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Sardegna
 
Misura 132
 

Così il sistema di qualità ha aggiustato il tiro

La rimodulazione delle risorse e le nuove modalità di pagamento, l'ampliamento dei beneficiari e la semplificazione hanno aumentato l'interesse per questi progetti finanziati ora al 100%

Le certificazioni europee di qualità costituiscono un utile strumento di valorizzazione e tutela per le produzioni agricole sarde. Le indicazioni di origine e la certificazione biologica rappresentano uno degli strumenti di differenziazione delle produzioni attraverso i quali i produttori cercano di trasmettere ai consumatori le informazioni per una corretta percezione dell'effettiva qualità dei prodotti.
La Regione Sardegna, nell'ambito del proprio Psr  ha previsto l'attivazione di Misure tese a migliorare la qualità della produzione agricola.
La Misura 132, Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare, consiste in un sostegno, a titolo di incentivo, concesso alle imprese agricole che aderiscono ad uno dei sistemi di qualità alimentare previsti dall'Unione Europea, attraverso l'abbattimento dei costi di controllo e certificazione realmente sostenuti. I beneficiari sono tutte le imprese agricole che producono la materia prima e/o il prodotto finito destinato direttamente al consumo umano (sono esclusi mangimi e foraggi biologici destinati alla nutrizione animale).
Per poter accedere all'aiuto gli imprenditori agricoli devono essere in possesso della certificazione rilasciata dall'Organismo di controllo e certificazione o devono aver fatto richiesta di accesso al sistema di certificazione. Le imprese si impegnano a permanere nel sistema di qualità indicato per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo della prima annualità.
L'importo concesso è a fondo perduto e arriva fino a 3.000 euro annui, per un massimo di 5 anni. L'intensità dell'aiuto, inizialmente decrescente nel corso degli anni, è, adesso, del 100% per tutte le annualità del quinquennio e per tutti i sistemi di qualità contemplati nella normativa comunitaria.
La Regione Sardegna ha puntato molto su questa Misura programmando una spesa pubblica complessiva pari a € 4.000.000,00 per tutto il periodo di programmazione 2007-2013. Nel febbraio del 2009 è stato pubblicato un primo bando (scaduto il 31 dicembre 2010) che prevedeva una dotazione finanziaria pari a € 2.400.000,00 destinata alle annualità 2009 e 2010. La restante somma di € 1.600.000,00, oltre all'importo corrispondente alle risorse non assegnate nel corso delle annualità 2009-2010, è stato destinato al secondo bando pubblicato nel luglio 2011 e destinato alle annualità 2011-2013.
Il rapporto sullo stato di attuazione del PSR del settembre 2011 aveva, però, segnalato una scarsa progressione della spesa per il primo bando e un insieme di altre forti criticità che hanno portato l'Amministrazione ad una profonda rivisitazione della Misura.
Una delle principali criticità messa in luce risultava essere l'approccio limitato rispetto al problema della qualità e dei relativi costi. La Misura infatti copriva solo parzialmente i costi effettivamente sostenuti dalle aziende nelle fasi preliminari e indirette della certificazione. Inoltre, erano esclusi dal sostegno alcuni attori chiave della produzione agroalimentare di qualità, in quanto l'incentivo era destinato solo ai produttori agricoli, mentre risultano esclusi tutti gli altri soggetti della filiera. Infine, sono esclusi dal sostegno anche tutte le aziende con produzioni non destinate direttamente al consumo umano, riducendo notevolmente la platea dei potenziali beneficiari.
Le altre principali criticità emerse riguardavano le difficoltà procedurali nella fase di istruttoria e di pagamento e la rigidità dei requisiti imposti ai beneficiari come il periodo di impegno considerato eccessivamente vincolante.
Gran parte di queste osservazioni hanno permesso di modificare il bando 2011 destinato alle sottofasi 2011-2013 in scadenza il prossimo dicembre facendo registrare un rinnovato interesse degli operatori per lo strumento.
Innanzitutto, la dotazione finanziaria della Misura è stata ridotta da 4.500.000,00 di euro (di cui € 1.760.000,00 su fondi FEASR) a un finanziamento complessivo di € 1.500.000,00 (di cui € 660.000,00 su fondi FEASR).
A dispetto dei bassissimi livelli di avanzamento nell'esecuzione finanziaria della Misura registrati nei primi anni di attuazione, si sottolinea che i livelli di spesa sono notevolmente aumentati arrivando ad una percentuale di spesa sul programmato pari a circa 30%.
Diverse le novità introdotte con il secondo bando.
La principale ha riguardato la procedura di presentazione della domanda di aiuto e pagamento ora contestuali, accompagnate da una semplificazione delle relative procedure istruttorie.
Altre novità importanti riguardano l'intensità dell'aiuto adesso pari al 100% per tutte le annualità del quinquennio e per tutti i sistemi di qualità comunitari. E' più ampio il ventaglio dei soggetti ammissibili, che includono anche le aziende biologiche in conversione, e i prodotti ammissibili ora comprendono anche i vini IGT. In merito ai criteri di valutazione, è stato eliminato il punteggio premiale per imprenditori agricoli soci di OP e per l'adesione alla Misura 214 az.1 del PSR, possesso della Certificazione  Ambientale.
Nel corso del 2012, sono intervenute ulteriori due modifiche al bando: una del 7 agosto 2012, relativa all'inserimento del Carciofo Spinoso di Sardegna DOP tra le produzioni ammesse a beneficiare del sostegno; l'altra, del 14 dicembre 2012, relativa al recepimento delle proroghe dei termini di scadenza di presentazione delle domande concessi per ovviare ad alcuni problemi di natura tecnica ed amministrativa che avrebbero ostacolato il processo di inoltro della domande di aiuto.

 

Francesco Piras
piras@inea.it

 
 
 

PianetaPSR numero 21 - maggio 2013