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La terza modifica al Piano Strategico della PAC

Il terzo emendamento al PSP italiano è stato approvato dalla Commissione europea. 

La modifica III del Piano strategico della PAC (PSP) italiano ha ottenuto l'approvazione della Commissione europea. La modifica è stata caratterizzata da una procedura scritta di urgenza per riuscire ad ottenere l'approvazione entro l'annualità 2024 e, quindi, rendere ammissibili alcune importanti richieste di variazione a partire dal 1° gennaio 2025. La procedura scritta, che ha coinvolto il Comitato di Monitoraggio del PSP (CdM), si è conclusa il 14 ottobre 2024 con la nota del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste[1]

Gli emendamenti richiesti relativi alle schede di Sviluppo Rurale sono in totale 287, di cui 12 nazionali, mentre i restanti provengono dalle Autorità di Gestione regionali/provinciali, tra cui anche l'attivazione di tre strumenti finanziari da parte della Regione Umbria. 

Relativamente allo Sviluppo Rurale la modifica III riguarda, oltre che gli interventi, anche la riduzione degli importi unitari previsti (PLUA), per 168 dei quali è richiesta l'eliminazione. Nella nuova versione del PSP 2023-2027[2] in totale i PLUA sono 2742: in particolare 142 sono nuovi, mentre per 363 è stata richiesta la modifica. Dal punto di vista finanziario e degli indicatori di output, invece, i PLUA oggetto della modifica III sono complessivamente 511. 


Figura 1: Modifica dei PLUA nella versione 4 del PSP

Fonte: elaborazioni degli autori su dati MASAF 2024
Fonte: elaborazioni degli autori su dati MASAF 2024

Per quanto concerne il numero degli interventi dello Sviluppo Rurale nel loro complesso, invece, nella versione IV del PSP, sono 780: alcune Regioni (Campania, Sicilia e Umbria) hanno deciso di attivarne 7 nuovi, mentre altre (Campania, Lazio, Liguria, Emilia -Romagna, Sardegna) ne hanno disattivati 9. 


Figura 2: Il numero degli interventi attivati e disattivati nella nuova versione del PSP

Fonte: elaborazioni degli autori su dati MASAF 2024
Fonte: elaborazioni degli autori su dati MASAF 2024

La modifica III riguarda anche l'Eco-schema 1 "Pagamento per la riduzione della antimicrobico resistenza e il benessere animale"; per l'anno 2024, infatti, sono state individuate delle soglie per identificare una baseline, che prende l'annualità 2022 come riferimento: valori al di sotto di una certa soglia consentono l'utilizzo del farmaco, mentre al di sopra richiedono l'adozione di una procedura di riduzione per rientrare nel beneficio. Inoltre, per il 2025, il Ministero ha deciso di estendere il beneficio anche alle aziende fino a 20 Unità Bovine Adulte (UBA) in modo da raggiungere le aree interne.

Relativamente all'Eco-schema 2 "Inerbimento delle colture arboree", e agli adeguamenti alla condizionalità, sono stati introdotti i seguenti elementi: per la BCAA6 - Copertura minima del suolo, si tratta di una modifica formale di recepimento di quanto previsto dal regolamento; per la BCAA7 - Rotazione delle colture, è stata introdotta la diversificazione colturale e i relativi requisiti minimi e definizioni; per la BCAA8 - Percentuale minima, elementi del paesaggio, divieto potature, è stato eliminato il primo requisito relativo alla percentuale minima del 4% del seminativo destinata a superfici o elementi non produttivi ed è stato inserito contestualmente lo stesso requisito quale impegno premiabile all'interno del nuovo livello 1 dell'Eco-schema 5. Per quanto riguarda l'Eco-schema 5 "Misure specifiche per gli impollinatori" la modifica III introduce anche un nuovo livello 1, finalizzato a compensare i beneficiari che destinano il 4% dei seminativi aziendali a superfici improduttive, compresi i terreni lasciati a riposo. Per l'anno 2024 i beneficiari potranno essere le aziende con superfici a seminativo maggiore di 10 ettari, mentre per l'anno 2025 sarà possibile raggiungere il 4% con i seminativi lasciati a riposo e/o con la creazione, sempre sugli stessi, di elementi caratteristici del paesaggio come stagni, boschetti, fasce alberate e alberi isolati, siepi e filari, muretti a secco, terrazzamenti. I beneficiari potranno essere tutti coloro che destinano almeno il 4% dei seminativi aziendali a riposo. Per quanto riguarda il livello 2 le aziende potranno assolvere all'impegno di mantenimento della copertura vegetale esclusivamente mediante la semina di piante di interesse apistico escludendo, quindi, l'impiego di essenze spontanee.

La modifica III concerne anche il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), che provvede al finanziamento delle spese dei pagamenti diretti e degli interventi settoriali, in particolare si prevede di: 

  1. incrementare, a partire dal 1° gennaio 2025, il pagamento supplementare ai giovani agricoltori il cui valore massimo sarà di 200 euro ad ettaro, sia per assicurare il pieno utilizzo della dotazione sia per renderlo più attrattivo. 
  2. utilizzare, dal 1° gennaio 2025, per il pomodoro da trasformazione materiale di propagazione proveniente da sementi standard controllate e da sementi certificate. Sarà anche ammissibile l'utilizzo di materiale di propagazione derivante da sementi di pomodoro da trasformazione al secondo anno di autorizzazione provvisoria alla vendita (APV), in quanto tali sementi rappresentano materiale riproduttivo di elevato contenuto innovativo varietale.
  3. sostenere, per il settore apistico, le azioni di promozione, informazione, comunicazione e commercializzazione attraverso lo sviluppo rurale (SRG 10), laddove le stesse non fossero attivate dai programmi settoriali regionali.
 
 

Note

  • [1] Nota MASAF del 14 ottobre 2024 n. 540937. 
  • [2] Versione 4 del PSP in via di approvazione
 
 
 

PianetaPSR numero 140 dicembre 2024