Home > Pianeta Rurale > Rete Rurale Nazionale > Comunicare il rurale: l'importanza di raccontare territori, comunità, persone e lo sviluppo locale sostenibile attraverso il cinema
ingresso Marateale
LEADER

Comunicare il rurale: l'importanza di raccontare territori, comunità, persone e lo sviluppo locale sostenibile attraverso il cinema

Nasce la menzione speciale "Short Italia Rurale" al Festival cinematografico "Marateale - Premio Internazionale Basilicata" grazie alla Rete Nazionale della PAC 2025-2029 - Rete LEADER.

Negli ultimi anni, la comunicazione è diventata un elemento centrale nelle politiche europee sullo sviluppo rurale. L'obiettivo non è più soltanto quello di trasmettere un messaggio, informare o promuovere, quanto quello di costruire narrazioni, creando connessioni e rafforzando l'identità territoriale, stimolare il protagonismo delle comunità locali, raccontando e interpretando la complessità di territori dinamici e in evoluzione, attivare consapevolezza e generare visioni di futuro. Si tratta di ricostruire un immaginario condiviso, capace di abbattere stereotipi[1] datati che etichettano le aree rurali come luoghi periferici, immobili, legati esclusivamente al passato e privi di innovazione. In questo senso, "comunicare il rurale" può e deve essere considerato una delle attuali sfide strategiche, funzionale al raggiungimento degli Obiettivi Specifici 7 "Attrarre giovani agricoltori e nuovi imprenditori agricoli" e 8 "Promuovere l'occupazione, la crescita, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali" del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027[2].

La sfida, oggi, consiste nel "comunicare il rurale" in un modo nuovo, autentico e coinvolgente, essendo la comunicazione una leva capace di riposizionare le aree rurali nell'immaginario collettivo, influenzando percezioni, orientando le politiche, generando senso di appartenenza e rendendo visibili le trasformazioni in atto. 

In questo contesto, il linguaggio audiovisivo, e in particolare quello dei cortometraggi, può diventare un potente strumento di narrazione e rigenerazione. I territori rurali, infatti, sono più di semplici spazi fisici; sono paesaggi e luoghi culturali ricchi di significati, tradizioni, vissuti, sfide e visioni; sono laboratori di innovazione, di imprenditorialità e creatività, abitati da giovani che hanno deciso di tornare, o restare, per costruire un futuro diverso. Il mondo rurale è vivo e aperto, scenario di progetti che sanno coniugare sostenibilità, tecnologia, cultura e comunità. Raccontarli attraverso il cinema significa restituire voce alle comunità, generare empatia e attivare nuove letture del contesto rurale contemporaneo, valorizzando quegli sguardi capaci di raccontare il lato più autentico, dinamico e appassionante del rurale. 

I cortometraggi, per la loro natura concentrata, visiva e immediata, sono particolarmente adatti a raccontare storie di persone, comunità, paesaggi, attività e innovazioni. Rappresentano efficaci strumenti di comunicazione, che hanno una straordinaria capacità di emozionare, coinvolgere e far riflettere pubblici diversi (non soltanto locali o tecnici) e di stimolare riflessioni sul ruolo che le aree rurali, sempre più attive, vibranti, dinamiche e innovative, possono giocare nella transizione ecologica, sociale e culturale.

È in questo contesto che nasce "Short Italia Rurale", un'iniziativa scaturita dalla collaborazione tra la Rete nazionale della PAC 2025-2029 - Rete LEADER e l'Associazione Cinema Mediterraneo, che cura l'organizzazione del Festival cinematografico "Marateale - Premio Internazionale Basilicata". L'iniziativa ha avuto l'obiettivo di avvicinare il mondo del cinema ai valori dello sviluppo locale sostenibile, valorizzando lo sguardo di filmmaker e creatori audiovisivi (es. registi, professionisti o emergenti; videomaker - freelance, creator o storyteller; studenti universitari o di scuole di specializzazione su cinema, audiovisivo e comunicazione; associazioni culturali o collettivi creativi; documentaristi) che hanno scelto di raccontare il rurale da dentro, con autenticità e passione.

Caterina Salvia, Alessandra Pesce, Franco Muscolino, Alina BAba, Nicola Vertone
Caterina Salvia, Alessandra Pesce, Franco Muscolino, Alina BAba, Nicola Vertone


L'evento sostenuto dalla Rete nazionale della PAC 2025-2029 - Rete LEADER si è svolto lo scorso 23 luglio nell'ambito della 17° edizione di Marateale - Premio Internazionale Basilicata, organizzato dall'Associazione Cinema Mediterraneo con il patrocinio della Regione Basilicata e tenutosi a Maratea dal 22 al 26 luglio 2025.

"Marateale", avviato nel 2008, è riconosciuto come evento di riferimento per il cinema italiano e internazionale e prevede al suo interno l'organizzazione di una sezione dedicata ai cortometraggi: il concorso "Marateale in Short". Attraverso questa sezione, giunta alla V edizione, il festival mira a promuovere il formato corto come strumento creativo per raccontare storie coinvolgenti e innovative, affrontando una varietà di argomenti, dalla social fiction alla sostenibilità, dall'attualità alla narrativa. La categoria Short è stata articolata in due sottocategorie: Short Italia e Short Mondo. La sottocategoria "Short Italia" ha ammesso cortometraggi italiani di finzione di qualsiasi genere, prevedendo il riconoscimento al miglior cortometraggio del Premio Marateale e del Premio RAI Cinema Channel. Quest'anno i cortometraggi registrati alla sottocategoria "Short Italia" incentrati su tematiche rurali hanno avuto la possibilità di concorrere anche per la menzione speciale "Short Italia Rurale", riconosciuta ai due migliori corti che hanno saputo raccontare meglio l'identità, la ricchezza e l'evoluzione del mondo rurale, valorizzando il legame profondo tra l'uomo e la terra, le tradizioni locali, l'impegno e la creatività delle comunità delle aree rurali italiane. 

L'iniziativa è stata promossa tramite i canali web e social dell'Associazione Cinema Mediterraneo e della Rete della PAC 2025-2029 - Rete LEADER, che tramite apposita call ha invitato i GAL italiani a coinvolgere e informare le comunità locali in merito all'opportunità offerta dal concorso. Lo scopo finale è stato quello di raggiungere e invitare filmmaker e creatori audiovisivi a partecipare con il proprio cortometraggio dedicato all'identità e alla ricchezza delle aree rurali. Una giuria mista, composta da esperti di sviluppo rurale locale (LEADER) e professionisti del settore cinematografico, ha valutato le opere candidate, scegliendo i due migliori cortometraggi dedicati al rurale: uno per la categoria under 35 e uno per la over 35.

Il conferimento della menzione speciale è stato curato dalla Direttrice del Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, Alessandra Pesce, che ha partecipato anche a un incontro pomeridiano con i Presidenti del GAL La Cittadella del Sapere, del GAL Lucania Interiore srl, del GAL Percorsi, del GAL Lucus e del GAL Napoca-Porolissum Area Cluj (Romania) e con il Direttore generale dell'Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata. All'incontro hanno preso parte anche il Presidente dell'Associazione Cinema Mediterraneo, le Direttrici del GAL Oglio Po e del GAL Patavino, altri operatori culturali e rurali presenti al Festival e referenti della Rete LEADER.

I corti vincitori

Attraverso il linguaggio cinematografico, i due corti vincitori sono stati capaci di ispirare i residenti e potenziali visitatori grazie al racconto visivo di storie, sfide e prospettive di rigenerazione e valorizzazione delle aree rurali italiane. Per la categoria over 35, la menzione speciale è stata riconosciuta al corto "La Mia Terra" di Stefano Sgarella, la cui realizzazione è stata sostenuta dal GAL Oglio Po. Per la categoria under 35, il riconoscimento è andato al corto "Dai Colli all'Adige: Custodi", un'opera corale sostenuta dal GAL Patavino e firmata da un gruppo di giovani autori: Marco Segato e N. Campitelli, P. Borgato, A. Ceccolin, G.F. Francanzani, G. Grotto, A. Sinigallia.

Il corto "La Mia Terra" è un documentario poetico, potente e toccante che racconta il ritorno alle radici attraverso i luoghi dell'infanzia. Una narrazione che intreccia voci, volti, emozioni e memorie, restituendo un'immagine profonda e stratificata della terra come spazio fisico e affettivo. La giuria ne ha riconosciuto la qualità tecnica, la forza emotiva e l'ispirazione narrativa, capace di raccontare la terra attraverso punti di vista naturali, storici, antropologici, culturali espressi da diversi attori locali (es. designer, storici, storici dell'arte, sindaci, ideatori artistici e scenografici). 

"Dai Colli all'Adige: Custodi", basandosi su una regia sobria e ritmata, riesce a costruire in pochi minuti un racconto basato sulle storie di quattro figure che custodiscono l'identità culturale e materiale del territorio: un pittore, uno scultore, un ceramista e il custode di un castello medievale. È stato considerato un affresco corale che celebra la cura, la bellezza e la responsabilità verso il patrimonio locale.

Sabina Bordiga, Gabriella Ricciardi, Giuseppina Botti


Dare spazio alle storie di chi vive e rinnova quotidianamente il mondo rurale appare oggi fondamentale per costruire una visione collettiva più giusta e completa, capace di ispirare nuove generazioni, rafforzare le comunità locali e dare il giusto riconoscimento anche a chi lavora per un'agricoltura sempre più sostenibile, inclusiva e innovativa.

In un'epoca in cui l'immagine e il racconto plasmano la percezione collettiva, la menzione speciale "Short Italia Rurale" rappresenta un primo passo per costruire una nuova grammatica visiva del territorio, che ha come protagonisti le persone, i paesaggi e le scelte di chi abita e reinventa quotidianamente il rurale.

Premiazione_GiuseppinaBotti_direttoreGALOglioPo
Premiazione Giuseppina Botti direttore GAL Oglio Po

Note

 
 

Gabriella Ricciardi, CREA PB
Rete nazionale PAC 2025-2029 - Rete LEADER

 
 

PianetaPSR numero 142 luglio/agosto 2025