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FORMAZIONE

Arriva il diploma in servizi allo sviluppo rurale

Il nuovo indirizzo dell'Istituto "Gobetti-De Gasperi" in provincia di Rimini punta a formare tecnici con competenze in grado di rispondere alle esigenze di aziende agricole multifunzionali.

Nei mesi scorsi, il Ministero della Istruzione dell' Università e della Ricerca ha diffuso i dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l'anno scolastico 2012/2013 che evidenziano un aumento record del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria.
Ora, dalla provincia di Rimini, arriva un' ulteriore interessante novità: da settembre partirà presso l'Istituto "Gobetti De Gasperi" di Morciano  il nuovo indirizzo scolastico a livello provinciale dei Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale.
Secondo quanto ha comunicato l' Istituto a "Pianeta PSR", grazie all'attivazione di questo indirizzo, il diplomato nell'indirizzo "Servizi  per  l'agricoltura e  lo  sviluppo  rurale", dovrà possedere  competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali, in grado di:

  • gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agro- industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità;
  • individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;
  • utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;
  • assistere singoli produttori e strutture associative nell'elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale;
  • organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali;
  • rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche;
  • gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio;
  • intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell'agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici;
  • gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.

La programmazione dell'indirizzo scolastico Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale - ci dice Meris Soldati, assessore alla Scuola, Formazione , Lavoro,  della provincia di Rimini, - è stata realizzata dalla Provincia con estrema cura e puntualità tenendo conto delle vocazioni di alcune realtà del territorio provinciale; si è considerato lo sviluppo della "filiera del grano" che sta caratterizzando quel territorio, così come la presenza di aziende vitivinicole, di frantoi oleari.. di  imprese legate alla produzione di prodotti tipici, lo sviluppo di strutture agrituristiche. Tutti elementi, questi, che rappresentano un'importante leva per la promozione anche turistica dell'entroterra.  
L'avvio di un nuovo  indirizzo scolastico nel panorama  dell'offerta formativa provinciale - prosegue l'assessore -  presuppone la creazione di condizioni  infrastrutturali, professionali e culturali  atte a garantirne sostenibilità e qualità. Ciò non può che avvenire attraverso una corresponsabilizzazione dei diversi stakeholder  pubblici e privati.
Sono quindi state ricercate le opportune alleanze fra la  Scuola, il Comune di Morciano di Romagna (su cui insiste l'Istituto) l'Unione dei Comuni della Valconca   per individuare spazi, risorse e dotazioni necessarie all'avvio del percorso. Anche soggetti privati del territorio hanno manifestato la loro disponibilità a mettere a disposizione della Scuola strutture e risorse per l'avvio dell'indirizzo. E' dunque questo l'esempio di collaborazione prima richiamato: una Comunità (scolastica, istituzionale ed imprenditoriale) che stringe un "patto di collaborazione" finalizzata a sostenere la formazione in ambito agrario dei nostri giovani.
Abbiamo chiesto inoltre all'assessore Soldati di indicare gli esempi di una didattica innovativa
che caratterizza, eventualmente, questo indirizzo scolastico.
Vi è la possibilità - risponde l'assessore -  da parte dell'Istituto di avvalersi dell'opportunità prevista dall'ordinamento scolastico di utilizzare  la "quota di autonomia" dei curricoli che consente il potenziamento delle attività di labortorio, l'attivazione di ulteriori  insegnamenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa così come di avvalersi delle "quote di flessibilità" che consentono  di corrispondere alle esigenze del territorio ed ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni. Auspico  un 'alleanza forte con gli operatori del settore produttivo che consenta l'attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro,  di tirocini, di progetti specifici volti ad arricchire il percorso formativo degli studenti. Spetterà comunque alla Scuola, nella sua autonomia, decidere come e quando attivarsi in tal senso
Chiediamo infine all'assessore i dati sull'andamento degli iscritti negli istituti agrari della provincia e sugli sbocchi occupazionali dei diplomati.
Nel nostro territorio non vi sono Istituti che offrono un indirizzo agrario, sia esso tecnico che professionale, posso però affermare che in base ai dati in nostro possesso gli studenti residenti in provincia di Rimini che hanno optato per frequentare un percorso scolastico nel settore agrario (rivolgendosi ad Istituti fuori provincia) sono passati dagli 85 dell'anno scolastico 2008/2009 ai 197 di quest'anno. Inoltre, in base ai dati relativi al mercato del lavoro in provincia di Rimini (Fonte Istat, Indagine sulle Forze di lavoro - elaborazione Centro Studi Provincia di Rimini) il settore ha fatto segnare una variazione percentuale fra il 2010 ed il 2011 pari a + 36% del numero degli occupati totali in quel settore. Preciso che le imprese attive nel settore rappresenta il 7,5% delle imprese totali attive sul territorio provinciale (Fonte Rapporto sull'Economia della provincia di Rimini 2012/2013 -  Camera di Commercio Rimini).

 
 
 

Mario Cariello

 
 
 

PianetaPSR numero 23 - luglio/agosto 2013