Il Magazine della Rete Rurale Nazionale "RRNmagazine" costituisce uno dei più longevi progetti di comunicazione editoriale del Programma RRN. Nato nel 2011 con uscita quadrimestrale, sta infatti per toccare la soglia dei 10 anni di attività. Rappresenta l'anima di approfondimento di PianetaPSR, testata di informazione online della Rete Rurale.
Obiettivo di RRN Magazine è quello di fornire approfondimenti tematici, favorire la conoscenza e agevolare il trasferimento di esperienze e innovazioni, anche allargando lo sguardo a quello che accade in contesti internazionali. Rappresenta uno spazio di confronto e riflessione, di approfondimento scientifico e di opinione sui temi di maggior rilievo del settore, sulle sue criticità e sulle sfide per il futuro.
Il target al quale RRNmagazine si rivolge è diversificato. Il suo coinvolgimento riguarda il vasto pubblico di soggetti che operano o sono potenzialmente interessati all'azione della politica di sviluppo rurale, ma anche tutti quei soggetti che rappresentano da sempre un interlocutore per le istituzioni e per le attività della Rete Rurale (imprenditori, valutatori, consulenti, Istituzioni locali e territoriali, comunità scientifica e accademica, società civile, mondo associativo, Centri di ricerca, mondo produttivo ed economico, studenti).
La pubblicazione è disponibile su questo sito e può essere richiesta nella versione cartacea contattando la nostra redazione magazine.rrn@crea.gov.it
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La Redazione di RRNmagazine
Il patrimonio forestale italiano ha oggi superato gli 11,5 milioni di ettari, coprendo più di un terzo del territorio nazionale. L'Italia è quindi un paese forestale, ma non ne è ancora consapevole.
Nel corso dei secoli i boschi d'Italia, dalle Alpi ai Nebrodi, sono stati vissuti, raccontati, sacralizzati, utilizzati, distrutti, creati, modificati e trasformati, ma sono rimasti nel tempo una sicura fonte di risorse insostituibili per la sopravvivenza di piccole comunità e per lo sviluppo si intere società. Sul bosco poggiano le fondamenta della nostra civiltà e della nostra cultura.
Il risultato del rapporto millenario uomo-bosco si è così concretizzato nel tempo, al fine di soddisfare le esigenze quotidiane del tempo, definendo i paesaggi che oggi conosciamo e tuteliamo. Da sempre il bosco ha garantito materie prime rinnovabili e prodotti legnosi e non legnosi, per cucinare e scaldarsi, per costruire case, palazzi, ponti e navi, per nutrirsi, per ottenere nuove superfici da cui ricavare terre da coltivare e pascolare, nuovi spazi per costruire città, strade e infrastrutture.
Solamente negli ultimi due secoli questo millenario rapporto è progressivamente cambiato. Oggi il bosco viene ancora percepito come un simbolo di mistero e di paesaggio aspro e selvaggio, ma la sua storica funzione produttiva nel fornire beni utili all'uomo si è fortemente ridimensionata, e il suo ruolo si è arricchito di una nuova sensibilità e di nuove esigenze e necessità. Oggi al bosco viene riconosciuta la possibilità di assolvere a una molteplicità di funzioni sociali ed ecosistemiche, e ci si rivolge a lui troppo spesso come panacea a tutti i nostri mali. Viene richiesto al bosco di garantire contemporaneamente: la conservazione della biodiversità, del suolo e delle risorse idriche; la purificazione dell'aria e dell'acqua; la mitigazione dei cambiamenti climatici; la protezione dell'identità paesaggistica e culturale dei territori; l'utilità didattica, turistica, ricreativa, nonché l'approvvigionamento di materie prime legnose. Interessi ed esigenze che spesso entrano in conflitto, ma a prescindere da quali siano e di quale momento storico, il rapporto uomo-bosco si è sempre basato, su un equilibrio delicato che, ora più che mai, deve costruirsi su conoscenze scientifiche e competenze operative, in grado di garantirne, la salvaguardia, l'estensione, la distribuzione, la ripartizione geografica, la diversità ecologica e bio-culturale.
Il bosco può apparire come una semplice superficie su cui si sviluppa un'associazione vegetale formata da alberi, arbusti e cespugli. In realtà, le foreste e il bosco sono molto di più. Sono fondamentali per l'equilibrio della vita sulla Terra, indispensabili nel fornire benefici multipli, tangibili e intangibili, al genere umano oggi riconosciuti come "Servizi Ecosistemici".
Le attività umane, di ogni tipo e genere, in ogni luogo e tempo, impattano sulle relazioni trofiche degli ecosistemi forestali, modificando creando nuovi equilibri ecologici, incidendo positivamente o negativamente, sulla capacità degli ecosistemi di fornire questi servizi.
L'uomo ha, quindi, la responsabilità, attraverso la Gestione Sostenibile di garantire le funzioni ambientali, economiche e socio-culturali che il bosco è in grado di fornire, per la società di oggi e per le generazioni future. Una responsabilità che si deve consolidare su moderne conoscenze tecniche e scientifiche, costruire sulle radici storico culturali e che ci permetterà di proporre una nuova "cultura del bosco", in grado di affrontare le sfide globali del nuovo millennio.
Raoul Romano
CREA - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia