Favorire il contrasto al rischio di perdita del patrimonio autoctono regionale preservando così la biodiversità, questo l'obiettivo dei progetti approvati a valere sulla misura 214 azione 6 del PSR Calabria 2007 dedicata ai "Progetti comprensoriali per la salvaguardia del patrimonio genetico regionale". Ben 24 i progetti ammessi a contributo, su un totale di 27 presentati, per una dotazione finanziaria totale di 1.800.000 € e una intensità del contributo pubblico che non potrà superare l'80% della spesa ammessa.
La misura, attivata da Enti pubblici territoriali, Enti di ricerca, Istituzioni scientifiche e altri soggetti pubblici di comprovata capacità nel settore, nonché altri soggetti privati che operano nel campo della conservazione e selezione dei genotipi costituiti in ATI ed ATS aventi finalità coerenti con gli obiettivi della misura, risponde alla priorità "biodiversità" introdotta a seguito della valutazione dello stato di salute della PAC - Health Check. Il processo di Health Check e l'ultima riforma della PAC del 2009 hanno infatti rafforzato il sostegno a favore delle misure ambientali proprio perché l'agricoltura è uno dei settori maggiormente impegnati nel conseguimento dell'obiettivo di "Arrestare il declino della biodiversità" sancito nel Consiglio Europeo di Goteborg e ribadito come ambizioso obiettivo per il 2020 dal Consiglio Europeo del 2010, nonché dal piano di implementazione della Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica definito dalle risoluzioni della decima Conferenza delle Parti (CBD, 2010).
Per la conservazione della biodiversità, la politica agricola rappresenta una grande opportunità, non solo per la consistente dotazione finanziaria ad essa dedicata ma anche per le azioni di sensibilizzazione degli operatori sui temi della biodiversità, per la diffusione delle informazioni e lo sviluppo di sinergie grazie all'aumento dell'interazione tra soggetti istituzionali diversi.
La Regione Calabria ha inteso dunque incentivare i progetti di conservazione delle risorse genetiche autoctone, sostenendo il recupero di specie e varietà a rischio di erosione genetica e la loro reintroduzione nei loro ambienti naturali, ma anche azioni di informazione (brochure informative e seminari sulla biodiversità, incontri con scolaresche, etc.), formazione, diffusione e consulenza in materia di conservazione, caratterizzazione, raccolta e utilizzazione delle risorse genetiche in agricoltura.
Ben 4 progetti riguardano la filiera vitivinicola, con progetti su vitigni autoctoni calabresi, sul patrimonio genetico regionale della vite ma anche sul patrimonio viticolo del "greco di Bianco" e sulla salvaguardia della Vitis vinifera - sylvestrys. Molti progetti sul recupero e la salvaguardia di razze animali ma anche sul miglioramento e valorizzazione del patrimonio genetico del pomodoro di Belmonte, salvaguardia del peperone roggianese, della patata di Aspromonte, delle fave e dei piselli dell'alto ionio cosentino, e del fagiolo tondo bianco. Progetti quali la salvaguardia della Lavandula Multifida, della Brassica Incana tipiche piante delle regioni meridionali coltivate sia a scopi officinali che come pianta ornamentali, ma anche piante da foraggio: tutti fanno parte di un patrimonio di biodiversità da salvaguardare e valorizzare.
Emilia Reda
reda@inea.it
PianetaPSR numero 22 - giugno 2013