Nuova inversione di rotta ad aprile per i prezzi agricoli che, rispetto al mese precedente, perdono il 6,2%, con punte negative dell'11,6% per le coltivazioni. L'indice tendenziale resta comunque positivo a +7,8% rispetto ad aprile 2012. Lo mette in evidenza la rilevazione mensile di Ismea.
Tra le coltivazioni, su base congiunturale, arretrano tutti i comparti produttivi ad eccezione dei cereali (+1,3%), mentre sementi e colture industriali rimangono stabili. Particolarmente negativa la situazione degli ortaggi con un crollo del 32,3%, penalizzati dall'aumento della disponibilità e dalla caduta dei listini delle varietà invernali meno attrattive per i consumatori; l'indice dei prezzi della frutta ha accusato invece un calo del 7,8%, riconducibile soprattutto al comparto agrumicolo.
Flessioni meno pronunciate, invece, per oli di oliva ( -0,7%) e vino (-0,8%).
Nonostante i ribassi mensili, secondo i dati Ismea, il confronto annuo per le colture vegetali si conferma positivo (+12,5%), con rincari particolarmente evidenti per oli di oliva (+37,6%), vini (+25,4%) e frutta (+24,3%). Prezzi all'origine più alti rispetto ad aprile 2012, anche per cereali (+7,2%), sementi e colture industriali (+9,1%) e ortaggi in generale (+0,7%).
Passando al comparto zootecnico, il calo mensile registrato dall'Ismea, è dell'1,2%, con notevoli differenze nei diversi settori: si va dal segno positivo del lattiero-caseario (+0,4%) e dei prodotti avicoli (+2,3%), a quello negativo di ovicaprini e suini (-7,7%), uova (-3,8%), bovini (-0,4%) e conigli (-0,5%).
Positiva, comunque, la variazione su base tendenziale per l'intero aggregato zootecnico (+2,5%), con rincari per avicoli (+17%), latte e derivati (+1,7%), bovini (+4,2%) e conigli (+11%). Risulta negativa, invece, la differenza di presso annuale per suini (-1,4%), ovi caprini (-11,4%) e uova (-6,5%).
Sabina Licci
PianetaPSR numero 21 - maggio 2013