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PRODUZIONE INTEGRATA

In fase di decollo il Sistema-qualità

Definite le linee guida dei piani di controllo e selezionate le proposte per logo e nome - Strumento importante anche per applicare la direttiva Ue sull'uso sostenibile dei fitofarmaci

La scorsa settimana il Gruppo tecnico qualità, organismo specialistico del Comitato di produzione integrata, ha concluso i lavori di definizione delle modalità di accesso al Sistema di qualità nazionale (Sqnpi), delle linee guida nazionale per la redazione dei piani di controllo e del regolamento d'uso del marchio. In attesa di portare il lavoro al Comitato produzione integrata (Cpi) per l'approvazione, si sta organizzando un ulteriore incontro con i portatori di interesse per raccogliere le ultime eventuali osservazioni o suggerimenti. Dopo questi eventi, sono pronti tutti gli elementi per assemblare il Sqnpi e renderlo attivo con l'avvio del relativo processo di certificazione.

 
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C'è grande attesa nel settore della produzione e della distribuzione per questo nuovo sistema di qualità che vuole essere un'ulteriore risposta alle aspettative di una società sempre più esigente in termini di tutela della salute pubblica e dell'ambiente. Grande attesa c'è anche in sede istituzionale, in quanto Mipaaf e Regioni puntano molto su questo strumento delle politiche dello sviluppo rurale per aumentare la competitività dei produttori agricoli.
Non va inoltre trascurato l'importante contributo dell'avvio del Sistema per poter dare pratica applicazione alla recente direttiva comunitaria sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Il consistente patrimonio in termini di aziende e superfici che possono aderire da subito al Sqnpi, in quanto coinvolte già in programmi di produzione agricola a basso impatto, (vedi dati), fa del nuovo sistema e della sua potenziale capacità di coinvolgere migliaia di aziende agricole una valida modalità applicativa delle disposizioni della direttiva. Applicare su larga scala un rigido e restrittivo  protocollo circa l'uso dei prodotti fitosanitari, e un regime di controllo continuo e sistematico, permette di dare una risposta nazionale alle legittime richieste di una  società sempre più attenta ed esigent, che sono state  tradotte nella direttiva su  l'uso dei prodotti fitosanitari. Inoltre, tale presupposto, consente di cogliere,  insieme ai benefici in termini salutistici, una sensibile riduzione dell'onere a carico delle Regioni e delle Province autonome, inteso sia in termini di risorse finanziarie che umane,   necessario per garantire uno standard minimo di applicazione delle disposizioni in materia di uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. 
Insieme alla definizione della parte strutturale ed organizzativa del SQNPI, si è conclusa anche la parte relativa all'acquisizione di proposte per la definizione del marchio che distinguerà le produzioni ottenute in ambito del Sqnpi. A questo riguardo, è stato indetto  il bando "concorso un logo ed un nome per la produzione integrata" distinto in due  categorie volte a raccogliere proposte sia sul logo che su una denominazione ideale che potesse sostituire quella tecnica di produzione integrata.
Il bando, che si è appena concluso con la pubblicazione dei vincitori, ha avuto un discreto successo, con oltre  100 proposte pervenute. In merito, la commissione ha proceduto, sulla base dei criteri stabiliti nel bando stesso, a selezionare i primi tre classificati per  categoria, ai quali verrà corrisposto un premio.
La graduatoria dei vincitori e le relative proposte sono state pubblicate sul sito www.reterurale.it

 

Superfici agricole a colture varie gestite con la tecnica della Produzione integrata nell'ambito dei  piani di sviluppo rurale - psr - adottati dalle Regioni. Anno 2009 Le Regioni mancanti hanno inserito altre forme di misure ambientali nei loro psr. A queste superfici vanno aggiunte quelle relative alle colture ortofrutticole gestite  nell'ambito dei piani operativi attivati nell'ambito della OCM ortofrutta. In ultimo grande rilievo ha la produzione integrata attivata in seno ai sistemi di certificazione privata gestiti da operatori della GDO e dell'agroindustria.

Regione
Superficie in ha
Abruzzo
19.134,00
Basilicata
-
Prov. Aut Bolzano
-
Calabria
1.118,00
Campania
4.471,60
Emilia Romagna
21.411,63
Friuli Venezia Giulia
-
Lazio
385,48
Liguria
708,25
Lombardia
22,586,77
Marche
-
Molise
-
Piemonte
97.604,00
Puglia
-
Sardegna
-
Sicilia
6987,68
Prov. Aut Trento
-
Toscana
8.483,81
Umbria
38.118,00
Valle d'Aosta
-
Veneto
-
Totale
221.009,51
 
 

Giuseppe Ciotti

 
 


PianetaPSR numero 6 - gennaio 2012