Contribuire alla tutela e alla valorizzazione dell'agrobiodiversità abruzzese, attraverso la caratterizzazione, su base morfologica, fenologica, agronomica, genetica e nutrizionale, di varietà locali di mela a rischio di estinzione. È questo l'obiettivo principale del progetto ASSAPORA - "Analisi e Strategie per la Salvaguardia di POmacee autoctone della Regione Abruzzo" - finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 Regione Abruzzo (M. 10, Sottomis. 10.2, Tipologia di intervento 10.2.1 "Conservazione delle risorse genetiche autoctone a tutela della biodiversità Risorse genetiche vegetali") -, coordinato dal CREA Alimenti e Nutrizione di Roma, con la partecipazione del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell'Università degli Studi della Tuscia e sei aziende agricole abruzzesi. Il progetto si colloca in una cornice temporale caratterizzata dalla crescente consapevolezza dei rischi connessi alla riduzione della diversità genetica delle specie vegetali d'interesse agricolo e alimentare (agrobiodiversità), dovuta, tra le altre cause, all'omologazione dell'offerta imposta dai moderni sistemi di distribuzione commerciale e, più in generale, dalle dinamiche del mercato agroalimentare.
Attualmente, il panorama varietale della melicoltura italiana si basa su un numero limitato di cultivar commerciali, tra cui Golden Delicious, Gala, Red Delicious, Fuji, Granny Smith, che rappresentano la quasi totalità della produzione nazionale. Alcune di queste varietà presentano un legame con il territorio testimoniato dall'ottenimento delle certificazioni DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta). La denominazione "Mela Val di Non" è riservata alle mele Golden Delicious, Renetta Canada e Red Delicious, coltivate in Val di Sole e Val di Non (Trentino); l'indicazione "Mela Alto Adige" è riservata alle varietà Braeburn, Elstar, Fuji, Gala, Golden Delicious, Granny Smith, Idared, Jonagold, Morgenduft, Red Delicious, Stayman Winesap o loro cloni, coltivate in Alto Adige; la "Mela Rossa Cuneo" è un IGP che interessa le varietà Red Delicious, Gala, Fuji e Braeburn e i loro cloni coltivate in gran parte dei Comuni della provincia di Cuneo e in alcuni comuni della provincia di Torino; la "Mela di Valtellina" comprende i pomi delle varietà Red Delicious, Golden Delicious e Gala, coltivate in determinati Comuni della provincia di Sondrio; infine, la "Melannurca Campana" indica frutti dei biotipi riferibili alle cultivar di melo "Annurca" e "Annurca Rossa del Sud" prodotti nel territorio ricadente nei comuni della regione Campania riportati nel disciplinare IGP.
Le varietà presenti sul mercato, come pure le mele a denominazione e indicazione protetta, rappresentano, tuttavia, solo una parte dell'intero patrimonio varietale italiano. Infatti, in Italia la biodiversità delle mele è notevole, come attestato dalle 1382 varietà attualmente iscritte nel Registro Nazionale dei Fruttiferi del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Molte hanno una diffusione regionale, con nomi che evocano l'area geografica di provenienza, il colore e il sapore. Tanta variabilità è indice della capacità del melo di adattarsi alla variegata geografia del Paese, che spazia dalle vette alpine alle soleggiate pianure del sud.
Il progetto ASSAPORA ha studiato cinque varietà locali di mela della regione Abruzzo: mela gelata, mela limoncella, mela renetta, mela rosa e mela zitella. La coltivazione di queste varietà risulta localizzata in aree molto circoscritte e la massa critica di prodotto è scarsa, impedendone la possibilità di diffusione sul mercato. Le risorse genetiche conservate in situ da sei "agricoltori custodi" delle province di Teramo, Pescara e L'Aquila presentano un rischio di erosione genetica medio-alto. Le sei aziende agricole, di piccolissime dimensioni, hanno conservato con passione e dedizione varietà antiche di meli nel frutteto di famiglia.
Le attività di ricerca si sono articolate in azioni mirate e in azioni di accompagnamento, in cui convergono competenze avanzate in diversi ambiti scientifici come l'agronomia, la genetica, la chimica, la nutrizione, e la comunicazione.
Le attività condotte dal Dipartimento DAFNE dell'Università degli Studi della Tuscia, sia nelle prime fasi fenologiche delle accessioni (fioritura e ripresa vegetativa) che durante la stagione vegeto-produttiva, hanno consentito di raccogliere, per ciascuna risorsa genetica vegetale in via di estinzione, le caratteristiche organografiche e fenologiche delle piante. Durante i rilievi in campo, è stato, inoltre, prelevato materiale vegetale (foglie, formazioni fruttifere, frutti) caratterizzato poi in laboratorio mediante descrittori specie-specifici.
Il Centro di ricerca CREA Alimenti e Nutrizione di Roma ha condotto, inoltre, sia studi di caratterizzazione genetica che chimico-nutrizionale. Gli studi genetici hanno consentito di delineare un fingerprint varietà-specifico ed evidenziare i polimorfismi. I profili genetici delle varietà studiate sono stati confrontati con quelli di campioni di riferimento provenienti da un Centro Nazionale di Conservazione del Germoplasma (conservazione ex situ). L'estrazione del DNA genomico, l'amplificazione dei marcatori SSR, l'analisi molecolare dei prodotti di PCR, sono le fasi che hanno consentito di descrivere l'identità genetica di ogni campione. In base al genotipo, è stato possibile distinguere varietà diverse, identificare cloni e ricostruire relazioni di parentela tra le piante.
La caratterizzazione chimico-nutrizionale ha riguardato sia la determinazione di molecole di interesse salutistico, come molecole bioattive, fibra alimentare, minerali e oligoelementi, sia l'analisi di composti volatili e altre molecole organiche responsabili dell'aroma e del gusto del frutto. Le analisi hanno permesso di identificare profili diversi tra le varietà.
Infine, sono state attuate azioni di accompagnamento. Sono stati condotti incontri e workshop in presenza e online, per scuole e istituzioni con un duplice obiettivo: da un lato, sensibilizzare le prime sull'importanza della tematica trattata, sul contesto della ricerca volta alla tutela della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e sulla sua impostazione; dall'altro, fornire alle istituzioni le informazioni più rilevanti emerse dallo studio. Sono state, inoltre, preparate monografie divulgative che definiscono il background del progetto e sintetizzano i principali risultati. Saranno utilizzati anche altri strumenti come la sezione "Percepire la tradizione" del Portale web Alimentinutrizione.it per raggiungere una platea più ampia.
Tramandare il patrimonio delle specie tradizionali alle generazioni future è infatti un compito complesso: occorre custodire le piante, preservare l'habitat che le ospita e conoscere le peculiarità nutrizionali ed organolettiche dei frutti per la loro valorizzazione.
Valentina Melini, Francisco Javier Comendador, Francesca Melini
CREA Alimenti e Nutrizione
PianetaPSR numero 141 giugno 2025