Home > Il punto sui PSR > La leva della diversificazione dà buoni frutti
Liguria
 
SPESA PSR 2011

La leva della diversificazione dà buoni frutti

In pole position anche investimenti aziendali e indennità compensative - Il basso livello dei premi in relazione agli impegni ha invece raffreddato l'interesse per i prodotti biologici 
andamento della spesa feasr Liguria

A dicembre 2011, le risorse pubbliche utilizzate dalla Liguria nell'ambito del Psr ammontavano a 106 milioni di euro, pari al 36% del totale programmato, risultato che ha permesso alla Liguria di superare la soglia del disimpegno annuale con largo anticipo rispetto alla scadenza di fine anno, attestandosi attorno al 112% del programmato Feasr.
Un'analisi per asse rivela una considerevole quota di spesa sostenuta sul programmato dell'asse I e dell'asse III. Nel primo caso l'avanzamento dell'attuazione è imputabile soprattutto al notevole interesse suscitato dalla misura 1.2.1, il cui tiraggio, infatti, ammonta al 41% della spesa totale sostenuta (per inciso, si tratta del secondo più alto in Italia); nel secondo caso il merito è da attribuire alla misura 3.1.1, relativa alla diversificazione delle attività aziendali, che da sola vale il 73% della spesa nell'ambito dell'asse.
Non si può, inoltre, non sottolineare il buon avanzamento dell'asse II, dovuto essenzialmente all'erogazione delle indennità compensative, che in Liguria interessano il 90% del territorio.
Un discorso a parte merita l'asse 4, per via della peculiarità delle modalità attuative operate dall'Autorità di Gestione, che ha ritenuto di non dover finanziare il funzionamento dei Gal. La scelta, a prima vista decisamente drastica, ha permesso di liberare risorse che, a giudicare dallo stato dell'attuazione del Leader in Liguria (10% della spesa pubblica programmata), sono andate ad intercettare i bisogni reali dei territori, soprattutto in riferimento alla misura 4.1.1.
E' evidente, quindi, che la strategia su cui è stato impostato il Psr ligure, volta a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio rurale attraverso azioni dedicate a favorire l'innovazione aziendale e a ridurre la marginalizzazione delle aree rurali, ha dato i suoi frutti.

 

Indicazioni sulle criticità incontrate.
Il rapporto di valutazione intermedia non ha evidenziato particolari criticità procedurali, almeno a livello di modello organizzativo. Ai problemi derivanti dalla recente soppressione delle Comunità montane (L. R. 7/2011), si è ovviato attraverso il rafforzamento della struttura operativa regionale e l'istituzione di 15 sportelli, facenti capo al "Settore Ispettorato Agrario Regionale", che continuano a garantire il presidio del territorio. I modesti ritardi procedurali verificatisi nelle fasi di "passaggio" da una struttura all'altra appaiono ad oggi, superati.
A livello di singola misura, si sono riscontrate difficoltà nell'esecuzione delle misure forestali, causa la complessità di rendicontazione degli interventi finanziati, l'applicazione del regime "de minimis" e la circoscritta tipologia di beneficiari. Al fine di recuperare il ritardo di attuazione di tali misure, l'Autorità di Gestione ha provveduto a modificarne i contenuti prevedendo la realizzazione degli interventi selvicolturali mediante il sistema del costo standard (1.2.2, 2.2.6 e 2.2.7) e l'allargamento della platea dei beneficiari ai soggetti privati (2.2.6 e 2.2.7), che prima potevano accedere al supporto di queste misure solo per interventi riferiti a Strategie di Sviluppo Locale.
Si rileva infine come il basso livello dei premi in relazione agli impegni richiesti, la complessità del sistema di gestione delle misure agroambientali e il ritardo nei pagamenti siano alla base del calo di interesse per la misura 2.1.4, che ha determinato il mancato rinnovo degli impegni relativi all'agricoltura biologica da parte di aziende che fuoriescono dallo schema al termine del periodo di impegno minimo.

Indicazioni e/o soluzioni per il 2012
Attuazione. Il buon andamento del Psr avrà come elementi imprescindibili il consolidamento della nuova struttura gestionale regionale e la riduzione dei tempi per l'istruttoria delle domande di aiuto e di pagamento. Inoltre, le risorse ancora disponibili saranno utilizzate con l'apertura di nuovi bandi e costituiranno ulteriori concrete opportunità di investimento. Programmazione. Sono previsti la rimodulazione del piano finanziario del Psr e il recepimento dei regimi di non aiuto/aiuto di Stato (attualmente in corso di notifica/approvazione), per le misure forestali.

 
 
 

Alberto Sturla e Daniele Acquapendente

 

PianetaPSR numero 8 - marzo 2012