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Il CREA, le Eccellenze Rurali e la Cina: la study visit del Ministero dell'Agricoltura e degli Affari Rurali cinese

Il Crea PB ha portato i delegati del Paese orientale ad approfondire le pratiche agricole e le problematiche ambientali ad esse collegate nel nostro territorio, visitando due importanti realtà laziali.

Una delegazione di membri del Ministero dell'Agricoltura e degli Affari Rurali della Cina è venuta in visita a Roma dal 28 al 31 ottobre 2024 con lo scopo di approfondire le pratiche agricole e le problematiche ambientali ad esse collegate nel nostro territorio.  Il CREA Politiche e Bioeconomia ha organizzato la study visit, dividendola in due parti; la prima, di carattere informativo, attraverso l'approfondimento di alcune tematiche e la seconda, di stampo più formativo, con la conoscenza diretta di due aziende "innovative" del territorio laziale.

Nel corso del primo incontro del 29 ottobre, i ricercatori del CREA-PB hanno illustrato alla delegazione cinese le strategie e le politiche del settore agroalimentare. Nello specifico, i temi affrontati sono stati: la Politica Agricola Comune Europea (PAC) e il suo impegno a sostegno dell'agricoltura sostenibile, lo sviluppo delle aree rurali nell'ambito dell'approccio Leader, e poi, un focus specifico sull'agricoltura biologica e le certificazioni di qualità.

Nel pomeriggio, i funzionari si sono spostati nelle vicinanze di Roma per la prima visita di campo. I casi selezionati erano già stati oggetto di indagine nell'ambito di Eccellenze Rurali; il progetto, finanziato dalla Rete Rurale Nazionale approfondisce alcune esperienze virtuose di imprenditoria agricola, proponendosi, di fatto, come serbatoio di conoscenza del mondo agricolo e rurale.  Le esperienze individuate, infatti, incarnano un concetto moderno di agricoltura, intesa non solo come attività economica e produttiva, ma anche come fil rouge di uno scenario quotidiano e reale, dove le scelte imprenditoriali coraggiose sono strettamente connesse con il contesto territoriale.

La prima visita in azienda si è svolta il 29 ottobre a poco più di un'ora da Roma (a Palombara Sabina) presso l'OP Latium, la più grande organizzazione di produttori di olio extravergine di oliva e olive da tavola nel Lazio.

L'organizzazione comprende più di 6000 aziende olivicole e cooperative che lavorano insieme per garantire la supervisione quotidiana di tutte le fasi di produzione dei migliori oli extravergini di oliva e olive da tavola della Regione, dalla coltivazione dell'olivo in campo alla produzione e al confezionamento dell'olio e olive.

Nel corso della visita, la delegazione ha avuto la possibilità di comprendere le caratteristiche della filiera dell'olio extravergine d'oliva nella regione Lazio. A seguito della visita al frantoio, infatti, i partecipanti sono stati guidati attraverso le diverse fasi della lavorazione: dall'arrivo delle olive dal campo alla molitura, illustrando loro l'importanza del processo di estrazione a freddo per preservare la qualità e le proprietà organolettiche dell'olio.

La fase di stoccaggio per la conservazione ottimale del prodotto nonché il controllo qualità lungo tutta la filiera sono state tra le tematiche di maggiore rilevanza della visita, in quanto segno distintivo di questa eccellenza della produzione italiana.

Dopo aver raccolto informazioni sulle tecniche di imbottigliamento, la delegazione ha potuto degustare l'ultimo olio prodotto in azienda, un'esperienza sensoriale arricchita dall'apprendimento di alcune tecniche di assaggio.

 
 

La seconda visita si è svolta il 31 ottobre presso il CC.OR.A.V., il Consorzio Cooperativo Ortofrutticolo dell'Alto Viterbese. Il Consorzio, che si trova a Grotte di Castro, comprende quattro cooperative agricole di base operanti nell'area compresa tra il Lago di Bolsena, la Toscana e l'Umbria, coinvolgendo i comuni di Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo, Onano, Latera, Acquapendente and Gradoli, per un bacino idrografico di circa 5.000 ettari. Lo scopo del Consorzio è quello di valorizzare il valore aggiunto della produzione di patate nell'alto viterbese, certificata IGP. Questa zona di produzione, infatti, è tra le migliori per la coltivazione della patata, per la ricchezza di potassio dei terreni di origine vulcanica.  Nel consorzio sono disponibili numerosi prodotti agricoli (lenticchia di Onano IGP, Cece del solco dritto di Valentano, Fagiolo del purgatorio) che vengono conferiti periodicamente dagli oltre 600 agricoltori associati. Al Consorzio C.C.OR.A.V. i prodotti vengono immagazzinati, lavorati, confezionati e immessi sul mercato locale, regionale e nazionale.

 

Nel corso della visita la delegazione ha quindi avuto l'occasione di incontrare le figure dirigenziali del C.C.OR.A.V. che hanno illustrato ai funzionari cinesi le funzioni del Consorzio e il suo ruolo nel settore ortofrutticolo dell'Alto Viterbese. Si è discusso delle sfide ambientali che riguardano il settore agricolo e delle soluzioni innovative che il Consorzio sta adottando. Dopo aver appreso alcune nozioni sulle caratteristiche della produzione della patata, i partecipanti hanno visitato l'impianto di trasformazione e hanno ripercorso l'intera filiera pataticola, dal campo all'imballaggio. Una visita all'impianto di stoccaggio, poi, con le aree di carico/scarico fino alla spedizione delle patate ha consentito agli intervenuti di osservare più da vicino le tappe per la commercializzazione del prodotto.  Una parte delle attività del C.C.OR.A.V., inoltre, riguarda la sezione di ricerca e sviluppo. Nei laboratori vengono svolte le analisi delle proprietà organolettiche della patata, al fine di migliorare la qualità del prodotto. In questi spazi, la delegazione cinese ha avuto modo di assistere alle attività di ricerca e innovazione che il Consorzio porta avanti per garantire il rispetto e il mantenimento del sistema di controllo e tracciabilità. 

La study visit è stata l'occasione per confrontarsi e discutere su somiglianze e differenze del settore agroalimentare nei due Paesi, ma soprattutto per riflettere sull'importanza delle politiche agricole e sul loro impatto sul sostegno ad un'agricoltura più sostenibile e competitiva.

 

Annalisa Del Prete
CREA PB

 
 

PianetaPSR numero 139 novembre 2024