Lo scorso dicembre è stato presentato a Campobasso, presso la sede del Gal "Molise verso il 2000", il progetto di cooperazione interterritoriale "Territori che fanno la cosa giusta", misura 421 del PSR Molise. Parole d'ordine: sostenibilità ambientale, innovazione, competitività per il nostro territorio.
Il progetto sarà realizzato dai due Gal molisani "Molise verso il 2000" (coordinatore) ed "Innova Plus" e dai Gal Ogliastra (Sardegna), Fondazione per lo Sviluppo dell'Oltrepo Pavese (Lombardia) e Sila Greca Basso Jonio Cosentino (Calabria). I partner associati sono Futuridea "Associazione per l'innovazione utile e sostenibile" e B.A.I. "Associazione Borghi Autentici d'Italia".
Il budget complessivo è di circa 780 mila euro ed è stato previsto nei PSL dei 5 Gal partner; per il Molise i due Gal contribuiranno alla realizzazione del progetto con 425 mila euro.
L'obiettivo è sostenere processi di eco-innovazione di imprese e di territori dei partner coinvolti, in stretta sinergia tra di loro e in collaborazione con i centri di ricerca/trasferimento tecnologico. Si tratta di una sfida che incontra difficoltà, in quei territori, come quello molisano, poco propensi ai cambiamenti e distanti, non solo fisicamente, da centri di ricerca che possano fornire input e stimoli all'innovazione di prodotto e di processo.
L'ambito operativo è quello della green economy che dimostra di poter coniugare competitività e sostenibilità e creare opportunità di lavoro e sviluppo, anche in un periodo particolarmente difficile come quello attuale.
Il progetto intende promuovere, su piccola scala, lo sviluppo sostenibile e la competitività delle PMI e dei territori, tramite azioni concrete tese al trasferimento di conoscenze e di innovazioni tecnologiche nell'ambiente rurale, attraverso la sinergia tra centri di ricerca, pubblica amministrazione ed imprese (la cd tripla elica, modello di interazione e di interdipendenza fra i tre attori fondamentali dei processi innovativi).
Soluzioni tecnologicamente innovative saranno individuate e proposte alle PMI che valuteranno lo sviluppo e/o l'avvio di nuove linee produttive, innovazioni di prodotto e/o di processo. Gli enti locali, da parte loro, elaboreranno la pianificazione energetica ed ambientale, individuando interventi caratterizzati da una forte accettazione sociale.
Per le PMI:
Alcuni input sono già pervenuti dalle imprese e riguardano il trasferimento di innovazioni relative a:
e molte altre manifestazioni di interesse sono attese da parte del partenariato economico.
L'innovazione sostenibile non può essere considerata un compito di "alcuni", lo sforzo deve essere comune ed anche gli enti locali svolgono un ruolo centrale e non possono,pertanto, non affrontarlo. Si realizza in questo modo una sinergia utile che valorizza i ruoli e gli sforzi di tutti. Per questo con il progetto si promuove una pianificazione energetica ed ambientale partecipata del proprio territorio, consapevoli del ruolo chiave che tutti i membri della società a qualsiasi livello, rivestono in tale attività. Inoltre, favorire la loro partecipazione aumenta l'interesse ed il coinvolgimento, consentendo decisioni condivise, più democratiche e trasparenti, che aumentano l'accettabilità delle azioni messe in campo.
La partecipazione degli stakeholders sarà promossa attraverso:
- campagne educative ed informative, brochures, newsletters, visite, eventi,
- socialnetwork, siti dedicati, distribuzione questionari,
- coinvolgimento tramite workshop, forum, dibattiti,
- laboratori intercomunali (cittadini, pmi, amministratori locali),
dialogo allo sviluppo sostenibile nelle scuole, sensibilizzando i "futuri cittadini".
Per quanto riguarda le PA gli input già pervenuti riguardano:
Per quanto concerne le modalità attuative, in ogni territorio dei partner di progetto si costituirà un Comitato Tecnico Scientifico (in rete tra loro) che sosterrà "l'officina dell'ingegno", un network con il compito di segnalare, verificare e suggerire, in particolare, alle PMI, modalità e strumenti innovativi, di processo e di prodotto, per stimolare l'introduzione di innovazioni sostenibili. Saranno attivati diversi strumenti di comunicazione al fine di diffondere il più possibile le innovazioni tecnologiche individuate e condividerne i risultati.
Da questo progetto così innovativo per il nostro territorio ci si aspetta il salto di qualità, sia per le PMI sia per le PA, soprattutto in termini culturali, promuovendo un cambiamento dell'approccio ai cambiamenti, di apertura alle innovazioni tecnologiche, convinti del fatto che oggi, senza ricerca ed innovazione, non ci potrà mai essere sviluppo.
Mena Izzi
izzi@inea.it
PianetaPSR numero 17 - gennaio 2013