La principale novità che ha caratterizzato il PSR Liguria nel 2012 riguarda la rimodulazione finanziaria che ha permesso di incrementare la dotazione di alcune misure e di erogare un contributo di solidarietà (1,6 milioni) a favore del PSR delle zone terremotate. In particolare, sono stati complessivamente aumentati gli importi a disposizione delle misure 121 e 123 di 5 e 1,5 milioni rispettivamente; la dotazione della misura 216 è stata invece aumenta di circa 2,7 milioni. La rimodulazione si è resa necessaria anche in seguito all'approvazione delle modifiche relative al regime di aiuto per le misure 226 e 227, precedentemente sottoposte alle limitazioni derivanti dalle soglie del "de minimis".
Nel corso del 2012 è stato poi possibile apprezzare gli effetti degli eventi che hanno caratterizzato l'attuazione del PSR Liguria l'anno precedente: l'apertura dei bandi dell'HC e le azioni correttive sulle misure forestali.
Le azioni riconducibili alle nuove sfide individuate dall'HC hanno dato un nuovo impulso alla spesa. Gli interventi relativi alla nuova sfida "gestione delle risorse idriche" nell'ambito della misura 123 e, soprattutto, della misura 125, hanno generato una spesa di 171.433 euro, che costruiscono il 6,5% del sostenuto totale del 2012. Gli interventi dedicati alla nuova sfida relativa alla diffusione della banda larga, pagabili tramite la misura 321, invece, hanno costituito la totalità della spesa sostenuta nel 2012 , pari a 1.024.391 euro.
Nell'ambito della misura 216, i fondi HC stanziati per la nuova azione (216 1.b), dedicata alla conservazione della biodiversità nelle aree Natura 2000 e nei corridoi ecologici hanno generato il 60% della spesa sostenuta. Una buona parte degli interventi, sia HC che ordinari, si è concentrata in Provincia di La Spezia, dove nei comuni colpiti dall'alluvione dell'autunno 2011 è stato possibile per ogni singolo beneficiario, restaurare fino ad un massimo di 200 mq di muratura, contro i 100 mq solitamente ammessi.
Le modifiche alle misure forestali hanno invece riguardato l'introduzione dei costi standard (misure 122, 226 e 227) e l'allargamento della platea dei beneficiari ai privati operanti anche in aree esterne ai GAL (226 e 227). Le innovazioni introdotte sembrano aver dato i propri frutti, in quanto hanno generato richieste per quasi 18 milioni di euro, in gran parte a valere sulla misura 122.
Le novità appena descritte hanno contribuito a fare in modo che ad un anno dal termine della programmazione 2007 - 2013, lo stato di avanzamento della spesa pubblica complessiva compia il "giro di boa". Attestandosi attorno ai 151 milioni di euro, infatti, ha superato il 50% del totale programmato. Tale risultato ha permesso di evitare il rischio di disimpegno, con una capacità di spesa rispetto all'assegnato FEASR pari al 104%.
Le misure dell'asse I fanno da vero e proprio traino alla spesa complessiva, in quanto da sole arrivano a costituire il 55% dell'erogato. In particolare la misura relativa all'ammodernamento della aziende agricole (121) costituisce il 73% della spesa sostenuta per l'asse, seguita a grande distanza dalla misura 123, che invece ne rappresenta l'8%.
La spesa relativa all'asse II dipende all'86% dai pagamenti per le indennità compensative e per l'agricoltura biologica; quest'ultima in particolare nel 2012 ha rappresentato il 52% del sostenuto.
L'asse3 , nel complesso, presenta un notevole stato di avanzamento per via soprattutto della misura 311 (diversificazione verso attività non agricole), che costituisce quasi la metà della dotazione dell'intero asse e per la quale è già stato sostenuto il 76% della spesa, per lo più destinato alla realizzazione di agriturismi. Le altre misure dell'asse invece, presentano uno stato di avanzamento finanziario decisamente inferiore rispetto al resto del PSR.
Infine, le misure afferenti all'ambito Leader sono caratterizzate da uno stato di avanzamento tra i più alti d'Italia, una ricaduta positiva del modello attuativo scelto dalla Regione Liguria.
In quest'ultima fase della programmazione potrebbe rendersi necessaria una rimodulazione delle dotazioni finanziarie per stornare risorse dalle misure che non hanno avuto il riscontro atteso verso altre che invece sono decisamente più richieste,.
Nel frattempo si è avviato il dibattito sulla futura programmazione, che in questa prima fase si concretizza nel coinvolgimento del partenariato nella definizione degli indirizzi attuativi. Comunque, partendo dalle lezioni apprese dalla programmazione che si sta per concludere, appare fondamentale evitare la dispersione delle risorse finanziarie su un gran numero di misure, alcune delle quali, suscitando uno scarso interesse nei beneficiari, hanno il solo effetto di finanziare interventi sporadici dagli effetti difficilmente misurabili.
Alberto Sturla
sturla@inea.it
PianetaPSR numero 19 - marzo 2013