Con la condizionalità rafforzata, in vigore dal 1 gennaio 2023, gli agricoltori sono tenuti a soddisfare, rispetto a quelli della precedente programmazione, impegni più ampi e stringenti per ricevere il pagamento dei premi richiesti.
Ciò che occorre focalizzare è l'esigenza di motivare l'agricoltore/allevatore al rispetto delle regole di condizionalità. Tutti dicono cosa si deve o non si deve fare, ma raramente si spiegano i vantaggi che si possono trarre dal rispetto dei requisiti.
Perché la condizionalità è così importante? Perché gli agricoltori/allevatori dovrebbero rispettarla?
Le motivazioni per cui rispettare gli obblighi di condizionalità sono molteplici:
Di fatto, se rispettiamo la condizionalità aiutiamo tutti noi a vivere meglio e a lasciare un mondo migliore per le generazioni future.
I settori che interessano la condizionalità sono:
Ogni settore si articola in "Temi principali" che riguardano, come dettagliato nelle tabelle seguenti, i cambiamenti climatici, l'acqua, il suolo, la biodiversità e il paesaggio, la sicurezza alimentare, i prodotti fitosanitari e il benessere animale.
In pratica, la condizionalità prova a intervenire in senso migliorativo rispetto a tutto ciò che ci circonda, al fine di contribuire a far vivere meglio l'uomo nel suo ambiente naturale, nutrendosi di cibo genuino.
Come evidenziato, le tematiche condizionalità che interessano l'attuale PAC 2023-2027 sono molteplici, di varia natura e con obiettivi notevolmente diversi e che confluiscono in un obiettivo di carattere più generale: migliorare l'ambiente in cui viviamo.
Per raggiungere tale traguardo, ogni singolo requisito punta al raggiungimento di determinati obiettivi che concorreranno al risultato finale.
Nella tabella sono indicate alcune delle motivazioni più importanti che ci dovrebbe indurre al rispetto delle regole.
La multifattorialità degli obiettivi implica una grande variabilità degli strumenti utilizzati per effettuare i controlli, nonché dei soggetti che effettuano tali controlli.
Tale diversità, coerentemente ai diversi obiettivi da raggiungere, va pertanto coniugata in funzione di una serie di fattori, ad esempio:
Pertanto, sulla base di un'attenta e approfondita analisi di ogni requisito, sono state stabilite le modalità di svolgimento dei controlli più adatti al singolo caso. Si riporta di seguito lo schema relativo ai controlli della campagna 2024.
Come riportato nella tabella precedente, attualmente, in base alle caratteristiche del requisito, coesistono diverse modalità di controlli: Area monitoring system (AMS-Monitoraggio satellitare), Controlli tempestivi, Controlli Aziendali Integrati (CAI) e Controlli dei Servizi Veterinari.
La verifica dei requisiti non avviene sempre con un unico strumento di controllo perché, in alcuni casi, vi è la necessità che gli stessi siano integrati da altre forme di controllo. Ad esempio, la BCAA1: l'AMS rileva gli eventi di rottura del prato ma per ottenere l'esito del controllo del requisito occorre incrociare l'esito tecnico (AMS) con le richieste di conversione pervenute (controllo amministrativo).
Tutte le tipologie di controllo sono oggetto di studi continui.
Si tende a migliorare l'affidabilità degli algoritmi per l'AMS, si tiene conto delle eventuali modifiche normative, delle indicazioni pervenute dalla Commissione Europea durante gli audit, degli esiti e delle problematiche che si sono presentate nei controlli effettuati nella campagna precedente e delle osservazioni ricevute da parte degli organismi pagatori.
L'impegno a migliorare il sistema dei controlli è costante da parte di AGEA che, in collaborazione con il MASAF, definisce e semplifica più possibile le direttive impartite dalla Commissione Europea, con l'obiettivo di rendere più agevole il rispetto delle regole da parte dei beneficiari e permettere una corretta erogazione dei fondi unionali.
Lidia Maggio
AGEA
PianetaPSR numero 141 giugno 2025