La Politica Agricola Comune, nel periodo di programmazione 2023-2027, si pone gli obiettivi di promuovere un settore agricolo smart e resiliente, sostenere la salvaguardia di ambiente e clima e stimolare lo sviluppo e l'occupazione nelle aree rurali. La realizzazione e accelerazione di questo percorso è perseguito anche grazie alla ricerca e all'innovazione attraverso il cosiddetto modello AKIS (Agricultural Knowledge and Innovation Systems).
L'Italia, dall'approvazione del Piano Strategico della PAC (PSP) entrato in vigore il 1° gennaio del 2023, ha sottoposto alla Commissione Europea tre modifiche al Piano e l'ultima, approvata a dicembre 2024 ha riguardato anche gli strumenti dell'AKIS.
Cercheremo in questo articolo di fornire un quadro del processo di governance e si riporta una sintesi del primo periodo di attuazione.
L'impostazione strategica dell'intervento AKIS nell'ambito della PAC italiana prevede nove interventi, di cui tre nelle tipologie relative alla "Cooperazione" e sei in quelle di "Scambio di conoscenze e informazioni".
SRG01 - Sostegno ai Gruppi Operativi del PEI AGRI, finanzia i progetti gestiti da partenariati costituiti dagli utenti delle innovazioni e da tutti gli altri soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nelle fasi di verifica applicazione e divulgazione.
SRG08 - Sostegno ad azioni pilota e di collaudo dell'innovazione, promuove le collaborazioni volte a sviluppare innovazioni prodotte dalla ricerca scientifica o in altro ambito, in modo da renderle utilizzabili.
SRG09 - Cooperazione per azioni di supporto all'innovazione e servizi rivolti ai settori agricolo, forestale e agroalimentare, sostiene la creazione di partenariati per la realizzazione di azioni di supporto all'innovazione ed erogazione di servizi.
SRH 01 - Erogazione servizi di consulenza, mira a soddisfare le esigenze di supporto espresse dalle imprese agricole, forestali e operanti in aree rurali su aspetti tecnici, gestionali, economici, ambientali e sociali.
SRH 02 - Formazione dei consulenti, si focalizza sul miglioramento dei servizi di consulenza aziendale attraverso la crescita e la condivisione delle conoscenze e delle competenze professionali e al miglioramento delle relazioni degli attori dell'AKIS.
SRH 03 - Formazione degli imprenditori agricoli e degli altri soggetti privati e pubblici funzionali allo sviluppo del settore agricolo e delle aree rurali, sostiene la formazione e l'aggiornamento professionale dei soggetti destinatari, anche in sinergia tra di loro, attraverso attività di gruppo e individuali.
SRH 04 - Azioni di informazione, finalizzato a diffondere e condividere le esperienze e le opportunità, l'innovazione e i risultati della ricerca e la digitalizzazione nel settore agroforestale e nelle zone rurali.
SRH05 - Azioni dimostrative per il settore agricolo, forestale ed i territori rurali, favoriscono il rafforzamento e lo scambio di conoscenze fra gli addetti dei settori agricolo, forestale, degli altri soggetti pubblici e privati e dei gestori del territorio operanti nelle zone rurali.
SRH 06 - Servizi di back office per l'AKIS, forniscono informazioni e supporti specialistici per i consulenti e gli altri attori dell'AKIS
La dotazione finanziaria programmata per gli interventi AKIS, è passata da 422,5 milioni di euro della prima versione del PSP a 444 milioni di euro dell'ultima versione, con un incremento del 5,1% recependo l'opportunità, condivisa con la Commissione, di potenziare gli strumenti a disposizione.
Al di là dell'aumento generale dei finanziamenti, si può notare anche un certo mutamento della strategia che si evidenzia analizzando i singoli Interventi. L'iniziativa PEI AGRI (SRG01) ottiene un incremento rilevante pari a circa 23 milioni di euro insieme all'intervento inerente le azioni di supporto all'AKIS (SRG09) il cui finanziamento aumenta di 9 milioni di euro. Gli altri Interventi subiscono una generalizzata diminuzione con riferimento soprattutto all'Intervento SRG08 riguardante il sostegno delle azioni pilota e di collaudo dell'innovazione.
Se anche l'incremento finanziario complessivo è contenuto, le interlocuzioni con la Commissione e le Autorità di Gestione (AdG) regionali hanno messo in luce come numerose amministrazioni intervengono con altri strumenti finanziari al di fuori della PAC per favorire l'innovazione e il rafforzamento del capitale umano in campo agricolo.
Nel rispetto delle scelte contenute nel PSP, le Regioni attuano la propria strategia AKIS scegliendo in modo autonomo gli Interventi da sostenere nel proprio territorio così come riportato nei Complementi di Programmazione per lo Sviluppo Rurale (CSR).
Considerando le risorse finanziarie allocate dalle Regioni e Province Autonome per gli interventi AKIS, si ha una visione di come ciascun territorio abbia declinato le proprie priorità strategiche in relazione alle esigenze locali. Tuttavia gli interventi in cui hanno maggiormente investito le AdG regionali sono quelli relativi al Sostegno ai GO (SRG01), alla Consulenza (SRH01) e alla Formazione (SRH03). Fanno eccezione la Calabria che non attiva l'SRG01 ed il Molise che non inserisce nessun intervento di Cooperazione per l'AKIS; mentre la Provincia di Bolzano sovvenziona gli interventi relativi alla tipologia "Scambio di conoscenze e informazioni" con altri finanziamenti già presenti e organizzati a livello provinciale.
Per l'insieme degli interventi AKIS, alla fine del 2024 risultano assegnati[1] dai bandi emessi poco più di 166,253 milioni di euro, pari al 37% delle risorse finanziarie programmate.
Se si analizzano nel dettaglio e separatamente gli interventi di cooperazione (SRG) da un lato e gli interventi per la consulenza, formazione, informazione e dimostrazione (SRH) dall'altro, si osserva che la spesa assegnata nei bandi per gli SRG è stata di circa 86,110 mln di euro, pari al 40% del programmato, mentre per gli SRH le risorse assegnate sono state di poco inferiori, con un 35% del programmato e un importo pari a poco più di 80,143 mln di euro. Tra i tre interventi di cooperazione, SRG01 ha avuto l'incidenza maggiore (42% per 38,850 mln di euro assegnati); mentre tra i sei interventi SRH, ha avuto più peso l'erogazione della consulenza (43% per 34,750 mln di euro assegnati).
Con riferimento agli interventi di Cooperazione, hanno pubblicato bandi e assegnato le risorse circa la metà delle Regioni, alcune hanno messo a disposizione l'intera somma programmata o quasi, altre solo una quota: Emilia Romagna (66%), Valle d'Aosta (50%) e Abruzzo (47%). Per gli SRH, invece, sono 12 le regioni che hanno assegnato le risorse attribuendo nei bandi percentuali non elevate di risorse programmate: fanno eccezione la provincia autonoma di Trento con il 100%, la Lombardia con il 90%, il Piemonte con il 69% e il Veneto con il 60%.
L'avanzamento procedurale è misurato come progressione tra diverse fasi, che partono dall'emanazione dei bandi fino ad arrivare alla conclusione dei progetti finanziati. Nel corso della prima attuazione, la situazione è molto variegata tra i nove interventi.
Tra i tre SRG, l'intervento per il sostegno ai Gruppi Operativi è quello con il maggior numero di bandi emessi, con 9 regioni che li hanno pubblicati. In particolare, il Veneto ha già emesso due bandi per questo intervento: uno per la fase di innovation brokering, che è arrivato alla fase di ammissione con 13 domande; il secondo per il finanziamento dei Piani di attività dei GO (PA.GO). La provincia autonoma di Bolzano ha previsto per SRG01 una procedura a sportello, per la quale ha avviato ad oggi complessivamente cinque fasi temporali per la presentazione delle domande di aiuto.
Fino ad ora, in totale sono stati ammessi 37 Gruppi Operativi (di cui 2 nella provincia autonoma di Bolzano e 35 in Emilia Romagna), con un contributo concesso di circa 12,316 mln di euro.
Per le azioni di supporto all'innovazione (SRG09) sono stati emessi bandi in 5 regioni, tra cui la Toscana è giunta all'approvazione della graduatoria con 5 gruppi di cooperazione. Si segnala inoltre la particolarità del Veneto che nell'ambito di SRG09 ha emesso un bando per la creazione di partenariati, denominati "Hub dell'innovazione", all'interno dei quali sono attivabili anche gli interventi SRH01 e SRH05. Infine, per le azioni pilota e di collaudo (SRG08) ci sono state solo tre regioni che hanno emesso i bandi.
Tra i sei SRH, l'intervento SRH03 per la formazione degli imprenditori ha registrato il maggior numero di bandi, con 11 regioni che li hanno emessi. Seguono SRH01 per l'erogazione della consulenza con 7 regioni, SRH06 per i servizi di back office con 5 regioni, SRH04 per le azioni di informazione con 4 regioni, SRH02 per la formazione dei consulenti e SRH05 per le azioni dimostrative, rispettivamente ciascuna con 3 regioni. Si segnalano, di seguito, alcune particolarità regionali: la Campania ha già emesso due bandi per due annualità distinte per SRH01 e SRH03; la Lombardia un unico bando per SRH03, ma con scadenze scaglionate per distinti periodi; il Piemonte ha differenziato i bandi per il settore agricolo e il settore foreste e ambiente (fino ad ora ha emesso bandi per entrambi i due settori per SRH03 e SRH05); il Veneto ha emesso due bandi distinti per SRH03 (per servizi a catalogo e non) e due bandi per SRH05 (di cui uno è attivato con SRG09).
Hanno raggiunto la fase di ammissione delle domande:
In conclusione, si evidenzia come gli Interventi AKIS, a causa della loro natura progettuale che richiede una fase complessa di selezione e si esplica in attività annuali e pluriennali, producono una spesa effettiva solo a conclusione delle attività e quindi in genere a metà o a conclusione del ciclo di programmazione.
Elisa Ascione, Rossella Ugati, Anna Vagnozzi
CREA - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia
PianetaPSR numero 141 giugno 2025