Assunzioni di gruppo da parte di imprese agricole per tagliare dove è possibile la burocrazia, riducendo la mole di carte soprattutto per quanto riguarda i lavoratori stagionali. A proporlo è la Confagricoltura in occasione di un convegno organizzato sul tema 'Lavoro, occupazione, produttività, il ruolo strategico dell'agricoltura per il Paese.
Si tratta di una proposta a costo zero per la finanza pubblica, spiega l'organizzazione agricola, volta a favorire processi aggregativi tra le imprese, garantendo una maggiore stabilità del rapporto e a stabilizzare l'occupazione nel settore con conseguenti risparmi per le casse dell`Inps in termini di prestazioni temporanee. C'é molto da fare per snellire la burocrazia delle assunzioni, osserva l'organizzazione, soprattutto considerata la peculiarità dei rapporti stagionali molto diffusi soprattutto in alcune Regioni, che sono assoggettati, tra l'altro, alle stesse identiche procedure previste per la generalità dei rapporti di lavoro dipendente.
Un'idea che ben si inserisce nel trend positivo registrato sul fronte dell'occupazione proprio nel settore agricolo a livello nazionale (+6,2% nel secondo trimestre del 2012 secondo l'Istat), in controtendenza con il resto dell'economia (-0,2%). Ad assumere in modo congiunto, spiega Confagri, possono essere imprese che fanno capo allo stesso gruppo o legate da un contratto di rete o riconducibili ad uno stesso proprietario oppure ad uno stesso nucleo familiare.
L'obiettivo dichiarato di questa formula è di rispondere all'esigenza di semplificare i rapporti di lavoro instaurati tra singoli lavoratori ed una pluralità di datori di lavoro che, pur distinti dal punto di vista giuridico, operano di fatto in modo molto simile ad un'unica azienda. Con le regole attuali queste imprese, piuttosto diffuse nel nostro tessuto produttivo, debbono assumere ciascuna i propri dipendenti, con dispendio di tempo e costi. Una procedura - precisa la Confagricoltura - che crea notevoli difficoltà operative in quanto non è sempre agevole individuare preventivamente i periodi in cui il lavoratore sarà chiamato a prestare la propria opera nelle varie aziende del gruppo, che sono gestite economicamente come un unicum.
Sabina Licci
PianetaPSR numero 15 - novembre 2012