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Veneto
 
SPESA PSR 2011

Un ruolino di marcia a prova di disimpegno

Pacchetto giovani e ammodernamento aziendale fanno da traino all'Asse 1 - Si consolida la programmazione integrata, mentre i Gal valorizzano il ruolo di animatori dello sviluppo locale
andamento della spesa feasr Veneto

 L'attuazione del Psr per il Veneto ha previsto, alla data del 31 dicembre 2011, l'attivazione di 43 Misure/Sottomisure:  19 bandi regionali di apertura dei termini, dei quali 7 bandi generali relativi a più gruppi di misure; l'elnco comprende anche  ulteriori 3 provvedimenti relativi all'approvazione di interventi a regia regionale e 8 provvedimenti di attivazione degli interventi previsti dai Progetti integrati di Area Rurale. A questi, si aggiungono circa 200 bandi GAL relativi ad una misura/sottomisura/azione attivata a bando pubblico, a regia o a gestione diretta. Le domande presentate dai beneficiari nell'ambito di tali interventi sono 45.000, delle quali 35.200 ammesse e 32.700 finanziate. I risultati ottenuti alla fine del 2011 confermano che la attuazione del Psr sta rispettando gli obiettivi della programmazione anche in termini di spesa sostenuta, essendo stato raggiunto con largo anticipo il traguardo di spesa definito a livello comunitario per evitare il disimpegno automatico. Diversi aspetti positivi sono rilevabili  sia sotto il profilo della spesa impegnata (aiuti concessi) che per quanto riguarda la spesa effettivamente sostenuta (aiuti erogati), in relazione alle aspettative di sviluppo del Programma e al  quadro d'insieme a livello nazionale.
In particolare, l'importo degli aiuti concessi (630 milioni di euro) corrisponde al 60% della spesa programmata (1.050 milioni) e presenta prospettive del tutto favorevoli se traguardato agli esiti dei bandi in fase di istruttoria alla data del 31 dicembre, che prefigurano il raggiungimento a breve di percentuali prossime al 90%. Anche la ripartizione della spesa rispetto agli Assi rileva un quadro sostanzialmente in linea con le strategie regionali, considerato che il 58% degli aiuti concessi fanno riferimento agli interventi dell'Asse 1, mentre il 32% riguardano l'Asse 2. Gli Assi 3 e 4 concorrono in misura più limitata alla formazione della spesa, rispettivamente con il 3 ed il 6%.   Spostando l'attenzione a livello degli aiuti erogati, la spesa effettivamente sostenuta (370 milioni) corrisponde al 35% dell'importo programmato e al 59% della spesa concessa.  L'Asse 1 presenta, in generale, le performance di spesa più rilevanti, in quanto la relativa quota di spesa raggiunge livelli ragguardevoli sotto tutti i profili: l'importo relativo alla spesa concessa  (362,6 milioni) supera il 75% dell'importo programmato per questo Asse, mentre l'importo erogato (224,7 milioni)  equivale al 62% del concesso e al 47% del programmato. Le misure più significative sono la 121 la 123,  che insieme contribuiscono alla spesa dell'Asse 1 per oltre il 70%, sia rispetto all'importo concesso che per quanto riguarda l'aiuto erogato. Nonostante alcune criticità iniziali, anche l'Asse 2 sta raggiungendo livelli di spesa in linea con le aspettative, con un progressivo miglioramento che ha portato la quota degli aiuti concessi (201,5 milioni) a superare il 50% rispetto all'importo programmato (378 milioni), mentre la spesa erogata sfiora il 60% dell'importo concesso.Per quanto riguarda gli Assi 3 e 4, i valori per ora sottodimensionati riguardanti la spesa devono essere necessariamente valutati in relazione alla particolare strategia attuativa, che prevede una forte connotazione in termini di "programmazione integrata", con riferimento sia all'approccio Leader che ai Progetti Integrati di Area - Rurale (PIA.R), le cui perfomance di spesa stanno maturando proprio nell'attuale fase centrale della programmazione. In questo contesto, si registrano, infatti, numerosi elementi favorevoli, quali la definitiva attivazione nel secondo semestre 2011 di n. 8 PIA.R che, unitamente ai GAL, assolvono un ruolo fondamentale rispetto all'attuazione dell'Asse 3 e della relativa spesa, che ha raggiunto per ora il 34% di aiuti concessi rispetto alla spesa programmata.Ulteriore fattore positivo e rassicurante è rappresentato dal  progressivo e costante incremento della spesa relativa alla misura 410 riguardante i bandi e gli interventi attivati dai GAL, che ha superato il 30% in termini di aiuti concessi/spesa programmata. Un breve richiamo, infine, riguarda l'attivazione delle risorse "health check", che presentano anch'esse un andamento di spesa favorevole, considerato che gli aiuti concessi (48,3 milioni) corrispondono al 76% dell'importo di spesa pubblica programmata (63,2 milioni), mentre gli aiuti erogati (17,3 milioni) equivalgono al 36% dell'importo concesso e al 27% di quello programmato.
Criticità e soluzioni
Il quadro dei risultati complessivamente positivo non può far venir meno l'attenzione su una serie di criticità affrontate in questa prima fase, che sono state valutate anche nelle diverse sedi deputate a verificare e favorire il buon andamento del Programma (Partenariato, Comitato di sorveglianza, servizi della Commissione). Si tratta di aspetti e motivi diversi e quasi sempre complessi, che sfuggono alle esigenze di schematizzazione. Può essere utile, tuttavia, richiamare almeno le fattispecie principali, quali:

 
  • i risultati non del tutto soddisfacenti di alcune misure, quali ad esempio la 132 e le misure pluriennali dell'Asse 2;
  • le problematiche connesse all'implementazione del Leader nell'ambito del PSR;
  • le ricadute generali della crisi economica, soprattutto rispetto ad alcune fasi/componenti della gamma dei soggetti beneficiari ed attuatori
  • la generale complessità regolamentare e procedurale del sistema degli aiuti per lo sviluppo rurale, che presenta molto spesso accentuazioni ed appesantimenti eccessivi, soprattutto se confrontato con il quadro previsto dagli altri fondi comunitari;
  • l'instabilità del quadro normativo di riferimento;
  • le esigenze di adeguamento del sistema informativo a supporto della gestione del Programma;
  • l'applicazione puntuale delle regole connesse agli "aiuti di stato", anche in relazione alle numerose notifiche in corso riguardanti le misure forestali, nonché del regime "de minimis", riferita soprattutto alla gamma molto composita di interventi prevista dall'Asse 3

Rispetto a tali problematiche, la Regione ha valutato e attivato, ai diversi livelli interessati, possibili formule migliorative e soluzioni attuative che hanno permesso di assicurare il buon proseguimento della fase realizzativa del Programma, intervenendo più volte sulla strutturazione del PSR e del suo piano finanziario, favorendo il coordinamento tra le diverse componenti coinvolte ed il confronto costante con i GAL ed il partenariato, rimodulando le condizioni e modalità previste dai singoli interventi/bandi, attivando gruppi di lavoro e task force operative, accentuando le fasi di ricognizione e standardizzazione delle procedure, potenziando l'organigramma operativo e l'attività di rete.
Esiti promettenti si rilevano anche dalla scelta operata dalla Regione rispetto al rinnovato ruolo dei GAL, che prevede lo sviluppo di alcune funzioni strategiche fortemente orientate alla "programmazione" e all'"animazione dello sviluppo locale", a scapito della tradizionale funzione incentrata sulla "gestione delle risorse/domande di aiuto", con una progressiva presa d'atto e condivisione da parte degli stessi GAL,  ai quali risulta sempre più evidente  la valenza strategica di questa sfida, anche in prospettiva futura .
In sostanza, molte sono le soluzioni migliorative valutate, numerose sono già state adottate, altre rientrano tra gli obiettivi prioritari di questa seconda fase.

 
 
 

Walter Signora
Autorità di Gestione - Regione Veneto

 

PianetaPSR numero 9 - aprile 2012