La digitalizzazione delle reti irrigue mediante l'utilizzo di sistemi di misurazione e telecontrollo consente di monitorare l'acqua utilizzata in agricoltura e di gestirne in maniera più rapida ed efficiente la distribuzione, traducendosi mediamente in un risparmio idrico del 20% (elaborazioni su dati DANIA). Grazie ai fondi del PNRR oggi si sta intervenendo in varie zone d'Italia, sia su progetti nuovi che già avviati, alcuni dei quali sono stati raccontati durante la relazione del CREA nel corso dell'edizione 2024 di Ecomondo, evento annuale dedicato alla economia green e circolare, punto di incontro tra industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader, mondo della ricerca e delle istituzioni.
La partecipazione all'evento si inserisce nel più ampio quadro di attività svolto dal CREA per il supporto alla programmazione degli investimenti irrigui nell'ambito dei progetti ACOPOA e AC PSRN, attraverso le informazioni e funzionalità delle proprie banche dati DANIA e SIGRIAN, il cui patrimonio informativo è condiviso con enti e istituzioni competenti alla gestione delle risorse idriche e alla tutela del territorio.
Il CREA ha, infatti, supportato negli anni il processo di innovazione delle reti irrigue con il web GIS SIGRIAN, a cui confluiscono i risultati dei monitoraggi degli usi riferiti alle reti di tutto il Paese, secondo una procedura definita in linee guida nazionali. Allo stesso tempo ha affiancato il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) nel finanziare interventi di digitalizzazione e ammodernamento delle reti, favorendo gli enti più virtuosi, cioè quelli in regola con gli obblighi di quantificazione dei volumi di acqua utilizzati [1]. In occasione del PNRR è stata anche adottata una modalità digitale di candidatura e selezione dei progetti tramite DANIA che ha permesso di ridurre i tempi di assegnazione dei finanziamenti, consentendo il pieno rispetto delle tempistiche richieste dalla Commissione Europea.
Il PNRR [2] sostiene investimenti per la garanzia della sicurezza dell'approvvigionamento e gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche per i vari usi e lungo l'intero ciclo, con specifici interventi in capo al MASAF, al MIT e al MASE, secondo competenze.
L'investimento 4.3 del MASAF interviene sull'efficientamento delle reti irrigue collettive e sui relativi sistemi di digitalizzazione e monitoraggio, favorendo l'installazione di tecnologie di misurazione e telecontrollo.
Una parte del budget disponibile è stata utilizzata per finanziare nuovi progetti per circa 520 milioni di euro, tramite bando pubblico con candidatura diretta da parte degli enti irrigui; altri 360 milioni di euro sono stati dedicati all'avanzamento di progetti già finanziati con altri fondi nazionali, coerenti con le finalità e tempistiche della misura (progetti coerenti in essere).
Il 17% dei progetti (in termini di spesa) è prevalentemente dedicato ai sistemi di digitalizzazione e monitoraggio delle reti irrigue. In alcuni casi, la massiccia installazione su uno schema irriguo di misuratori al prelievo, lungo i nodi della rete e all'utente finale, accompagnati da sistemi di automazione e telecontrollo da remoto, consente nel complesso di immettere negli impianti irrigui le portate effettivamente richieste dall'utenza, con conseguente risparmio idrico di oltre il 37%. In altri casi, l'installazione di paratoie automatizzate, misuratori di portata, di livello e di pioggia lungo i canali irrigui, insieme ad un impianto di telecomunicazioni, consentirà di controllare e di regolare in tempo reale le portate fluenti nei canali in funzione delle esigenze irrigue del distretto, con un risparmio idrico conseguibile di oltre il 25%.
La misura prevede uno specifico indicatore per quantificare l'obiettivo di digitalizzazione delle reti. Da qui al 2026, il 5% in più dei punti di prelievo dovrà essere dotato di un misuratore, almeno 500 punti in più lungo la rete di distribuzione dovranno essere monitorati e almeno 2.000 nuovi misuratori all'utenza dovranno essere installati.
Nella programmazione, attuazione e monitoraggio dell'I.4.3 della M2C4 un ruolo fondamentale hanno svolto le informazioni e funzionalità delle banche dati DANIA e SIGRIAN [3]. Nella fase di attuazione della misura, DANIA ha consentito la candidatura on line dei progetti da parte degli enti irrigui e la successiva selezione da parte del MASAF secondo criteri di ammissibilità e selezione valutabili in base alle informazioni inserite nel database [4].
All'esito della selezione, 159 progetti sono risultati ammissibili ma, grazie alla preselezione attuata tramite DANIA, è stato possibile avviare l'istruttoria tecnica dei soli progetti collocati in posizione utile al finanziamento in base al budget disponibile. Per 57 progetti (il 36% di quelli ammissibili), sono stati dunque acquisiti e analizzati nel dettaglio da un gruppo di esperti gli elaborati progettuali a supporto dei dati dichiarati in DANIA. L'istruttoria tecnica ha potuto così concludersi in circa 3 mesi, arrivando alla lista definitiva dei 42 progetti finanziati (per 517,4 milioni di euro) nei tempi previsti dalla misura (DM MIPAAF n. 0484456 del 30/09/2022).
Questa procedura ha consentito la riduzione dei tempi di selezione del 70% rispetto a quelli occorsi per la valutazione di analoghi progetti in precedenti programmi di investimento, ossia il Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN) e il Piano Sviluppo e Coesione (PSC) (figura 1). Si è rivelata anche affidabile in merito ai dati inseriti dagli enti irrigui in DANIA [5].
Marianna Ferrigno, Veronica Manganiello
CREA Politiche e Bioeconomia
PianetaPSR numero 139 novembre 2024