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LOMBARDIA
 

Obiettivo centrato: sfondata la soglia del 2012

La collaudata macchina delle erogazioni ha consentito di utilizzare quasi 50 milioni di euro in più rispetto alla prevista quota Feasr, che salgono a 321 milioni con i pagamenti in acconto

Replicando i risultati della precedente annualità, anche nel 2012 Regione Lombardia è riuscita a distinguersi, raggiungendo livelli ottimali su base nazionale e attestando in tal modo la sua capacità di programmazione: già ad aprile 2012, infatti, la Regione aveva raggiunto il budget di spesa evitando in questo modo il disimpegno automatico delle risorse.
Il traguardo fissato al 31 dicembre 2012 è stato ampiamente superato: a fronte di circa 246 milioni di euro di quota FEARS da utilizzare, l'Organismo Pagatore Regionale ha effettuato liquidazioni per oltre 294 milioni di euro, corrispondenti a oltre 650 milioni di euro di risorse pubbliche. In questo modo, i pagamenti effettivi raggiungono il 119,51% rispetto alla quota FEARS, percentuale che sale al 130.48% considerando i pagamenti in acconto (oltre 321 milioni di euro).
Lo stato di avanzamento della spesa pubblica complessiva ha riguardato, nell'ambito dell'asse I "Miglioramento della competitività nel settore agricolo e forestale", la misura 126 "Recupero del potenziale di produzione agricola" con una percentuale di avanzamento di oltre il 103% della spesa sul totale del programma, la misura 112 "Insediamento di giovani agricoltori" con l'86.29%, e la misura 133 "Attività di informazione e promozione" con quasi l'80%.
L'altra importante voce della spesa sull'asse II "Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale" riguarda le misure 211 "Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori", 214 "Pagamenti agro ambientali" e 221 "Primo imboschimento premi agricoli", secondo le rispettive percentuali del 73.85%, 61.99% e 77.57% di avanzamento della spesa sul totale del programma.
Nell'ambito, invece, dell'asse III "Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale" le misure su cui si è maggiormente concentrata la spesa sono: misura 311 "Diversificazione in attività non agricole" con il 44.82%, misura 312 "Creazione e sviluppo di imprese" con il 67.86% e misura 323 "Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale" con il 42.33%.
Quasi alla fase conclusiva del Programma di sviluppo rurale 2007/2013, è possibile ancora una volta tracciare un bilancio positivo per la Regione Lombardia che si colloca al quarto posto per l'avanzamento della spesa su quota FEARS con il 63.43%, preceduta soltanto dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano e dalla Regione Valle D'Aosta che godono di una dotazione finanziaria del Programma variabile tra il 10 e il 40% di quella lombarda.
Il Programma di Sviluppo Rurale che coinvolge la Direzione Generale Agricoltura, la Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio, l'Organismo Pagatore Regionale, le Province e le Comunità Montane risulta essere uno strumento di finanziamento fondamentale per le aziende agricole lombarde, sostenendo migliaia di imprenditori anche in un momento di difficoltà economica come questo.

 
 

Pietro Manzoni
manzoni@inea.it
Francesca Gaudiano

gaudiano@inea.it
Rita Iacono

iacono@inea.it
 


 
 
 

PianetaPSR numero 17 - gennaio 2013