Il contesto nazionale e internazionale ci restituisce una offerta di eventi e formazione sempre più specialistica e unidirezionale nell'ambito delle aree rurali. Contesti "vocati" dove prevale un tema, un mercato, una domanda, una strategia e così via. Ma quali tipi di risultati concreti questo tipo di offerte può generare sulla rigenerazione di queste aree? Risulta utile verificare la validità di un modello di contaminazione culturale che pare idoneo a sopperire alla diffusa mancanza di competenze in seno alle piccole amministrazioni e che rende difficile l'attuazione di misure sulla carta validissime ma che, nella realtà, stentano a decollare?
Abbiamo individuato come caso studio il Comune di Siddi in Sardegna, nell'ambito del progetto Jazz'Inn (il living lab di open innovation di Fondazione Ampioraggio che da 8 anni trasforma borghi e aree interne in capitali d'innovazione, trasformando la lentezza in un fattore di accelerazione e sviluppo). Lo scopo è rilevare la strategia di rigenerazione adottata, monitorare le azioni per il conseguimento degli obiettivi intermedi, registrare il contributo al conseguimento degli obiettivi generato dalla partecipazione alla rete del Jazz'Inn.
La strategia di rigenerazione adottata vuole trasformare Siddi in un esempio virtuoso di rigenerazione territoriale, in grado di coniugare la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale con un rilancio socioeconomico sostenibile. Siddi diventerà un "Borgo Laboratorio" dinamico e innovativo, un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle aree interne della Sardegna. L'approccio da adottare è integrato e prevede il coinvolgimento della comunità locale e degli stakeholder territoriali, per creare un ecosistema di sviluppo basato sull'innovazione sociale e sulla cooperazione ed attivare così un processo virtuoso che possa rispondere in modo concreto alle sfide legate allo spopolamento e all'invecchiamento della popolazione, generando nuove opportunità lavorative e potenziando l'attrattività del borgo che diventerà laboratorio di innovazione e rigenerazione urbana.
Siddi è un piccolo comune della Provincia del Sud Sardegna con una popolazione di circa 600 abitanti (2024). Il paesaggio è caratterizzato da una campagna rigogliosa e da un centro storico ben conservato. A breve distanza dal centro abitato si estende la Giara di Siddi, un altopiano basaltico di grande valore naturalistico, con una flora e una fauna uniche, che offre ulteriori opportunità per escursioni e attività all'aria aperta che ospita le preziose testimonianze preistoriche quali il nuraghe Sa Fogaia, la Tomba di Giganti di Sa Domu e S'Orcu, Conca 'e Sa Cresia e Genna Maiu. Siddi si trova al centro di un territorio, la Marmilla, distante 35 minuti dal principale hub regionale (aeroporto di Cagliari), 40 minuti dal porto di Cagliari e meno di 1 ora dalla costa occidentale della Sardegna, in un'area diversificata in termini di vocazioni (ambiente, cultura, tradizioni, enogastronomia, artigianato e turismo). L'analisi demografica del comune di Siddi mostra una significativa tendenza al calo della popolazione a partire dagli anni '90. Nel 1991, la popolazione era di circa 878 residenti, e 799 nel 2001. Il censimento del 2011 ha registrato un ulteriore declino a 696 abitanti, con un calo del 12,9% rispetto al 2001, indicando una contrazione demografica più marcata. Infine, il censimento permanente del 2021 riporta una popolazione di 595 residenti, registrando un'ulteriore riduzione del 14,5% rispetto al censimento precedente.
Questa tendenza è in linea con il fenomeno dello spopolamento che interessa molte aree rurali della Sardegna e altre zone interne italiane. I fattori principali includono l'invecchiamento della popolazione, la bassa natalità e la migrazione verso le città maggiori per opportunità di lavoro e istruzione. Tuttavia, alcuni interventi di rigenerazione urbana e di valorizzazione delle risorse culturali e naturali, come quelli implementati a Siddi, puntano a invertire o mitigare tale trend demografico, mirando a rendere il borgo più attrattivo per residenti e nuovi abitanti, oltre che per i visitatori.
Il Comune di Siddi è caratterizzato da un territorio di undici chilometri quadrati che ingloba: un borgo rurale con un ben tenuto centro storico; un rilevante patrimonio archeologico, naturalistico, artistico e ambientale; consuetudini, saperi, tecniche di produzione, modi di cucinare e consumare il cibo della civiltà contadina che appartengono alla tradizione della comunità. Siddi custodisce, inoltre, un importante patrimonio storico documentale, dato dall'Archivio dell'Ospedale Managu (dal 1861 al 1910 era presente a Siddi un ospedale rurale). Inoltre nel Comune opera la comunità alloggio comunale "Ulivi secolari" che ospita 24 anziani. Importanti sono gli appuntamenti culturali e ricreativi perché Siddi è un paese vivace e la comunità partecipa in modo corale agli eventi religiosi e civili. Tra questi figurano i festeggiamenti il 2 luglio in onore della Madonna "Sa Gloriosa", il 13 giugno Sant'Antonio, il 29 settembre San Michele Arcangelo e il 20 gennaio San Sebastiano e i riti della Settimana Santa. Tra gli appuntamenti civili più importanti sono da considerare gli eventi a ridosso del Natale.
L'evento clou è tuttavia rappresentato dalla manifestazione "Appetitosamente" - Festival regionale del buon cibo - che si tiene nelle piazze, nelle vie e nelle case del paese nell'ultimo fine settimana di luglio/primo di agosto. L'evento, conosciuto ormai in tutta la Sardegna, si caratterizza per la qualità dell'offerta culturale ed enogastronomica tendente a valorizzare l'inestimabile patrimonio culturale e rurale. La comunità di Siddi è molto collaborativa; sono presenti e operano diverse associazioni come La Pro loco, la Consulta Giovanile, l'Associazione anziani "Generazioni solidali", l'Avis, il Comitato "Appetitosamente21", la Compagnia barracellare e altri. Inoltre, è presente la piccola Cooperativa "Villa Silli" che gestisce il museo ornitologico e il parco naturalistico archeologico Sa Fogaia. Siddi fa parte delle seguenti Associazioni: BAI Borghi autentici d'Italia; Sardegna Isola del Romanico; Associazione Città dell'olio; Associazione Città della Terra Cruda.
L'Amministrazione comunale per contrastare lo spopolamento e cercare di tenere viva la comunità punta su interventi di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale che riesco a inquadrare agevolmente nel contesto della "sostenibilità culturale" di cui al PNRR, Missione 1, Componente 3 (M1C3) - Cultura, Attrattività dei Borghi. La strategia contempla la ridefinizione degli elementi del capitale territoriale in elementi di valore da ridisegnare come attrattori. L'incastro è quello di dotare la collettività, propensa a recepire indirizzi di gestione co-partecipativa, di elementi territoriali fruibili con l'obiettivo finale di incrementare i flussi turistici ma soprattutto con il fine di generare "presenze" trasformando il turismo giornaliero, prevalentemente escursionistico, in turismo di breve permanenza.
Da un lato detta strategia ha già portato a un risultato costituito dalla valorizzazione delle proprie emergenze archeologiche. Tra questi la "summer school" di archeologia che attira numerosi studenti provenienti da ogni parte del mondo e le interlocuzioni aperte con l'università di Cambridge e di Cardiff.
Per il settore agricolo la strategia contempla la creazione di un "brand di territorio" che sia funzionale alla creazione di valore di produzioni primarie e relative filiere quali quelle relative a: colture orticole, ulivicoltura, mandorleti, zafferaneti e cerealicoltura.
Per il conseguimento dell'obiettivo finale di generare presenze turistiche vi è non solo la emersione di elementi attrattori, ovvero di fruizione del territorio (costituenti sub obiettivi di progetto), ma anche la realizzazione di un albergo diffuso mediante riqualificazione di parte del patrimonio urbanistico del centro storico resosi disponibile dalla erosione demografica che dal 1991 a oggi ha portato alla perdita di 300 residenti, pari a circa 80 nuclei famigliari. Si stima che una percentuale compresa tra il 35% e il 45 % del patrimonio immobiliare abitativo del borgo sia in disuso.
Nella strategia di "sostenibilità culturale" la valorizzazione delle componenti rurali risulta essere determinante in quanto variabile differenziale, insieme alla creazione dell'albergo diffuso, necessaria a convertire il turismo escursionistico giornaliero in turismo generante presenze (ovvero pernottamenti).
Allo stesso tempo, la valorizzazione delle componenti rurali e quindi delle filiere corte e relative produzioni è alla base delle azioni di contrasto alla erosione demografica in quanto ritenuta idonea a generare indotto imprenditoriale con generazione di nuova occupazione e quindi nuovi residenti, anche "ibridi" se considerata la recettività ad adottare misure di innovazione scoiale quali il co-housing e il co-working rurale.
La strategia di "sostenibilità culturale" sembrerebbe tra l'altro correlata da interventi di "sostenibilità ambientale e sociale". Risulta speculare al tutto perseguire interventi sul risparmio energetico in contesti di economia collaborativa con la costituzione di una CER.
Nel contesto rurale di Siddi, i fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) rappresentano una risorsa fondamentale per concretizzare gli ambiziosi progetti di rigenerazione territoriale e sostenibilità. Il PSR, finanziato dall'Unione Europea e implementato a livello regionale, fornisce ai piccoli comuni come Siddi strumenti economici e operativi per sostenere lo sviluppo agricolo, promuovere la diversificazione economica e potenziare le infrastrutture. In particolare, tali fondi risultano strategici per attuare iniziative di valorizzazione culturale e ambientale, il che è evidente nella creazione di un albergo diffuso, nelle iniziative di riqualificazione energetica tramite comunità energetiche e nella promozione del patrimonio enogastronomico locale tramite il festival "Appetitosamente" e il marchio collettivo per i prodotti agricoli.
Infine, il Comune di Siddi è molto attivo nei rapporti di cooperazione internazionale stringendo gemellaggi con borghi aventi caratteristiche similari (Comune di Gorafe in Andalusia - Spagna).
Una delle novità introdotte nel Piano Strategico della PAC italiano (PSP) è il supporto agli Smart villages (piccoli comuni intelligenti) per rafforzare la resilienza e la sostenibilità delle comunità rurali, valorizzando sia il capitale umano sia le risorse ambientali e culturali. Grazie alla rete dei Gruppi di Azione Locale (GAL) si possono creare le condizioni per la nascita di borghi intelligenti e favorirne lo sviluppo e l'amministrazione di Siddi può guardare a questo progetto come modello per attrarre investimenti, migliorare le infrastrutture digitali, e favorire un modello di vita sostenibile e autosufficiente, incentivando non solo l'agricoltura, ma anche il turismo e l'artigianato locale.
Il recupero del valore sociale rurale può effettivamente costituire un volano per facilitare lo sfruttamento delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali con il fine di introdurre approcci innovativi (organizzativi, di processo, prodotto, sociale) e sviluppare l'economia circolare e inclusiva in vari settori (economici, turistici, ambientali, socio-culturali) che contribuiscano a migliorare la qualità della vita.
Assunta Amato
CREA PB
PianetaPSR numero 141 giugno 2025