L'Asse Leader in Sardegna sembra essere definitivamente decollato con circa 60 milioni di euro messi a bando dai 13 Gruppi di Azione Locale isolani solo negli ultimi sei mesi. Si tratta di un impulso importante frutto di una intensa attività di animazione ed assistenza portata avanti dal Servizio Sviluppo Locale dell'Assessorato all'Agricoltura responsabile per gli Assi 3 e 4. L'attività svolta produrrà degli sviluppi in termini di futura spesa rendicontata ed i bandi attivati si riveleranno sicuramente fondamentali per scongiurare il rischio disimpegno alla fine del 2012.
La Regione Sardegna ha fortemente puntato sull'Asse 4 come strumento di sviluppo delle aree rurali interne in grave difficoltà socio- economica. Con il metodo Leader si è scelto di attuare le misure dell'Asse 3 oltre a quelle dell'Asse 4. Agli Assi 3 e 4 è stato pertanto destinato il 15% delle risorse complessive del Psr, pari a complessivi 187,926 milioni di euro. Si tratta di una scelta strategica importante e coraggiosa considerando che la quota minima di risorse da destinare all'Asse 4 come da Reg. 1698/2005 (CE) è pari al 5%.
Più nel dettaglio, la dotazione finanziaria dell'Asse 4 ammonta complessivamente a 169.926.136€ di cui 144.9 milioni di euro dedicati alla Misura 413 che finanzia a sua volta i Piani di Sviluppo Locale dei 13 GAL articolati sulle Misure 311-Diversificazione verso attività non agricole, 312-Sostegno alla creazione di microimprese, 313-Incentivazione di attività turistiche e 321-Servizi essenziali per l'economia e la popolazione (esclusa l'azione 5), 322-Sviluppo e rinnovamento dei villaggi, 323-Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale (esclusa l'azione 1).
In base agli ultimi dati aggiornati al mese di febbraio, risulta che per la sola misura 311, attivata da tutti i GAL, sono stati attivati bandi pubblici per risorse superiori a 33 milioni di euro impiegando quasi interamente l'ammontare di risorse messe a disposizione dal piano finanziario. Seguono le misure 312 e 313 con risorse messe a bando dalla metà dei GAL per 12 e 19 milioni di euro rispettivamente. Infine la misura 321 con 13 milioni di euro messi a bando, al momento, da 5 GAL. Nessun avanzamento amministrativo per le misure 322 e 323, i cui bandi per alcuni GAL sono, tuttavia, in fase di predisposizione.
Ai GAL sono stati destinati anche i 20 milioni di euro della misura 431 per le spese di gestione e funzionamento e i 5 milioni della misura 421 per i programmi di cooperazione transnazionale e interterritoriale sebbene tale misura sarà gestita a livello regionale.
Altre misure vengono invece attuate direttamente dalla Regione, come la Misura 311 azione 1, dedicata agli agriturismi in zone extra Gal, a cui è attribuita una dotazione di 10 milioni di euro e la Misura 323 azione 1 rivolta all'aggiornamento dei piani di gestione delle zone SIC e ZPS dell'intero territorio regionale per una spesa pubblica complessiva pari a 6 milioni di euro.
Il quadro delle risorse destinate dalla Regione Sardegna all'attuazione degli Assi 3 e 4 è completato con i due milioni di euro dedicati alla misura 341 "Acquisizione di competenze e animazione" gestita direttamente dalla regione attraverso l'agenzia LAORE Sardegna e che prevede un'attività di animazione e di accompagnamento delle aree Leader e la Misura 321 azione 5 "Completamento dell'infrastruttura in fibra ottica nelle zone rurali" la cui gestione è affidata al Ministero dello Sviluppo Economico e per la Regione Sardegna all'Assessorato Affari Generali per un ammontare di circa 10,8 milioni di euro.
Molteplici sono state le difficoltà affrontate dai funzionari regionali nel garantire un definitivo avvio degli Assi 3 e 4, alcune delle quali non definitivamente superate. In primo luogo i diversi cambi alla guida dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura hanno inevitabilmente rallentato l'azione amministrativa. In secondo luogo, il ritardo con cui è stato definito a livello nazionale il sistema integrato di gestione e controllo ha comportato, a cascata, un ulteriore rallentamento nell'avanzamento procedurale a livello regionale. Infine, le profonde modifiche procedurali introdotte nell'attuale ciclo di programmazione, che hanno visto l'approccio Leader perdere definitivamente la veste di Programma sperimentale di Iniziativa Comunitaria per integrasi completamente nella cornice dello sviluppo rurale, sono state assorbite dagli addetti ai lavori non senza ritardi e difficoltà.
Infine, vengono tutt'ora segnalate difficoltà su aspetti procedurali di interesse generale per i quali manca una interpretazione chiara ed univoca che metta le diverse Autorità di Gestione nella condizione di procedere speditamente. Maggiormente incisivo, da questo punto di vista, potrebbe essere il ruolo della Rete Rurale Nazionale, il cui contributo in termini di definizione di aspetti procedurali di interesse generale potrebbe avere ampi margini di miglioramento.
Francesco Piras
PianetaPSR numero 9 - aprile 2012