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LEADER

Pac 2023-2027, LEADER nei PSP: le scelte degli Stati europei

Con l'obiettivo di individuare buone prassi adottate dagli altri Stati Membri e stimolare il dibattito fra le AdG impegnate nella definizione delle specificità regionali di LEADER, la RRN-Rete LEADER ha analizzato l'intervento nelle proposte di PSP degli altri Stati UE regionalizzati e non.

LEADER è uno degli strumenti più consolidati delle politiche UE. Con il divenire delle programmazioni, siamo oramai giunti alla sesta fase, i principi metodologici a cui si ispira sono sostanzialmente invariati, continuando a sostenere lo sviluppo delle aree rurali attraverso un approccio locale (basato sulle risorse territoriali e l'elaborazione di strategie integrate, multisettoriali e innovative) e bottom-up (basato sui partenariati locali organizzati in Gal, la realizzazione di attività di cooperazione e di networking e il decentramento amministrativo). Allo stesso tempo, l'UE attribuisce agli Stati Membri ampi margini di manovra nella definizione delle finalità e dei risultati da conseguire, delle soluzioni tecniche/gestionali per migliorare l'efficacia, l'efficienza e il valore aggiunto di LEADER. 

Con l'obiettivo di individuare buone prassi adottate dagli altri Stati Membri e stimolare il dibattito fra le AdG impegnate nella definizione delle specificità regionali di LEADER, la RRN ha analizzato l'intervento nelle proposte di PSP degli altri Stati UE regionalizzati (Spagna e Germania) e non (Austria, Polonia, Finlandia, Estonia, Svezia, Belgio-Vallonia). In particolare, gli aspetti analizzati riguardano: supporto preparatorio; territorio; ambiti tematici; relazione con il sostegno per le Strategie Smart Village e Start-up extra-agricole; numero dei GAL e budget.

In relazione al primo aspetto, ovvero il supporto preparatorio, Belgio e Finlandia attiveranno l'intervento nel 2023 mentre la maggior parte degli altri SM ha previsto di attivarlo nel periodo transitorio, procedendo anche alla individuazione dei GAL e delle SSL ammissibili nella fase 2023-2027. Anticipare la fase di definizione dei GAL e delle SSL è sicuramente una buona pratica visto che le AdG avranno poco tempo per espletare tutti gli adempimenti necessari alla messa in campo e avvio di LEADER (i GAL dovranno essere selezionati e operativi entro la fine del 2023). Anche in Italia diverse Regioni hanno previsto di attivare il supporto preparatorio nella fase di transizione, ad esempio: Abruzzo; Basilicata; Campania, Friuli; Lombardia; Toscana; Umbria.

Le aree coinvolte

Generalmente le aree ammissibili a questa tipologia di intervento sono zone rurali, omogenee e socialmente coerenti, con problemi ed esigenze comuni e collegate da tradizioni, cultura e identità comuni. Si tratta di caratteristiche generiche che non definiscono elementi o aspetti di priorità per le aree eleggibili LEADER. Solamente in Polonia la dimensione delle aree di intervento LEADER è stata definita anche in termini di popolazione coinvolta (max 20.000 abitanti) e in Spagna (in alcune regioni specifiche) è stata data priorità alle zone scarsamente popolate. 

L'Italia ha definito le aree ammissibili in maniera piuttosto ampia: zone omogenee che includono minimo 50 mila e massimo 200 mila abitanti. Per permettere una più efficace specificazione delle Strategie di Sviluppo Locale (SSL), le Autorità di gestione regionali definiscono eventuali deroghe al limite superiore o inferiore nelle zone ad alta o bassa densità demografica e/o che richiedono l'inclusione di territori coerenti in termini geografici, sociali, economici e culturali. Pertanto, eventuali zone di intervento prioritarie saranno definite dalle singole Autorità di Gestione regionali o provinciali tenendo in considerazione le zone rurali più bisognose.

La definizione di ambiti tematici

Riguardo agli ambiti tematici, pochi sono gli Stati che hanno optato per una declinazione degli stessi; oltre all'Italia solo Polonia e Belgio-Vallonia hanno individuato dei temi prioritari. 

L'Italia individua 5 ambiti tematici, che si configurano come strumenti per disegnare percorsi di sviluppo innovativi, integrati e multisettoriali. Le AdG e i GAL hanno la possibilità di introdurre altri temi sulla base delle esigenze locali; in ogni caso, la scelta dovrà ricadere al massimo su due tematiche tra le seguenti: servizi ecosistemici, biodiversità e risorse ambientali; sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari; servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi; comunità energetiche, bioeconomiche e ad economia circolare; sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativi locali.

Per il Belgio-Vallonia, la strategia di sviluppo dovrebbe basarsi su un unico tema unificante, a scelta fra i seguenti: attività e posti di lavoro sostenibili; servizi alla popolazione; miglioramento dell'ambiente di vita; uso di strumenti digitali; innovazione e cooperazione. 

La Polonia, infine, punta sulla specializzazione e sul raggiungimento degli obiettivi più importanti della SSL; a tal fine i GAL saranno tenuti a indicare nella strategia non più di 3 obiettivi prioritari specifici e a selezionare le operazioni in modo da garantire l'interconnessione e la sinergia tra gli stessi. In particolare gli obiettivi prioritari sono raggruppati in 5 macroaree: agricoltura sostenibile e protezione del patrimonio culturale e naturale, programmi educativi; migliore accesso alle piccole infrastrutture pubbliche, equiparazione delle opportunità per i residenti e diversificazione dell'occupazione; sviluppo economico sostenibile e innovazione; servizi alle comunità locali (assistenza, sanità, patrimonio culturale); economia verde e lotta ai cambiamenti climatici, fonti energetiche rinnovabili.

Le novità

Tra le novità della programmazione 2023-27 abbiamo gli Smart Village ("piccoli comuni intelligenti") e le Start-up; se i primi rappresentano un elemento di assoluta novità in quanto si tratta di un intervento non previsto nelle precedenti programmazioni, per i secondi la novità è data dal fatto che le Start-up extragricole potranno essere realizzate solo se collegate ad una strategia di sviluppo locale in ambito LEADER. 

L'Italia, con l'intento di favorire l'introduzione di innovazioni sociali ed economiche e una migliore gestione delle risorse territoriali, ha previsto la possibilità si sostenere, nell'ambito dell'approccio LEADER, sia operazioni per la preparazione e realizzazione di strategie Smart Village, sia interventi per l'avvio di imprese rurali extra agricole[1]. Lo stesso approccio è stato adottato dalla Polonia, mentre in Austria hanno attribuito principalmente al LEADER la possibilità di sostenere gli Smart Village.

Per l'Austria, come per l'Italia, il sostegno agli Smart Village è finalizzato a favorire l'attuazione di progetti integrati, condivisi da parte di gruppi di beneficiari pubblici e/o privati a livello territoriale, relativi a specifici ambiti di cooperazione, allo scopo di favorire nelle comunità delle aree rurali l'uso di soluzioni innovative per migliorare la loro resilienza, le condizioni economiche, sociali e/o ambientali, la governance locale, le relazioni e gli scambi con le zone urbane, mettendo in atto anche eventuali soluzioni possibili offerte dalle tecnologie digitali[2].

Anche la Polonia, nella proposta di PSP, prevede di coinvolgere le comunità locali nell'ambito dei "piccoli comuni intelligenti", in quanto si inseriscono perfettamente nella filosofia dell'approccio LEADER, con l'obiettivo di rafforzare il sistema della conoscenza nella ricerca di soluzioni ai problemi locali che siano capaci di generare benefici collettivi per contrastare lo spopolamento, la predita di posti di lavoro e il divario digitale[3]

Per quanto concerne le Start-up, invece, come previsto in Italia, solo Finlandia e Polonia hanno previsto la possibilità di attuare tali interventi nell'ambito delle Strategie LEADER attraverso l'erogazione di contributi forfettari.

Le risorse

Per quanto riguarda le risorse finanziarie, infine, l'Italia, la Finlandia e il Belgio-Vallonia superano di poco il minimo del 5% del sostegno FEASR previsto dal regolamento; la Germania prevede circa il 15 %; Spagna ed Estonia si attestano attorno al 10%; la Polonia l'8%. 

Tali percentuali vanno lette in un'ottica più ampia e messe in relazione al numero dei GAL che si dichiara di selezionare, tenuto conto del loro eventuale aumento o diminuzione rispetto alla programmazione in corso. Pertanto, in alcuni casi l'aumento di risorse rispetto alla fase 2014-2020 è correlato al maggior numero di GAL che saranno selezionati (Spagna e Germania), in altri la diminuzione delle risorse, e dei GAL, dipende da una strategia basata su obiettivi specifici e settoriali (Polonia); la Finlandia, invece, sembra prevedere meno GAL con un budget più contenuto per le Strategie Locali. Da segnalare il caso della Germania, dove la dimensione finanziaria delle Strategie oscilla fra i un minimo di 2,3 ad un massimo di 18,1 mln di euro in rapporto all'estensione delle zone rurali interessate. In ogni caso, diversi Stati, fra i quali l'Italia, sono stati invitati dalla CE a rafforzare l'intervento LEADER anche in termini finanziari.

Da questa prima lettura è evidente che anche nella programmazione 2023-2027 LEADER assumerà fisionomie diversificate nei vari Stati Membri. A tal proposito è bene sottolineare come nelle osservazioni della CE ai PSP si trovano diversi elementi comuni a tutti gli Stati che cercano di: orientare maggiormente l'azione di LEADER verso il sostegno all'innovazione sociale e organizzativa nei contesti locali; assicurare la concentrazione degli interventi verso le zone più bisognose; garantire adeguati margini di manovra ai GAL nell'implementare alcuni interventi (smart village, start up e infrastrutture rurali), assicurare adeguate risorse finanziarie ai partenariati locali.

 

Note

  • [1]  LEADER sostiene anche investimenti in infrastrutture di larga scala coerenti con le altre operazioni della SSL, tuttavia  tale intervento non è elemento di indagine del presente lavoro.
  • [2] In particolare, si vedano: intervento SGR07 "Cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e Smart Villages" del Piano Strategico Pac italiano (https://www.reterurale.it/PAC_2023_27); intervento "77-3 Sistemi di innovazione rurale" del Piano Strategico Pac austriaco.
  • [3] A tal proposito si veda l'intervento denominato "Infrastrutture nelle aree rurali e implementazione del concetto di piccolo comune intelligente" del Piano Strategico Pac polacco. 
 

Raffaella Di Napoli
Giorgia Matteucci. 
Rilevazione dati e informazioni dai PSP europei a cura di Giorgia Matteucci.

 
 

PianetaPSR numero 114 giugno 2022