Si è concluso con l'ultima tappa di Lecce il ciclo dei 10 incontri divulgativi "Giovani Imprenditori in Agricoltura: il panorama delle opportunità", promossi dall'Oiga e dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), in collaborazione con Ismea, Invitalia e Regioni.
L'Osservatorio per l'Imprenditorialita' Giovanile in Agricoltura ha realizzato i seminari con l'obiettivo di promuovere, tra i giovani imprenditori agricoli, la conoscenza dei piani a loro sostegno sul territorio e di ottimizzare l'impiego delle risorse disponibili al fine di migliorare la competitivita' nel nostro Paese.
Nel corso dei workshop rappresentanti del Mipaaf, Ismea, Ismea Investimenti per lo Sviluppo, Sgfa, Invitalia e Regione ospitante hanno affrontato le tematiche di fondamentale importanza per i giovani imprenditori agricoli come: le strategie in favore dell'insediamento, la permanenza e lo sviluppo delle aziende giovani; i finanziamenti regionali per lo sviluppo dell'impresa agricola; gli incentivi previsti dal D.Lgs. 185/2000 a favore dell'autoimprenditorialita' e del subentro in agricoltura; la questione fondiaria, il credito, la formazione, la ricerca applicata e le politiche di filiera e ancora la competitivita' del settore agricolo italiano e le sue peculiarita' nel mercato globalizzato
L'iniziativa, anche quest'anno, ha riscosso molto successo e grande è stata la partecipazione di molte giovani promesse dell'agricoltura e degli imprenditori agricoli di tutte le regioni italiane. Nell'edizione di quest'anno si sono realizzati Incontri "One to One" durante i quali è stato possibile chiedere un incontro con i responsabili dei servizi Ismea, Ismea Investimenti per lo Sviluppo, per l'attività di tutoraggio connessa allo sviluppo del Business Plan (subentro in agricoltura - primo insediamento giovani) e con i responsabili Sgfa per l'attività di accesso al credito (garanzie, rapporti con le banche).
In tutti i Paesi dell'Unione Europea, ed in particolare in Italia, si registra ormai da diversi anni una tendenza all'abbandono delle aree rurali, più evidente nei contesti marginali, ed un lento ma continuo processo di invecchiamento della popolazione attiva rurale. Questo ultimo fenomeno si è riflesso in un cambiamento della struttura degli occupati per classi d'età del settore agricolo.
I conduttori di età superiore a 55 anni con almeno un familiare di età compresa tra 18 e 39 anni nel 2007 pesavano per il 15,5% del complesso dei conduttori con età maggiore di 55 anni, evidenziando così una perdita di circa 4,8 punti percentuali rispetto al 2000. Vale la pena evidenziare che tra il 2000 e il 2007 la possibilità o probabilità di successione familiare si è ridotta di circa 10 punti percentuali, essendo la quota dei conduttori con oltre 55 anni e con almeno un successore in azienda, passata dal 32,6 al 22,8%.
Nonostante le numerose iniziative comunitarie e nazionali e le risorse messe a disposizione in questi anni per intervenire sul grave problema del ricambio generazionale in agricoltura, i dati che emergono sulla presenza dei giovani nel settore agricolo non sono affatto confortanti. Per il futuro occorre, quindi, partire da un'attenta riflessione a tutto campo valutando l'insieme degli aspetti che incidono sulla problematica, al fine di individuare le soluzioni corrette. Ci si deve interrogare su tutto ciò che è insito al settore agricolo e su ciò che ne è al di fuori, ma che comunque influenza le scelte dei giovani.
I partecipanti ai seminari hanno evidenziato l'eccessiva burocratizzazione ma anche la scarsa conoscenza degli strumenti da utilizzare, soprattutto le modalità con le quali utilizzarli; la necessità di agevolare gli acquisti di terreno e poi l'accesso al credito come strumento fondamentale di sviluppo. Proprio a questo proposito una delle iniziative attuate riguarda l'abbattimento, in regime di "de minimis" del costo delle garanzie erogate da Ismea a favore di giovani imprenditori agricoli, a fronte di finanziamenti concessi da istituti di credito.
Lella Bassignana
PianetaPSR numero 12 - luglio e agosto 2012