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Piemonte
 
Misura 124

Nuovo bando per innovazione e competitività

La Regione punta a rafforzare la cooperazione per progetti di filiera: clima, energie rinnovabili e lattiero caseario le priorità - Il successo dell'iniziativa 2010.

L'innovazione e la cooperazione per aumentare la competitività delle aziende. La Regione Piemonte ha emanato un nuovo bando sulla misura 124 azione 1 per finanziare i progetti di cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agro-alimentare, con una particolare attenzione ad una delle tre sfide individuate dalla Commissione Europea con l'health Check:

  • cambiamenti climatici: nuove tecnologie finalizzate a risparmiare energia anche con riferimento al recupero del calore prodotto dai processi di lavorazione;
  • energie rinnovabili: sistemi innovativi per la produzione di energia utilizzando biomasse derivanti da prodotti (in quantità limitata) o scarti vegetali, effluenti zootecnici, sottoprodotti di origine agroalimentare;
  • innovazione connessa al settore lattiero-caseario: sistemi innovativi per l'incremento di valore aggiunto dei prodotti lattiero-caseari, il miglioramento dei processi di produzione e la riduzione dei costi di trasformazione.

Il termine della presentazione delle domande di è stabilito per il 12 Gennaio 2012.
Attraverso un approccio innovativo, la misura 124 azione 1 del PSR si propone migliorare la qualità della produzione e la competitività del settore agro-alimentare, favorire la cooperazione tra soggetti che, a vario titolo, possono contribuire allo sviluppo dell'innovazione in un'ottica di filiera, migliorando la capacità relazionale e l'integrazione degli operatori di una stessa filiera e le sinergie tra strutture di ricerca e sviluppo e le imprese.
Negli ultimi mesi si è intanto conclusa l'istruttoria di ammissione a finanziamento delle proposte progettuali presentate sul bando emanato nel 2010. Le domande di aiuto presentate ammontano a 35, per un contributo richiesto complessivo di oltre 11.000.000 di euro (più di tre volte superiore alla dotazione finanziaria del bando). Al termine dell'istruttoria da parte di una commissione di valutazione, sono state ammesse a finanziamento 11 domande per un valore totale degli investimenti di 3.178.967,62 euro a cui corrisponde un contributo pubblico di 2.357.730,90 euro, pari a circa il 74% della spesa ammessa. Le proposte progettuali finanziate riguardano principalmente il settore del vino, con 4 domande di aiuto e un contributo complessivo di 753.897,60, euro, seguito dalle piante officinali e medicinali (2 domande finanziate, pari a 429.168 euro di contributo pubblico), l'ortofrutta (2 domande, 412.844,42 euro di contributo pubblico), le carni bovine (1 domanda, 280.972,54 euro di contributo pubblico), i cereali (1 domanda, 280.898,43 euro di contributo pubblico) e infine 1 progetto che interessa sia il settore latte, sia l'ortofrutta (199.949,90 euro di contributo pubblico). Le attività progettuali si concentrano nelle province di Torino e Cuneo (rispettivamente con 9 e 8 progetti); seguono Asti, Alessandria e Vercelli (con 3, 2 e 1 progetto). I singoli progetti raggruppano da un minimo di 3 a un massimo di 8 partner e hanno, nella maggioranza dei casi, durata triennale. Le dimensioni medie dei progetti finanziati si aggirano intorno a 290 mila euro di spesa ammessa con un contributo pubblico medio di poco inferiore a 215 mila euro. Il numero di partner che beneficerà dei contributi ammonta in totale a 51. Di essi, 30 sono imprese agricole, nella quasi totalità dei casi (più dell'85%) classificabili come piccole imprese. Il contributo pubblico concesso alle imprese agricole ammonta 683 mila euro a fronte di una spesa ammessa di 930mila euro. Se si osservano i dati complessivi, sia a livello di spesa ammessa sia di contributo concesso, la piccola impresa e i soggetti non economici, costituiti essenzialmente da organismi di ricerca, risultano gli attori principali della misura; se invece ci si concentra sul valore medio per singolo beneficiario si nota come siano soprattutto i soggetti non economici e le grandi imprese a realizzare il maggior sforzo economico all'interno di ciascun progetto. Non è, questo, un dato sorprendente: è noto infatti come, nel nostro Paese, siano le piccole e medie imprese a essere caratterizzate da bassi livelli di partecipazione a progetti di sviluppo e innovazione. Obiettivo della misura è proprio quello di contribuire a invertire tale situazione, coinvolgendole più attivamente all'interno di forme organizzate di cooperazione complesse, mettendo in contatto e facendo interagire in tema di innovazione e sviluppo industriale soggetti finora poco abituati a collaborare.

 
Andrea Gamba

 
 
 

PianetaPSR numero 4 - novembre 2011