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Umbria
 
MISURA 215

Il benessere animale è di casa in 300 aziende

Suini allevati all'aperto e più pascolo per la linea vacca-vitello: positivo bilancio dei progetti pilota finanziati con 6 milioni - Con i nuovi Psr ci potrebbe essere spazio anche in altri comparti

Oltre trecento aziende zootecniche hanno migliorato le condizioni di igiene e benessere degli animali beneficiando delle indennità della misura 215 del PSR 2007-2013 della Regione Umbria. La promozione di pratiche zootecniche rispettose degli animali è di fondamentale importanza affinché l'attività zootecnica, un comparto molto importante per l'agricoltura in Umbria, sia contemporaneamente fonte di reddito e presidio per il territorio.
La misura ha l'obiettivo di migliorare le condizioni di igiene e benessere degli animali nelle aziende zootecniche suinicole e di bovini, superando gli standard della condizionalità, sia per rispondere a finalità di carattere ambientale, volte a regolare il carico di bestiame incidente sul territorio, sia per rafforzare la fiducia dei consumatori. Per tale scopo è previsto un sostegno alla perdita di reddito conseguente all'applicazione di tecniche finalizzate al miglioramento di standard di allevamento riferiti alle condizioni di stabulazione e accesso degli animali all'aperto.
La misura è stata rivolta a due settori "pilota", quello suinicolo e quello bovino, che hanno rappresentato e stanno rappresentando una sorta di "laboratorio"; nella prossima programmazione dello sviluppo rurale l'esperienza maturata potrebbe estendersi ad altre tipologie di allevamento.
Dal 2008 ad oggi, come si diceva, sono circa 300 i beneficiari della misura, il cui budget è stato quasi tutto assorbito: a fronte di una dotazione finanziaria complessiva di euro 6.840.614 (spesa pubblica), ad oggi sono stati impegnati circa 6.000.000 ed erogati circa 4.000.000 (3.959.025).
La misura si articola in due azioni: a) introduzione del metodo di allevamento di suini all'aperto; b) introduzione del metodo di allevamento bovino linea vacca- vitello. La prima azione è attuata a favore delle aziende che adottano sistemi di allevamento all'aperto per la specie suina. La seconda è rivolta agli allevatori di bovini che adottano tecniche estensive con libertà di pascolamento delle mandrie e con svezzamento naturale dei vitelli.
L'aiuto è corrisposto annualmente sulla base delle Unità di Bestiame (UB) oggetto di impegno nella misura di 250 euro/UB/anno per l'azione a e di 120 Euro/UB/anno per l'azione b, erogato direttamente da AGEA.
Per accedere ai benefici previsti dall'azione a), il richiedente deve soddisfare ben specificate condizioni volte a garantire, per ogni fase dell'allevamento, una determinata superficie a disposizione dei suini e per l'alimentazione degli animali un numero adeguato di mangiatoie, con determinati requisiti relativamente alle dimensioni, e un numero adeguato di punti di abbeverata.
Per accedere ai benefici previsti dall'azione b), il richiedente si deve impegnare a garantire determinate condizioni relative all'alimentazione dei vitelli (mediante allattamento naturale e con libertà di pascolamento, fino allo svezzamento), agli spazi liberi a disposizione. Esistono inoltre impegni relativi al periodo di pascolo, che varia dai 6 agli 8 mesi all'anno.  
Inoltre tutte le fasi dell'allevamento devono ordinariamente avvenire all'aperto ed eventuali brevi periodi di confinamento al chiuso possono essere giustificati, sempre con riguardo al benessere animale, soltanto da motivazioni di ordine veterinario o nel caso di ricovero temporaneo degli animali a causa di frequenti attacchi di lupi. In questi casi non si applicano le riduzioni ed esclusioni previste dalla normativa.

 
 
 
 

Michela Ascani - Giampietro Primieri

 
 
 

PianetaPSR numero 15 - novembre 2012