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Agricoltura biologica
Agricoltura biologica 

I consumi di prodotti alimentari e bevande bio in Italia

I numeri del settore che nel 2024 ha visto aumentare l'incidenza sul totale delle vendite dell'agroalimentare e i consumi. 

A dicembre 2024 le vendite di alimenti e bevande biologici in Italia e all'estero raggiungono un fatturato di 10,4 miliardi di euro, in aumento (in valore e in volume) dell'6% rispetto ai dodici mesi precedenti (1) nonostante gli effetti dell'inflazione e il generale clima di incertezza che hanno caratterizzato gli ultimi anni abbiano messo alla prova la resilienza dei consumi bio delle famiglie [1] (2). 

Dopo il triennio 2021-2023 in cui l'incidenza delle vendite di prodotti bio sul totale delle vendite dell'agroalimentare ha continuato ad arretrare (3,9% nel 2021, 3,6% nel 2022, 3,5% nel 2023) (3), il 2024 segna una ripresa riportando il peso delle vendite di prodotti biologici almeno ai livelli del 2021 (4%). Un segnale positivo confermato anche dalla crescita dei consumi pro-capite di prodotti biologici degli italiani che, sebbene rimangano tra i più bassi in Europa anche rispetto ai mercati più vicini e simili come Germania (191 euro) e Francia (176 euro), passano da 62 euro del 2022 a 66 nel 2023 (1). 

Salute e attenzione alle produzioni sostenibili sono le principali motivazioni che sostengono i consumi biologici degli italiani[2]. Inoltre, il 93% della popolazione di età compresa tra 18 e 65 anni ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto alimentare bio[3], un dato significativo se si pensa che, a fronte di un incremento esponenziale del green claim e del crescente interesse per le caratteristiche di salubrità e sostenibilità dei prodotti alimentari, il 50% dei consumatori dichiara di non avere le idee chiare circa le differenze, ad esempio, tra prodotto certificato bio e le etichette "residuo zero" (1). 

Le vendite di alimenti e bevande bio del mercato interno, pari a 6,5 miliardi di euro nel 2024, in crescita del 5,7% rispetto al 2023, sono sostenute sia dai consumi domestici (+5,9%, pari a 5,2 miliardi) e sia da quelli fuori casa (+5%, pari a 1,3 miliardi) (1). 

Sebbene, nel 2024, il volume del fatturato dei consumi fuori casa sia cresciuto meno rispetto al periodo precedente (+18% da luglio 2022 a luglio 2023) (4) le tendenze di consumo legate a sostenibilità, salute e innovazione nel food service mantengono alto l'interesse per i pasti e bevande a base di prodotti biologici consumati al bar, al ristorante e da asporto: il 68% degli italiani, consumando fuori casa, ha infatti cercato volutamente cibo bio. Le occasioni di consumi fuori casa riguardano prevalentemente i ristoranti (80%) dove però, pur di non rinunciare alla qualità del cibo, le esigenze di risparmio inducono almeno una parte dei consumatori a ridurre il numero delle portate o a scegliere i piatti meno costosi (5).  

I consumi di alimenti e bevande biologici nel mercato domestico passano prevalentemente attraverso la rete della distribuzione moderna (64%) in crescita del 5,3% rispetto al 2023 con 3,3 miliardi di fatturato, un terzo dei quali riguarda i prodotti a peso variabile (1,1 miliardi di euro). 

Dopo gli anni difficili della pandemia, nel 2024, le vendite tornano a crescere in modo più deciso anche nei negozi specializzati (1.044 milioni di euro, +9% rispetto al 2023 a fronte di un 4,5% del periodo luglio 2022-luglio 2023), canale che però non supera la quota del 20% delle vendite del settore (36% nel 2014) nonostante il migliore assortimento di prodotto, soprattutto per il fresco, e il collegamento tra la realtà del biologico e il consumatore più attento alla salute e all'ambiente. Gli altri retail come mercatini, la vendita diretta presso aziende, Gruppi di acquisto (GAS), negozi di vicinato, e-commerce, parafarmacie e farmacie, fatturano, nel 2024, 839 milioni di euro, in crescita +4,4% dal 2023 (1).

Anche per il 2024, la categoria merceologica più venduta nel mercato domestico rimane l'ortofrutta (42,8%, di cui 24,2% frutta e 18,6% ortaggi) che, nonostante gli effetti positivi dovuti a un lieve calo dei prezzi per le referenze del fresco favorito dal rallentamento dell'inflazione e da una favorevole stagione produttiva, sconta una flessione del volume di fatturato (-2%) rispetto al 2022. Nello scontrino delle famiglie un'altra importante categoria di spesa è rappresentata da latte e derivati che nel 2024 pesa il 22,2% degli acquisti (6). 

Le vendite di prodotti alimentari e bevande all'estero nel 2024 raggiungono un volume di fatturato pari a 3,9 miliardi di euro, in crescita dell'8% rispetto al 2023 soprattutto grazie alla componente agrifood (3,2 miliardi di euro, +8,2% dal 2023) e in misura più modesta dall'esport di vino (+1.9%) che comunque, con un fatturato di 683 milioni di euro, da solo, rappresenta il 19% dell'export bio italiano.

 

Riferimenti bibliografici

  • (1) Zucconi S. (2025). Mercato bio 2024. Rivoluzione Bio 2025, Nomisma. Being Organic in EU.
  • (2) BioBank (2024). Focus Bio Bank - Supermercati & Specializzati 2024
  • (3) SINAB (2024). Bio in cifre 2024, MASAF, ISMEA, CIHEAM Bari, Roma. Luglio 2024  
  • (4) Zucconi S. (2023). Mercato bio in Italia e ruolo del consumatore. Rivoluzione Bio 2023, Nomisma. Being Organic
  • (5) Gandini E. (2025). Il ruolo del bio nel fuori casa. Rivoluzione Bio 2025, Nomisma. Being Organic in EU.
  • (6) ISMEA (2025). Biologico: gli acquisti alimentari delle famiglie. Spesa del 2024. Acquisti alimentari bio, Consuntivo 2024 ISMEA. 
 

Note

  • [1] Con un tasso di inflazione nel 2023 del 5,7%, rispetto all'8,1% del 2022, l'aggravio di costo per una famiglia con due figli è stato di almeno 1.600 euro, di cui oltre 700 euro afferenti alla componente alimentare.
  • Biologico: vendite, valori, consapevolezza dei consumatori Food&tech news 19 gennaio 2024; https://www.nomisma.it/press-area/il-nuovo-rapporto-tra-consumatore-e-distribuzione-moderna-scenario...
  • [2] Il 30% dei consumatori italiani ritiene i prodotti bio più sicuri per la salute rispetto all'opzione convenzionale, più rispettosi dell'ambiente (24%), inoltre sono scelti in quanto sinonimo di garanzia di qualità (12%) e di gusto/sapore migliore (5%).
  • [3] Riguardo le motivazioni alla base del consumo bio, il 27% ritiene i prodotti bio più sicuri per la salute rispetto all'opzione convenzionale; il 23% li ritiene invece più rispettosi dell'ambiente, il 10% esprime motivazioni legate al benessere animale e un ulteriore 10% fa riferimento alla sostenibilità sociale e intende sostenere i piccoli produttori.
 

Alessandra Vaccaro
CREA PB

 
 

PianetaPSR numero 141 giugno 2025