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INTERVISTA

Quando gli olivi secolari fanno buon olio

La storia di successo del giovane Caliandro che nel Brindisino coniuga tradizione e innovazione - E con i fondi Psr entra in un progetto di filiera olivicolo e nel Gal dei Messapi.
Rocco Caliandro
Rocco Caliandro

Qualità del prodotto, rispetto della tradizione e valorizzazione del territorio. Sono le tre parole d'ordine di Rocco Caliandro, giovane imprenditore agronomo trentunenne,  che ha saputo dare un volto nuovo all'impresa di famiglia, acquisendo 12 ettari di oliveti secolari che appartenevano al nonno e poi ampliandola fino ad arrivare agli attuali 35 ettari ad indirizzo prevalentemente olivicolo-oleario, tra Villa Castelli e Francavilla Fontana, nel brindisino. Non a caso Calandro è tra i vincitori del premio dell'Oiga-ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali come 'migliore esperienza imprenditoriale in agricoltura'. Molti i progetti attuati:   l'ammodernamento di un locale adibito a luogo di stoccaggio, imbottigliamento e vendita di olio extravergine d'oliva, la creazione del marchio aziendale ('Tratturi Reali') e delle etichette per gli oli extravergini d'oliva (Filo di Seta, Prima Pietra) e  la creazione del sito web. Tanti ancora i sogni nel cassetto, a partire dalla ristrutturazione di un antico complesso masserie da destinare all'ospitalità. "Nel 2002 ho iniziato la mia attività di agricoltore e nel contempo ho proseguito i miei studi universitari, laureandomi nel 2005 in Scienze e Tecnologie Agrarie, con successivo Master in Management e Marketing delle imprese viti-vinicole nel marzo 2007. Nel  2008 ho avviato una serie di investimenti strutturali e migliorativicolturali, volti a rinnovare e modernizzare l'azienda attraverso un approccio quality and market-oriented".
 

 

Vale a dire?

Gli oliveti sono condotti con tecniche specializzate per ottenere oli di eccellente qualità, ma c'è grande attenzione anche per l'ottimizzazione dei costi di produzione. L'azienda è nata con un'identità ben definita: si è partiti da un prodotto di altissima qualità con un'immagine elegante e raffinata. L'obiettivo principale che è stato ed è tuttora, è quello di raggiungere una ristretta fascia di mercato per la quale il costo dell'olio non è una discriminate se rispecchia l'estrema qualità e la ricercatezza del prodotto".
Come nasce il nome dell'azienda?
'Tratturi Reali' è il frutto della passione mia personale con mio padre e di un lavoro congiunto con un amico progettista grafico. Esprime la tradizione, l'eleganza e la passione che l'azienda ripone nelle sue produzioni. 'Tratturi' sono i  tracciati stretti delimitati da muretti a secco e olivi secolari, elemento tipico pugliese; 'Reali' perché l'azienda è collocata dove ha origine uno storico Canale denominato 'Reale' che va a sfociare nell'oasi di Torre Guaceto. Il marchio esprime tutta la connotazione specifica territoriale dell'azienda e racconta la storia, la cultura, la qualità con cui vengono ottenuti i suoi prodotti.

Quali sono?

Le etichette degli oli Extravergine di Oliva sono due: 'Filo di Seta' (Tipologia Delicata) prodotto a partire da cultivar di olivo aziendali ("Leccino" e "Cellina di
Nardò") indirizzato ad un particolare target di consumatori oppure da abbinare a specifici piatti che richiedono un olio con tali caratteristiche. 'Prima Pietra' (Tipologia Robusta), a denominazione "Collina di Brindisi", prodotto a partire da cultivar tipiche locali di olivi pluri-secolari aziendali ("Ogliarola" e "Cellina di Nardò") che conferiscono all'olio un gusto con leggere note amare e piccanti,  per insaporire piatti tipici più importanti. Si tratta di piante secolari, anzi millenarie presenti solo in Puglia, che sono la dimostrazione tangibile di come l'olivo diffuso in tutto il bacino del mediterraneo, qui abbia origine antichissime.

Progetti per il futuro?

Sicuramente la ristrutturazione di un antico complesso di masserie annesso all'azienda per destinarlo all'ospitalità agri-turistica, alla degustazione dei prodotti aziendali, alla trasformazione viti-vinicola e allo svolgimento di manifestazioni culturali ed attività ricreative. A questo proposito ho presentato un progetto per chiedere finanziamenti europei attraverso il Gal Terra dei Messapi (Psr 2007/2013) e mi hanno dato nei giorni scorsi esito positivo con provvedimento di concessione dell'aiuto richiesto. E, a proposito di aiuti, ho aderito ad un Progetto Integrato di Filiera Olivicolo nell'ambito del Psr 2007/2013 (Psr) che mette a disposizione misure per introdurre tecniche innovative negli oliveti e per potenziare la filiera olivicolo-olearia aziendale. L'importo dell'investimento è di 212 mila euro, con un aiuto pari a 127 mila euro e questo consentirà un miglioramento qualitativo delle produzioni, la trasformazione totale delle olive aziendali in olio di qualità e di conseguenza un notevole incremento del valore aggiunto della produzione aziendale.

 
Sabina Licci

 
 
 

PianetaPSR numero 4 - novembre 2011