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CENSIMENTO AGRICOLO
 

Si alleggerisce sui campi l'impronta idrica

In dieci anni la superficie irrigata si è ridotta del 2% e lo sviluppo del sistema a goccia e della microirrigazione ha consentito importanti risparmi - Mais e foraggere le colture più idrovore

Nel corso degli ultimi venti anni, a seguito delle politiche adottate a livello nazionale in recepimento di quelle dell'UE in campo agricolo e ambientale (soprattutto a seguito del recepimento della direttiva quadro per le acqua 2000/60), si è assistito ad una costante riduzione del numero di aziende agricole accompagnata da una riduzione della superficie irrigata.  Secondo i dati del Censimento agricolo 2010, rispetto alle rilevazioni del 2000, le aziende agricole si sono ridotte del 44% e la superficie irrigata di circa il 2%; nel 2000, rispetto al 1990, si era già verificata una riduzione del 9% della superficie irrigata e una contrazione più che proporzionale delle aziende che ricorrono all'irrigazione  (14%). Questa diminuzione delle aziende irrigate ha riguardato tutte le regioni, ma ha assunto valori superiori al 60% in Liguria, Campania, Toscana e Umbria (superiore al 70%).
Dai dati Istat del 2010 si ricava che le aziende irrigate sono poco meno di 400.000, per una superficie irrigata di circa 2,4 milioni di ettari, che rappresenta il 19% della Sau. Il 52% di queste aziende risulta ubicato al Sud e nelle Isole, con una superficie irrigata di circa 682.000 ettari; al Nord e al Centro, sono ubicate rispettivamente il 40% e l'8% delle aziende irrigue, per un totale di superficie irrigata pari a circa 1.737.000 ettari.
La pratica irrigua ha riguardato prevalentemente il mais e foraggere avvicendate (rispettivamente il 21% e il 15% della superficie), con una diffusione maggiore al Nord (60 e 33% circa, rispettivamente); le ortive, i fruttiferi e la vite rappresentano rispettivamente circa il 9, l'8 e il 7% della superficie irrigata. Il 5% della superficie è investita ad agrumi mentre la restante superficie si riferisce alle altre coltivazioni.
I sistemi di irrigazione riscontrati in prevalenza, a livello nazionale sono rappresentati dall'aspersione, seguito dal sistema superficiale e per infiltrazione laterale che interessano, rispettivamente, il 40 e il 31% della superfice irrigata. L'irrigazione a pioggia prevale nel Nord-est d'Italia mentre quella per infiltrazione laterale nel Nord-ovest. Al Sud dove si confermano e, in alcuni periodi, si aggravano i problemi di disponibilità idrica, prevale l'irrigazione a pioggia (17% della superficie irrigata nazionale), mentre l'irrigazione per sommersione riguarda quasi esclusivamente il Nord-ovest (90%) dove si concentra la coltivazione del riso.
Con riferimento ai sistemi di irrigazione, rispetto al 2000 si evidenzia un aumento della superficie irrigata a goccia e con microirrigazione e una riduzione dell'irrigazione per scorrimento e infiltrazione laterale e per aspersione, che indicano la forte tendenza a recepire gli orientamenti comunitari sul risparmio idrico in agricoltura.

 
 

Raffaella Zucaro

 
 
 

PianetaPSR numero 15 - novembre 2012