Nonostante le difficoltà anche quest'anno siamo riusciti nell'intento di allontanare lo spauracchio del disimpegno. E' il frutto di un lavoro come sempre molto intenso ma che quest'anno ha richiesto un impegno ancora maggiore a causa, ancora una volta, della crisi economica internazionale dalla quale anche la Sardegna non è ancora uscita". Con queste parole, l'assessore dell'agricoltura della Regione Sardegna, Oscar Cherchi, ha commentato lo scampato disimpegno automatico delle risorse comunitarie nel corso della conferenza stampa di fine anno facendo il punto sull'andamento della spesa dei fondi comunitari destinati all'agricoltura attraverso il programma di sviluppo rurale (PSR).
Con oltre 180 milioni di euro di pagamenti, l'assessorato dell'agricoltura taglia anche nel 2012 il traguardo del cosiddetto N+2.
Fino ad ora, il Psr Sardegna ha erogato finanziamenti per 662 milioni di euro a fronte di una dotazione per il periodo 2007-2013 di 1,2 miliardi di euro. Tuttavia, la spesa erogata continua a non essere uniformemente distribuita tra i 3 Assi del Programma. L'Asse I, dedicato agli investimenti e alla competitività del comparto, e l'Asse III, destinato alla diversificazione dell'attività agricola da attuare prevalentemente attraverso l'approccio Leader, scontano ancora un sensibile ritardo in termini di spesa erogata.
Anche questa volta, cosi come per il 2011, un contributo importantissimo nell'evitare il disimpegno dei fondi è stato dato dall'Asse II, rivolto alla tutela e alla gestione sostenibile delle risorse naturali, ed in particolare dalle Misure pagamenti agroambientali, benessere animale e zone montane svantaggiate. Infatti, l'adozione di procedure automatizzate e semiautomatizzate per le istruttorie su tali Misure hanno consentito l'erogazione di oltre 50 milioni di euro in tempi brevissimi.
Grazie a tale impegno, non solo è stato scongiurato il rischio di disimpegno, ma sono stati effettuati pagamenti che vanno oltre il budget assegnato per un importo di circa 5 milioni di euro, intaccando cosi le assegnazioni che andranno in disimpegno il 31 dicembre 2013.
L'Autorità di Gestione forte del risultato appena raggiunto avrà ora il compito, prosegue l'Assessore di "individuare delle azioni più adeguate da adottare per assicurare che anche per il 2013 il PSR si confermi un utile strumento per andare incontro alle necessità del comparto agricolo. Il prossimo anno si preannuncia non meno gravoso di quello che si sta concludendo anche perché sarà quello conclusivo del periodo 2007-2013. Poi sarà la volta del PSR 2014-2020 che conterrà le novità della nuova PAC attualmente ancora in fase di perfezionamento e della quale la Regione, attraverso frequenti interlocuzioni col MIPAAF (Ministero dell'Agricoltura), sta da tempo seguendone gli sviluppi con particolare attenzione".
Francesco Piras
PianetaPSR numero 17 - gennaio 2013