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Sicurezza alimentare nell'UE: sfide e prospettive post-pandemia

L'analisi dei rischi e delle vulnerabilità del sistema alimentare europeo della Commissione.

Le conseguenze di eventi climatici estremi e la volatilità dei prezzi delle materie prime sono tra le principali problematiche in grado di mettere a rischio la sicurezza alimentare europea. È quanto evidenzia il report realizzato dal gruppo di esperti del Meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi di sicurezza alimentare (EFSCM) della Commissione europea e pubblicato nelle scorse settimane.

Il documento, oltre ad esaminare il quadro dei dati relativi alla sicurezza alimentare nel suo complesso, riporta i risultati di un'indagine condotta presso gli operatori del settore agroalimentare, che hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo ai fattori che potrebbero compromettere la stabilità dell'approvvigionamento alimentare.

Eventi climatici estremi: la principale minaccia

La prima preoccupazione sembra essere quella legata al clima, a partire dall'innalzamento della temperatura e dalla siccità: l'estate del 2024 è stata infatti caratterizzata da ondate di calore record e dalla prolungata assenza di precipitazioni in molte regioni europee, con conseguenti perdite di raccolto e riduzione della produttività agricola. L'altra faccia della medaglia sono stati gli eventi alluvionali, come la tempesta Boris, che hanno causato danni ingenti alle colture e alle infrastrutture agricole, aggravando ulteriormente la situazione. Inevitabile la riflessione sull'aumento della frequenza e dell'intensità di questi eventi climatici estremi che rappresentano una minaccia crescente per la sicurezza alimentare a lungo termine.

Altri fattori di rischio

Tra i fattori di rischio evidenziati dal documento c'è la volatilità dei prezzi delle materie prime, in particolare dei fertilizzanti e dell'energia, che ha messo sotto pressione le aziende agricole, soprattutto le piccole e medie imprese. Anche la diffusione di malattie animali come l'influenza aviaria e l'africana suina, nonché l'espansione di parassiti e specie invasive, rappresentano una minaccia per la produzione animale e vegetale, così come i conflitti in corso, come quello in Ucraina, possono causare interruzioni delle catene di approvvigionamento e aumentare la volatilità dei prezzi delle materie prime. Un quadro ulteriormente complicato dalla condizione di dipendenza dell'UE dall'importazione di alcune materie prime agricole, che espone l'Europa ai rischi legati alla instabilità dei mercati internazionali.

Una valutazione positiva, ma non esente da sfide

Il quadro presentato dal report, non porta però gli intervistati a ritenere la situazione della sicurezza alimentare nell'UE come a basso o moderato rischio. Tuttavia, permangono preoccupazioni riguardo all'accessibilità dei prodotti alimentari per i consumatori a basso reddito, in particolare a causa dell'aumento dei prezzi.

Il documento evidenzia anche una serie di sfide per il futuro, prima fra tutte l'inflazione, che mette in difficoltà soprattutto le famiglie a basso reddito; la crescente digitalizzazione del settore agricolo, inoltre, espone le aziende agricole a nuovi rischi legati alla sicurezza cibernetica. I cambiamenti nei modelli di consumo, come l'aumento della domanda di prodotti biologici e sostenibili, infine, richiedono adattamenti da parte delle aziende agricole e della filiera alimentare.

Conclusioni

L'analisi dei servizi della commissione sottolinea dunque la necessità di adottare misure per rafforzare la resilienza del sistema alimentare europeo di fronte alle sfide poste dai cambiamenti climatici, dalla volatilità dei mercati e dagli altri fattori di rischio. Tra le possibili azioni, vengono menzionate la diversificazione delle produzioni, l'innovazione tecnologica, il sostegno alle piccole e medie imprese agricole e il rafforzamento della cooperazione internazionale.

 

Redazione PianetaPSR

 
 

PianetaPSR numero 139 novembre 2024