Home > Il punto sui PSR > Travaso di fondi per le aree svantaggiate
Molise
 
Comitato di sorveglianza

Travaso di fondi per le aree svantaggiate

Per arginare il rischio abbandono nelle zone più difficili  utilizzate le economie delle misure agroambientali  - Ampliato il raggio d'azione della misura 126 e degli incentivi alle microimprese

Venerdì 8 giugno 2012 si è tenuto il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale Molise  2007/2013. Al centro dei lavori l'esame e la discussione del Rapporto Annuale di Esecuzione del PSR Molise dell'anno 2011,  prima dell'invio alla Commissione Europea, all'approvazione della Relazione Annuale di Valutazione ed alla verifica dello stato di avanzamento del Programma, rispetto ai previsti obiettivi specifici, in particolare a quelli di ciascun Asse.

A fine aprile 2012, la percentuale degli impegni complessivi sulla dotazione finanziaria iniziale, risulta essere del 60%, a fronte di pagamenti pari al 35%. A livello di singolo asse, l'avanzamento maggiore, in termini di risorse giuridicamente impegnate, si registra per l'asse 2 con circa il 75% e, a seguire, l'asse 3 con il 58%, l'asse 1 con il 55%, l'asse 5 con il 26% ed infine l'asse 4 con il 18%.

Con riferimento alle previsioni di avanzamento finanziario del programma, dettagliatamente analizzato per singole misure, è emerso che il raggiungimento dell'obiettivo di spesa n+2 al 31.12.2012 non dovrebbe destare particolari difficoltà.

Nell'ambito del Comitato, tecnici ed esperti, della Commissione Europea, del Ministero delle Politiche agricole, della Regione e del partenariato socio-economico hanno inoltre analizzato e  valutato alcune proposte di modifica del Programma, che si reputano opportune e  cruciali allo scopo di migliorarne la finalizzazione e la gestione. E' emerso, inoltre,  l'utilità di anticipare, per quanto possibile, gli elementi innovativi e strategici della nuova programmazione, nella gestione attuale; nello specifico, la definizione dei bandi  di nuova emanazione. Ciò consentirebbe un traghettamento culturale graduale verso le nuove regole ed orientamenti introdotti nelle proposte di riforma 2014/2020.

Tra gli interventi di modifica più significativi va sottolineato il rafforzamento della dotazione finanziaria delle misure di indennità compensative 211 (premi per assicurare la prosecuzione-permanenza dell'attività agricola in aree marginali dal punto di vista economico quali le zone montane) e 212 (indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle zone montane), riallocando le economie generate dall'attuazione della misura 214 (pagamenti agroambientali), provenienti da una sovrastima di carattere finanziario rispetto agli obiettivi fisici di realizzazione, per un importo complessivo pari a circa 4 milòioni di euro.

Una panoramica ed un esame approfondito della variazione degli scenari socio-economici, verificatasi negli ultimi anni (diminuzione dei prezzi delle produzioni, aumento dei costi dei mezzi tecnici e delle fonti energetiche, con impatto molto forte nelle aree montane e svantaggiate, crisi economico-finanziaria, con importanti ripercussioni sui consumi e sugli acquisti dei prodotti, aumento dell'abbandono delle attività e dei territori, con riduzione delle superfici  a pascolo che garantiscono il mantenimento della biodiversità della flora e della fauna, del paesaggio, ecc..), hanno delineato una diversa situazione di contesto, rispetto a quella iniziale, che rende necessario, nelle aree montate e svantaggiate, il mantenimento di entrambe le tipologie di misure (indennità e premi), fino alla fine della programmazione. Questo costituisce la condizione necessaria al completo raggiungimento e mantenimento degli obiettivi prefissati nelle aree montane dove la vitalità degli allevamenti zootecnici costituisce sia la base dell'economia rurale ed il volano della sua differenziazione, sia lo strumento, attraverso l'uso compatibile dei pascoli, per  la tutela della biodiversità, la salvaguardia e valorizzazione del territorio nel suo complesso.

Durante i lavori del Comitato è stato inoltre proposto l'adeguamento della scheda della misura 126, allo stato attuale non attivata,  che prevede la concessione di benefici per la sola ricostruzione del potenziale agricolo danneggiato dagli eventi calamitosi del 2002 (terremoto) e del 2003 (alluvione).  Considerato che tale restrizione costituisce un limite all'attuazione della misura e, tenuto conto del cessato stato di criticità sancito alla data del 30 aprile 2012, l'AdG del PSR ha ritenuto opportuno rimuovere tale limite ed estendere i benefici della misura alla ricostruzione del potenziale agricolo danneggiato anche da altri eventi calamitosi (nevicate).

Per quanto riguarda l'asse 3 (qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale) ed, in particolare la Misura 312 (sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese), è stata esaminata la proposta di estensione dell'area eleggibile per gli interventi allargandola a tutto il territorio regionale, modificando a tal fine le linee di demarcazione vigenti, evitando, così, il rischio di disparità territoriale e di una anomala e squilibrata attuazione delle linee di intervento.

Si è deciso così di estendere l'applicazione della misura alla macroarea D1, in aggiunta alle già previste aree territoriali D2 e D3. Sempre in riferimento a tale misura è stata introdotta una ulteriore tipologia di attività, relativa ai servizi di base, per favorire la creazione e lo sviluppo di imprese volte a supportare la riproduzione di valori di inclusione  e mutuo aiuto. Nuove forme di welfare, integrazione tra attività produttiva agricola e offerta di servizi  pubblici culturali, sociali ed  assistenziali.    

Si è licenziata inoltre la proposta di rafforzamento della dotazione finanziaria della Misura 226 (ricostituzione del potenziale produttivo e forestale) attraverso lo spostamento di risorse dalla misura 223 (imboschimento di superfici non agricole). Alla data del 30 aprile 2012 si è conclusa la fase di raccolta delle domande di aiuto in attuazione di tali misure e dai dati di monitoraggio si è evidenziato che si sono generate delle economie di circa 2,5 milioni di euro, che difficilmente potranno essere assorbite con l'emanazione di ulteriori bandi. Le criticità di assorbimento delle economie risiedono sia nelle caratteristiche tecniche degli interventi, che richiedono dei tempi di realizzazione lunghi (misura 223), sia dallo scarso interesse riscontrato nell'adesione al bando .

I lavori del Comitato si sono conclusi con la trattazione delle attività di Comunicazione e pubblicità messe in atto dall'AdG finalizzate a  massimizzare la divulgazione, sensibilizzazione ed efficacia del programma. Sono stati presentati con l'ausilio di immagini e riproduzioni audiovisive i prodotti della comunicazione: campagna stampa e tv, eventi formativi e divulgativi, News letter, sito Web.

 

Mena Izzi

 
 
 

PianetaPSR numero 11- giugno 2012