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Agrometeo

L'andamento agrometeorologico di settembre 2025

L'analisi del Progetto AgroMIND della Rete Nazionale della PAC.

Dal 2025, la rubrica di PianetaPSR dedicata al monitoraggio agrometeorologico del mese precedente assume una nuova veste, mantenendo comunque la stessa linea, con un testo più breve di commento ai materiali regolarmente aggiornati nella galleria AgroMIND, che espone le mappe degli indici degli ultimi 10 mesi, e un quadro di sintesi di maggiore dettaglio territoriale sugli indici più rappresentativi delle condizioni agro-meteorologiche. 

L'andamento delle condizioni meteorologiche costituisce un fattore fondamentale per lo svolgimento delle attività agricole, condizionandone fortemente le produzioni, in termini sia qualitativi sia quantitativi. La conoscenza delle caratteristiche climatiche di un territorio guida le scelte colturali e gli investimenti strutturali, così come la programmazione delle diverse pratiche agronomiche non può prescindere dall'andamento meteorologico durante la stagione agraria (lavorazione del terreno, interventi irrigui e di difesa dai patogeni e parassiti, operazioni di raccolta, ecc.).

Il monitoraggio agrometeorologico viene svolto dal CREA-Agricoltura e Ambiente nell'ambito della Rete PAC del Piano Strategico Nazionale, dal 2025 con il progetto esecutivo AgroMIND, in continuità con la precedente scheda "Agrometeore" della RRN. Gli indici presentati nei diversi report mensili possono variare durante la stagione agraria in funzione della loro capacità di rappresentare i fenomeni più significativi per le colture.

La citata galleria AgroMIND è accessibile della sezione Dati e analisi del sito dell'Osservatorio di Agro-Meteo-Climatologia del CREA Agricoltura e Ambiente. Questa sezione contiene anche la pagina Previsioni agrometeo che permette di accedere alla galleria delle previsioni agrometeorologiche a 7 giorni, aggiornate quotidianamente (AgroFIND). La documentazione dei materiali presentati in AgroMIND e AgroFIND, comprensiva dei principali metadati, è disponibile al seguente link

Le analisi mensili si basano su dati giornalieri pubblicati con cadenza annuale al seguente link. Tale dataset, aggiornato quotidianamente per uso interno, deriva da dati di rianalisi preliminari (ERA5T) disponibili in quasi real time sul Climate Data Store di Copernicus, la cui successiva validazione, che avviene nell'arco di tre mesi, potrebbe evidenziare errori o scostamenti solitamente trascurabili. Maggiori dettagli sulle procedure di stima delle variabili usate per il calcolo degli indici sono stati pubblicati nel seguente articolo.

 

Andamento agrometeorologico nel mese di settembre 2025

Tabella 1- Anomalie (rispetto alle medie climatiche 1991-2020) per diverse unità territoriali di Temperature minime e massime (ΔTN e ΔTX), Evapotraspirazione di riferimento Penman Monteith (ΔETo), Precipitazione (ΔRR) e Bilancio idroclimatico (ΔCWB); classi di intensità relative agli indici di siccità SPEI3 e SPEI6. 

Condizioni termiche ed estremi

Settembre ha fatto registrare anomalie termiche mensili ovunque positive ma contenute. A livello nazionale, le anomalie delle temperature minime (ΔTN) e massime (ΔTX) hanno segnato rispettivamente +1 °C e + 1.1 °C e i valori maggiori hanno interessato il Centro, il Sud e le Isole. Le anomalie delle minime hanno mostrato un segnale positivo ma lieve anche lungo l'arco alpino, soprattutto nella provincia di Bolzano. Ciò nonostante, le uniche regioni ad aver superato i +2 °C sono state per le minime il Molise (+2.1 °C) e per le massime l'Abruzzo (+2.3 °C), la Basilicata (+2.2 °C) e la Calabria (+2.3 °C).

Disponibilità idrica ed estremi

Considerata la situazione termica, l'evapotraspirazione ha mostrato anomalie positive, molto contenute, al Sud ed è risultata in media praticamente ovunque al Centro-Nord. Osservando l'anomalia mensile percentuale di precipitazioni (ΔRR) le piogge cadute a settembre sono state al di sotto della media al Sud (-48%, con valori regionali ragguardevoli di -74% in Basilicata e -69% in Puglia); al Centro le precipitazioni sono risultate prossime alla media e si sono concentrate sul versante tirrenico; anche nel Nord-Ovest i valori sono stati prossimi alla media, mentre l'unica ripartizione a mostrare anomalie positive è stato il Nord-Est (+21%). Le anomalie del bilancio idro-climatico (ΔCWB, fig. 1) hanno rispecchiato il quadro termico e pluviometrico appena descritto, con valori negativi spiccati al Sud (-40 mm), più moderati sulle Isole (-18 mm) e positivi concentrati a Nord-Est (+30 mm).

Dall'analisi dell'indice di siccità riferito agli ultimi tre mesi (SPEI3), considerando la scarsità di precipitazioni che continua a caratterizzare specialmente il Sud, in queste zone è rimasto un segnale di siccità lieve, con Puglia, Basilicata e Calabria in siccità moderata; al contrario il Nord-Est, che risultava nella norma, ha raggiunto una condizione di umidità moderata grazie alle abbondanti precipitazioni; anche il Centro e il Nord Ovest , interessati però da precipitazioni più contenute e localizzate, sono passati a condizioni più umide (dalla norma ad umidità lieve). Secondo lo SPEI6 (fig. 1), il deficit pluviometrico che si protrae da mesi al Sud ha fatto scalare questa zona in siccità moderata (con Puglia e Calabria in siccità severa); le condizioni di umidità del resto del paese non hanno invece subito variazioni rispetto allo scorso mese, e hanno continuato ad evidenziare segnali di umidità lieve in tutto il Nord.


Figura 1- Anomalie (rispetto alle medie climatiche 1991-2020) di bilancio idro-climatico (ΔCWB, sx) e indice di siccità (SPEI6, dx) 

 Figura 1- Anomalie (rispetto alle medie climatiche 1991-2020) di bilancio idro-climatico (ΔCWB, sx) e indice di siccità (SPEI6, dx)
 Figura 1- Anomalie (rispetto alle medie climatiche 1991-2020) di bilancio idro-climatico (ΔCWB, sx) e indice di siccità (SPEI6, dx)
 

Andamento fenologico

Nel mese di settembre, Sardegna, Puglia e Sicilia hanno confermato i valori medi più elevati delle sommatorie termiche con soglia 0 °C (GDD0) calcolate dal 1° gennaio, superando i 5000 gradi giorno fino ai 5090 gradi calcolati in Sicilia; le anomalie (GDD0_a), ovunque positive, hanno raggiunto il valore medio più elevato in Calabria (+476 gradi giorno). Per le sommatorie a soglia 10 °C (GDD10), solo la Puglia ha superato i 2400 gradi giorno, mentre la Calabria ha confermato il valore di anomalia (GDD10_a) più alto (+377 gradi giorno).

Durante il mese di settembre si è completata la raccolta delle cultivar di vite più tardive, come hanno riportato i bollettini di Puglia e Abruzzo, dove il Montepulciano ha fatto registrare gradazioni superiori ai 20° Babo [1-2]. Per quanto riguarda l'olivo, la fase fenologica prevalente è stata l'invaiatura, più o meno avanzata a seconda delle varietà e dell'areale, a cui si associano il raggiungimento delle dimensioni finali delle drupe e il completamento dell'inolizione.

Nel bollettino fenologico settimanale del 18 settembre 2025 [3], pubblicato sul sito della Rete Rurale Nazionale, i dati provenienti dalle osservazioni in campo della rete IPHEN hanno mostrato l'olivo in BBCH 81 in Sicilia e sulle coste marchigiane.

A fine mese, nonostante la maturazione fosse ancora incompleta, nei bollettini di diverse regioni si è reso necessario suggerire la raccolta anticipata per prevenire i danni dovuti alla mosca dell'olivo [4-7]; in Veneto è stato stimato un calo produttivo del 40% rispetto alle medie degli anni precedenti [8]. Secondo le indicazioni del bollettino della Regione Piemonte, le intense grandinate del 24 settembre, che hanno interessato tutte le provincie, hanno sicuramente compromesso la produzione di riso [9].

Contesto europeo/nazionale ed eventi estremi nel mese di settembre 2025

A livello globale, in base alle analisi prodotte dal servizio C3S di Copernicus [10], il mese di settembre 2025 è risultato il terzo più caldo dalle rilevazioni, con +0.66 °C rispetto alla media climatica 1991-2020 e +1.47 °C in relazione al periodo pre-industriale 1850-1900. In Europa, le anomalie termiche più elevate si sono avute nelle zone orientali, in particolare in Finlandia e nella Penisola Scandinava e in maniera più contenuta nei Paesi Baltici, in Ucraina e nelle zone limitrofe. Temperature leggermente inferiori alla media climatica si sono registrate soltanto in porzioni limitate dell'Europa Occidentale comprese tra l'Irlanda e la Spagna settentrionale. In relazione alle precipitazioni, condizioni più umide della media, spesso accompagnate da alluvioni e inondazioni, hanno interessato l'Europa nord-occidentale e centrale, la Penisola Scandinava, la costa orientale del Mar Nero, la Croazia, le coste Nord-orientali della Spagna, il Nord Italia e le coste tirreniche italiane. Condizioni secche si sono registrate sulla Penisola Iberica, le coste norvegesi, in Ucraina, su gran parte dell'Italia peninsulare e nei Balcani. 

Infine, per quanto riguarda le disponibilità idriche in Italia e fenomeni estremi, monitorati da ANBI [11, 12, 13], durante il mese del passaggio stagionale l'Italia è risultata in costante emergenza meteo, dalla siccità, che continua ad interessare il Sud, alle alluvioni, il tutto associato a temperature estremamente alte intorno alla metà del mese. Sono stati registrati diversi allagamenti e alcune esondazioni: in ordine cronologico, in Veneto a Bibione, a Portoferraio (Isola d'Elba) e in diverse zone di Toscana e Lazio, nel Nord-Ovest (soprattutto Lombardia, con lo straripamento del Seveso e del Lago di Como), in Liguria con la tracimazione del Bormida a Cairo Montenotte, in Piemonte nella provincia di Alessandria e in Valle Stura e, infine, sull'Isola d'Ischia. Sono state inoltre registrate forti grandinate nel Lodigiano.

 

Fonti

 
 
 
 

Barbara Parisse (Ed.)
Roberta Alilla, Giulia Maria Bellucci, Flora De Natale, Antonio Gerardo Pepe
CREA - Agricoltura e Ambiente

 
 

PianetaPSR numero 144 ottobre 2025