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LOMBARDIA/2
 
DIRETTIVA UE

Nitrati, 280 aziende potranno godere della deroga

Concessa la possibilità di alzare da 170 a 250 kg/ettaro il limite l'uso agronomico degli effluenti nelle zone vulnerabili - Chi non ha aderito può oresentare la domanda entro il 31 dicembre

Sebbene l'azoto sia un elemento nutritivo vitale per la crescita delle piante, in concentrazioni elevate può risultare dannoso per l'uomo e per la natura. L'uso dei nitrati in agricoltura attraverso fertilizzanti organici e chimici ha rappresentato un'importante fonte d'inquinamento. La direttiva nitrati del 1991 rappresenta uno dei primi strumenti legislativi dell'UE che si pone l'obiettivo di controllare l'inquinamento e migliorare la qualità delle acque.
Sono quasi trecento le aziende agricole lombarde che potranno alzare da 170 a 250 kg/ha all'anno il limite per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento fissato dalla Direttiva comunitaria Nitrati per le zone vulnerabili. Gli agricoltori che lo scorso 31 ottobre hanno completato la presentazione della comunicazione nitrati e del piano di fertilizzazione, dopo aver aderito lo scorso febbraio alla deroga nitrati, sono infatti 280. Per tutte le aziende che non hanno ancora aderito alla deroga, il termine di presentazione della comunicazione nitrati 2012 è fissato al 31 dicembre.
"Il problema dell'applicazione della Direttiva Nitrati - spiega l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Giuseppe Elias - è molto sentito dal mondo agricolo e la possibilità concessa all'Italia di derogare, entro certe condizioni, ai limiti fissati dall'Europa può rappresentare un concreto passo avanti verso la soluzione di un problema. In numeri parliamo di 3000 aziende con carichi di azoto in esubero su oltre 11.000, di cui più della metà potrebbero ritornare in regola grazie alla deroga".
L'obiettivo che si prefissa la deroga è garantire la qualità delle acque pur aumentando l'efficienza di utilizzo degli effluenti di allevamento. "L'innalzamento del limite da 170 a 250 kg per ettaro l'anno - prosegue l'assessore - può ad esempio servire a far rientrare le aziende non conformi nei parametri di concentrazione di azoto per ettaro, ma può anche servire a ridurre la dipendenza da affitti per le moltissime aziende in regola che per smaltire gli effluenti devono affittare ettari di terra".
Pronto anche un riparto di fondi alle province per il programma straordinario nitrati. "Oltre alla deroga - aggiunge Elias -, stiamo anche incentivando la costruzione di impianti di digestione anaerobica che utilizzino almeno il 70 per cento di reflui zootecnici e allo scopo abbiamo già approvato un impegno di spesa di 9 milioni di euro, da ripartire tra il 2012 e il 2013. Grazie al sostegno della Regione sul fronte degli interventi strutturali, delle agro-energie e della ricerca, le aziende si stanno progressivamente adeguando ai parametri della Direttiva. Dal 2011 al 2010, stando alle comunicazioni nitrati, il numero delle aziende non conformi è diminuito del 26%. Abbiamo innanzitutto - conclude l'assessore - il dovere di utilizzare al meglio gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione, pur lavorando a medio termine su una revisione della direttiva in senso meno restrittivo e penalizzante per la zootecnia lombarda".

 
 
 

Pietro Manzoni

 
 
 

PianetaPSR numero 15 - novembre 2012