e l'adozione del Piano d'azione per lo sviluppo dell'agricoltura biologica, l'adozione di modifiche legislative che facilitino la registrazione di prodotti con indicazioni geografiche e il rafforzamento della protezione delle indicazioni geografiche negli accordi con i Paesi terzi, la creazione di un Osservatorio dell'UE sui costi e i margini nel settore agricolo, al fine di aumentare la trasparenza dei mercati agricoli e rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento,  i miglioramenti significativi nella regolarità della spesa della PAC.

 
 

Matteo Tagliapietra

 
 

PianetaPSR numero 137 settembre 2024